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poesia francese

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Evanescenza e consistenza del mondo: Zanzotto versus Ponge

di Andrea Inglese
Il mio proposito è quello di avvicinare l’opera di Zanzotto a quella di Francis Ponge, utilizzando quest’ultima come un reagente che sia in grado far risaltare e porre in dialogo aspetti delle poetiche di entrambi gli autori.

La stufa a parabola + una nota su Ponge

  di Francis Ponge traduzione collettiva* Questo intero quartiere della città quasi deserto dove m’inoltravo non era che uno degli angoli monumentali della sua altissima muraglia minuziosamente lavorata, rosea al sole che tramonta. Alla mia sinistra si apriva una via di case basse, secca e sordida ma inondata da una luce ammaliante, semi spenta. All’angolo, con l’albero un poco di traverso, si ergeva una sorta di giostra minuscola, non molto più alta...

Francis Ponge – Da “Cognizione del periodo che annuncia la primavera”

(Le righe che seguono sono tratte dalla prima traduzione integrale di questo testo in Italia, a cura di Michele Zaffarano e di prossima pubblicazione per la neonata casa editrice Benway, di cui è redattore insieme a Marco Giovenale, Mariangela Guàtteri e Giulio Marzaioli. L’ambizione progettuale alla base di questa casa editrice è di portare alla conoscenza del pubblico italiano autori, come Francis Ponge appunto, ben conosciuti e apprezzati in...

Maurice Maeterlink – Serre calde e quindici canzoni

trad. di Daniele Ventre Serre calde Serra calda O serra in mezzo alle foreste! E le vostre porte per sempre chiuse! E tutto quel che c'è sotto la vostra cupola! E sotto la mia anima per vostre analogie! Pensieri di principessa che ha fame, la noia d'un marinaio nel deserto, un'armonia d'ottoni alle finestre d'incurabili. Andate nei più tiepidi angoli! La si direbbe una donna svenuta in un giorno di messe, ci sono postiglioni nel cortile dell'ospizio, passa lontano un cacciatore d'alci,...

Verso Presente a Catania

Martedì 3 maggio ore 17:00 Auditorium del Monastero dei Benedettini Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania quarto incontro della rassegna Il Verso Presente L'esperienza di "Tel Quel" e le sperimentazioni francesi e italiane Incontro coordinato dalla prof.ssa Cetti Rizzo; interverrano Fausto Curi e Niva Lorenzini In seguito il dibattito continuerà in forma seminariale condotto dalla dottoressa Clio Spucches e coinvolgerà  il poeta francese Jean-Jacques Viton, e il poeta e...

La Lettera del Veggente

di Mauro Baldrati La Lettera del Veggente porta la data del 15 maggio 1871, era indirizzata al poeta Paul Demeny, amico di Georges Izambard, una figura importante nella vita e nella formazione di Arthur Rimbaud: giovane professore del Ginnasio, intellettuale repubblicano e laico (e per questo particolarmente odiato dalla madre, una donna dura, bigotta, dalla quale Rimbaud non riuscì mai a separarsi veramente) lo iniziò alle letture dei romantici e...

Da “Formatura”

di Nathalie Quintane traduzione di Andrea Inglese Un mattino, mentre suo marito appena sveglio aveva posato il piede sul parquet e sembrava osservare il suo primo volto della giornata nello specchio dell’armadio di pino, la signora Ro, grandemente sorpresa, lo sentì mormorare la parola Orangina. Credette di primo acchito che avesse sete – eppure non aveva l’abitudine di fare colazione con bibite gassate – ma appena gli comunicò che in...

Una rosa nelle tenebre – seconda parte

cura e traduzioni di Orsola Puecher -   da PELLÉAS ET MÉLISANDE di Maurice Maeterlinck, Claude Debussy Maurice Denis (1870-1943), La Princesse dans la tour. ACTE 3 Scène 1   PELLÉAS Holà! Holà! ho!   MÉLISANDE Qui est là? ATTO TERZO Scena prima   PELLÉAS Olà! Olà! Oh!   MÉLISANDE Chi è là? PELLÉAS Moi, moi, et moi! Que fais-tu là, à la fenêtre, en chantant comme un oiseau qui n'est pas d'ici?   MÉLISANDE J'arrange mes cheveux pour la nuit…   PELLÉAS C'est là ce que je vois sur le mur? Je croyais que tu avais de la...

Una rosa nelle tenebre – prima parte

  cura e traduzioni di Orsola Puecher   da PELLÉAS ET MÉLISANDE di Maurice Maeterlinck, Claude Debussy E' notte. Una fanciulla esile dai lunghissimi capelli dorati quasi una bambina, si pettina affacciata alla più alta finestra della torre di un castello: cupo, all'apparenza imponente, ma che, visto dalle quinte del teatro dell'Operà-Comique di Parigi, rivelerebbe soltanto lo scheletro di cantinelle di legno che regge la tela dipinta di una scenografia d'altri tempi. E' il...

Prendere corpo, di Gherasim Luca

da La fine del mondo (1969) tradotta da Andrea Raos Io ti floro tu mi fauni Io ti scorzo io ti porto e ti finestro tu mi ossi tu mi oceani tu mi audaci tu mi meteoriti Io ti soglio io ti straordinario tu mi parossismi Tu mi parossismi e mi paradossi io ti clavicembalo tu mi silenti tu mi specchi io ti orologio Tu mi miraggi tu mi oasi tu mi uccelli tu mi insetti tu mi cataratti Io ti luno tu mi nuvoli tu mi altamarei Io ti trasparento tu mi penombri tu mi traslucidi tu mi castelli e...
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