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poesia contemporanea

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Napolesia

di Daniele Ventre
Di scuole, tendenze, antologie e volumi miscellanei di poesia geograficamente connotati, sono pieni i più remoti angoli dello spazio letterario nazionale, fra scuole liguri, poeti lucani e piccole lineette lombarde.

Il grand tour militante di Ferdinando Tricarico

di Daniele Ventre
Usi ordinari di un linguaggio straordinario: il Grand Tour militante di Ferdinando Tricarico
Nel quinquennio culmine delle neo-destre globali, delle sinistre “destreggianti” e delle ritornate pesti-guerre-carestie, in tempi di neo-strapaese, strapaesologie, consolazioni, orientamenti, orientazioni, consolamenti, di lockdown e...

Scritture versipelli ed esistenze parallele: le Bistorte lune di Mariano Bàino

di Daniele Ventre
Sin dal titolo, la raccolta di “raccontini” di Mariano Bàino, Di bistorte lune (Galaad edizioni 2023) mostra un’aura evocativa caratteristica, e suggerisce allusiva l’idea della dimensione lunare,...

Se la sete è abbaiare la condensa

di Mariasole Ariot Di nuovo, appesi all'infinito e a questo spazio, se l'appeso è un aspettare, il gioco è dire basta, morire nella cassa toracica del niente.

Fuori è un bel giorno di sole

di Roberto Addeo
Sul piano espressivo una frantumazione del reale, in cui si accumulano i simboli, le immagini, le folgorazioni, i germogli tratti dal subcosciente ed emergenti con una certa violenza, improvvisa e spesso affascinante. Il vissuto personale del poeta diventa il mormorio con voce pacata, morbida, suadente.

Collana Adamàs, La vita felice editore

Risposte di Vincenzo Frungillo
Continua la nostra inchiesta sull'editoria indipendente di poesia. Si parla della collana Adamàs.

La circolarità del tempo in Eos di Bruno di Pietro

di Daniele Ventre Un immagine degna del Virgilio delle Georgiche, evocatore dell’ossessivo canto delle cicale, apre il quadro meridiano di Elea nei versi di In limine, incipit e portante melodica di sottofondo di Eos, ultimo sviluppo della poesia di Bruno di Pietro, di quella densa maniera breve che connota già altre sue recenti opere, come Baie e Frammenti. Non è casuale che la silloge esordisca con l’evocazione di un rumore...

“Autorizzare la speranza”: una lettura a più voci #2

Interventi di Stefano Modeo & Tommaso Di Dio
sul saggio di Italo Testa "Autorizzare la speranza", uscito per Interlinea.

Apprendistato alla salvezza

di Marino Magliani
Ecco, quando le poesie ci prendono. Quando, come scrive Vitagliano, ci portano in un posto che sentiamo, sconosciuto o già “nostro”, e costruiscono il nostro teatro anatomico e di certo lo condividono. A quel punto ci stupiamo, esattamente come lo fa il poeta.

Quattro sonetti di Terrance Hayes

di Terrance Hayes
La terra dei miei occhi da nigga viene assassinata. / Il pozzo profondo della mia gola da nigga viene assassinato

“L’Arbulu nostru” di Giuseppe Cinà

di Daniele Ventre
L’àrbulu nostru (La Vita Felice ed., gennaio 2022) non è la prima prova poetica di Giuseppe Cinà, che per i tipi di Manni aveva dato alla luce,...

Circolarità senza ritorno ne “Le meduse di Dohrn” di Carmine de Falco

di Daniele Ventre
"Le Meduse di Dohrn è un'opera interamente Covid-free, che si è stratificata negli anni ed è frutto di innumerevoli incontri...". Esordire, nella recensione e nell'analisi di un'opera...

Giorgio Ghiotti, “Biglietti prima di andare”

Giorgio Ghiotti, "Biglietti prima di andare" E' uscita presso l'editore  Ensemble una raccolta di poesie di Giorgio Ghiotti, ne pubblichiamo una piccola scelta.

Poesia, azione pubblica (Milano 25-26 settembre, Teatro Litta)

 MTM - Manifatture Teatrali Milanesi all’interno del Festival di teatro indipendente HORS - House of the Rising Sun presenta LA COSA FRA LE COSE un’idea di Antonio Syxty   POESIA, AZIONE PUBBLICA programma di letture, installazioni, performance, tavole rotonde e dibattiti a cura di Paolo Giovannetti, Andrea Inglese, Italo Testa L'iniziativa metterà in mostra la poesia contemporanea, sia sul piano artistico che critico, con l'intento di ricordare che la poesia oggi, in Italia e non solo,...

Luomomacchina e altre poesie

di Marcello D'Ursi Luomomacchina Luomomacchina non parla Urla Luomomacchina divide uomo da uomo Luomomacchina fa paura Luomomacchina ha paura Del luomomacchina più grosso Luomomacchina non cade mai Luomomacchina è un oggetto Nelle braccia meccaniche Di altri luomomacchina Luomomacchina calcola Freddo Luomomacchina non dimentica Ma non ricorda Luomomacchina è prima persona Singolare assoluto Luomomacchina è triste E ride sguaiato Luomomacchina dissimula Luomomacchina non deve chiedere Mai Luomomacchina pensa da luomomacchina Che tutti siano luomomacchhina Luomomacchina cancella l’uomo. 17/5/2016     Non smetterò mai di portare il tuo sguardo ad una nuvola al cielo all'oriente caldo di mattino all'alba. Dovrai così disimparare la macchina...

Alcatraz Reunion

di Jewelle Gomez, traduzione di Michela Martini per Dolores Has No Horses LeClaire Mia madre è una turista in visita da me come io da lei quando ero una bambina allevata da altri, sempre preoccupata che mi dimenticasse. Ora facciamo finta che mi abbia insegnato a leggere o andare in bicicletta; che mi aspettasse dalla porta quando rientravo da scuola o mi guardasse mentre mi vestivo per il primo ballo. Ci comportiamo come se avessimo condiviso segreti quando ero adolescente,...

Alberi maestri

di Franca Mancinelli ogni giorno per il taglio utile ricominciare, e mai giungere a se stessi –spezzata la custodia della nascita, niente altro che filamenti buoni al fuoco. *** ho visto gli occhi degli alberi nel folto una scossa di chiarore rimasto –a vegliarci come fitta pioggia che aspetta. *** era inerte l’aria, percorsa da tremori e scosse. Bisognava ritrarsi, mettere in serbo la vita, sospingerla verso zone dove si aprivano sacche di quiete. Così sono cresciuto in questa forma amputata....

Clone 1.0

di Vincenzo Della Mea Dalla sezione “Clone”: L’infinito mondo è un fiume ribaltato sulla roccia; solo una resistenza cercata dipende dalla mia volontà. La natura gira le cose, l’amore torna alla fine per contatto. L'universo è un solo intreccio di mani e mappe per il mondo. La verità è una stilla che si apre alle cose, alla luce che lentamente si cela. In un dono la mia voce tutta breve, come s’incurva ancora, dove il tempo riposa gli incolori della morte: anche questo svanire nella luce luminosa, questa...

Gli eroi sono partiti

di Francesca Mazzotta TAUROMACHIA L’invidia degli dèi non ti risparmia mentre severo assisti a quella gara di bestie nere polvere bufera tra te il presente e te il passato e te poi sopra i corpi scende la preghiera - il toro morto ha ucciso l’altro toro: le cantilene sposano l’abisso. Né vinto né vincente ti allontani lasci la sedia vuota, amaro guardi il faro dell’arena affievolirsi. Ma tornerai ancora, come torna la cenere fedele ai roghi spenti che coglierai dall’aria diligente di giorno in...

La balena 52 Hertz e altre storie

di Evelina De Signoribus Una cosa che mi piace fare nella vita è ascoltare o osservare gli animali, a volte solo immaginarli. Capita che attraverso la poesia prendano loro la parola, tra fatti atroci realmente accaduti e altri più belli al limite della fantasia. Ringrazio Marco Petrella che spesso mi accompagna con i suoi disegni. La balena 52 Hertz  C’è stato un inizio nell’oceano dove ogni singola goccia batteva in me. Ho ascoltato attentamente l’acqua...

Parlando di poetiche – cioè, al momento, di quasi nulla

di Daniele Ventre L'oscillazione pendolare fra sperimentalismo di rottura e ritorno all'intimismo e alle forme ricompattate, fra impegno e gioco, era già in atto nei novissimi e nel gruppo '63. Oggi, fra scritture non assertive (o se si vuole di ricerca) e nuovi vecchi lirici (o se si vuole, tradizione), e poeti giocosi (o se si vuole, il caos), assistiamo a un permanere scisso dei novissimi e del gruppo '63,...

Sonia Caporossi – Taccuino dell’urlo (Marco Saya Edizioni 2020)

Prefazione di Maria Grazia Calandrone La scrittura di Sonia Caporossi è mossa dalla necessità di comprendere filosoficamente il mondo, che si dà silenzioso nei suoi nessi, lasciando a noi il compito di decifrare la mappa di una realtà fatta di persone e cose che si muovono (e vengono mosse) stando in relazione. Uno dei modi possibili di interpretare la realtà è infatti seguire il filo di una relazione, come nel caso...

L’ora stabilita di Francesco Filia

di Daniele Ventre Al di là della prima impressione a caldo, non si può avere un adeguato confronto con un’opera come l’Ora stabilita di Francesco Filia senza seguirne passo a passo gli snodi interni. Lo spazio dato a una presentazione non è luogo opportuno per un commento perpetuo, e tuttavia è l’opera stessa, talvolta, a imporne in qualche misura la necessità, a richiedere al critico questa piccola messa solenne, questa...

inversioni rupestri (# 1)

di Giacomo Sartori Intonate le nenie le cantilene le ninne nanne gli inni no e nemmeno le arie guerriere le marce marziali ne tracima la storia (fosse solo il nazismo!) mi fanno ribrezzo   Parafrasate le paia di piedi (paiono pantofole) firme ferme per sempre (impietrate) noi eterniamo le nostre fattezze su internet   Rinsegnateci i canti degli oranti i gesti lenti o ferventi le formule fauste per disfarci di culti turpi (e sicari) nello scarico c’è cascato (con i roghi e la garrota) il bambino (eccoci qui analfabeti dell’animo) dal canto mio vado a un corso di silenzio (saldo in euro)   Decriptate le stelle nervose (ebbre di gelo) le sere d’inverno (vi parlano?) edotti ora della relatività misuriamo gradi e neutrini (e lustri luce) le...

I poeti appartati: Jean-Charles Vegliante

                                                    (                                                   da : Incontri, seguito da Altre Babeli, en cours d'achèvement)

controversoincontro (#3)

di Giacomo Sartori Stasera invece non potrei sopportare di vederti seduto a tavola con loro mi viene male solo a pensarci non ti accetterà mai e poi mai tra il resto si chiama come te non so se mi spiego mi dicevi stasera invece ceniamo assieme parliamo della siccità e del governo tuo padre fissa il piatto forse ripassa l’itinerario (la scialpinistica all’alba) poi si alza affetta il filetto con gesti esatti e circospetti da cacciatore-raccoglitore con il pupo in grembo tua sorella si preme un seno   Ho sognato ho sognato che ci sposavamo su un motoscafo a Sant’Agnolo poi non c’eri...

La poesia come esercizio d’estraneità

di Andrea Inglese Non credo troppo alla fine della poesia, anche se tutto prima o poi finisce, a partire dal sole stesso, che come tutte le stelle dell’universo ha una data di scadenza. Non ci credo, perché esattamente come facevo io più di vent’anni fa con un poeta più vecchio e affermato di me, oggi un giovane trentenne mi spedisce il suo primo libro, o delle sue poesie inedite, nella...

controversoincontro (#2)

di Giacomo Sartori Dimmi ch’è successo dimmi ch’è successo qui tutti schiattano o s’ammalano da quando hai fatto irruzione è un eccidio in men che non si dica Andrea è andato (mollando tutto a mezzo!) Marta ha le metastasi l’editore chissà cos’ha di colpo stramazzano uno dopo l’altro quando va bene parlano di pensione e di acciacchi cronici dimmi ch’è successo io stesso mi questiono sul mio stomaco gonfio (che sia carcinoma?) e sul ginocchio (si gripperà?) dimmi tu che succede prima nessuno moriva a raffica o parlava tre ore dell’età pensionabile in fondo è colpa anche un po’ tua mi...

controversoincontro (#1)

di Giacomo Sartori Tic tac toc toc tic tac dentro la notte tic tac la tua capa tic tac fa patatrac sono sdraiata nella tomba la pietra mi schiaccia le braccia dimeni le mani svolti gli occhi io spio la sveglia tic tac sono le tre tic tac e trentatrè non ho aria la lastra mi fracassa le braccia scrolli i piedi sbatti la testa tic tac tic tac bevi quest’acqua non avere paura non sei nella tomba ci sono qua io ti dico io (la voce grave che s’addice) tic tac tic tac la coperta vuole accopparmi la scalci via come una serpe avviticchiata alla caviglia tic tac la...

Memoria di uno scoglio

disegni e didascalie (e testo a margine) di Elena Tognoli Lo scoglio ci mette molto tempo a muoversi e molto poco a consumarsi. In molti abitano lo scoglio (cozze, ricci, telline e altri ancora). Insieme resistono alle necessità delle correnti. Lo scoglio ha punte aguzze che recidono la pelle. In alcune località di mare questo è conosciuto come il “bacio dello scoglio”. Lo scoglio a volte è stanco di essere bagnato dal mare....
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