di Yousef Elqedra Due scatole di fagioli, una di carne in scatola, due bottiglie di acqua, due vasetti di miele nero e due confezioni piccole di formaggio: questa è la razione che spetta a una famiglia con un numero medio di almeno sette persone. Viene portata alla famiglia da un padre sfollato che ha perso la casa, ed è felice di averla ricevuta. "Finalmente berrò un sorso di acqua dolce", dice, come se avesse raggiunto il paradiso.
di Yousef Elqedra
“Pronto yà ba , stiamo bene”
“Siamo usciti sotto una pioggia di missili e bombe al fosforo bianco che ci piovevano addosso dagli aerei israeliani, correvamo senza portarci dietro nulla, passando sopra cadaveri e resti di corpi, mentre le fiamme oscuravano il cielo con masse enormi di fumo."
Così, con la mente distratta, Abu Bilal si è seduto a raccontare la storia del suo esodo dalle torri di al Karama, a nord di Gaza, fino al...
di Yousef Elqedra
Mi sono fermato per guardarmi attorno e mi sono reso conto che metà della casa era ammonticchiata a pezzi sulla strada, mentre l'altra metà era appoggiata sulla moglie e sulle figlie del mio amico Ali Al-Shanna.
di Yousef Elqedra Yousef Elqedra è un poeta palestinese oggi residente a Gaza. Pubblica queste pagine in arabo su Raseef22 e appare qui in italiano nella traduzione di Sana Darghmouni e Pina Piccolo . Il primo episodio del suo diario porta il titolo “Quella è mia sorella minore che riposa in una fossa comune”.
di Ilya Kaminsky, Ludmila Khersonsky, Zarina Zabrisky, Elena Andreychykova
Una città in cui la gente continua ad andare all'opera, alle letture di poesie, nonostante i colpi d’artiglieria; in cui uno zoo ha riaperto da poco e un numero enorme di persone fa la coda per isolati per poter entrare e salutare gli animali. Il giorno della riapertura, una mucca ha partorito davanti alla folla. Il piccolo l’hanno chiamato Javelin, come l’arma anticarro portatile.
“Piantare un fiore nella terra bruciata” è il titolo della serie di appuntamenti con le tre poete ucraine Natalia Beltchenko, Iya Kiva e Oksana Stomina, che dal 18 al 24 novembre 2022 saranno in Italia per parlare della situazione nel loro paese e meditare su cosa significhi scrivere in tempo di guerra. Più sotto una descrizione dettagliata del tour, qui di seguito quattro poesie di Beltchenko tradotte da Pina Piccolo (non osavo guardare, poesia VI) e Marina Sorina (il sabato dei genitori, l'estate è finita).
Una lettera in borsa
di Shaima El Sabbagh, attivista e poetessa egiziana, uccisa dal regime il 24 gennaio mentre portava fiori rossi a piazza Tahrir, per ricordare l’anniversario delle rivolte del 2011
Non sono sicura
Davvero, non era altro che una borsa
Ma da quando l’ho persa, sono guai
Come affrontare il mondo senza di lei
Specialmente
Perché le strade ci ricordano insieme
I negozi conoscono più lei che me
Perché era lei a pagare
Riconosce l’odore del mio...
di Mia Lecomte, Rosanna Morace, Pina Piccolo
Julio Monteiro Martins era un poeta, un sognatore, uno scrittore. Costruiva utopie possibili e le alimentava con il suo meraviglioso entusiasmo. Questo grande piccolo guerriero delle lettere ci ha lasciato pochi giorni fa. Tre amiche Pina Piccolo, Mia Lecomte, Rosanna Morace lo ricordano oggi su Nazione Indiana.
IL CAPPELLO
Oggetto: Primi giri con gomme da pioggia
Da: “Julio Monteiro Martins”
A: "Mia Lecomte"
Data: Sabato, 29 novembre 2014,...
SABATO 8 GIUGNO 2013 -
Dalle 10.00 alle 23.00 -
"Amico, se passi per Bologna
la donna con le mani protese..."
(R. Roversi)
- Il programma -
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Ore 10.00 Scuola Media Dozza – Via De Carolis 23
Poesia a scuola
con Salvatore della Capa, Gassid Babilonia, Traci Currie, Giuseppe Nibali
Matteo Zattoni, Anna Franceschini, Giusi Montali, Idriss Amid, Nicolò Gugliuzza
Evento curato e condotto da Loredana Magazzeni, Pina Piccolo
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Ore 11.30 Libreria Trame – Via Goito 3
Aperitivo letterario con Sergio Rotino, Daniele Barbieri, Elio Talon,
Lucia...