di Gianni Biondillo
Piersandro Pallavicini, La chimica della bellezza, Feltrinelli, 270 pagine
Massimo Galbiati, professore di chimica di mezza età che ha conosciuto la passione per la ricerca scientifica pura e, al contempo, la frustrazione di un sistema universitario gretto e incapace di mettere in luce il suo talento, non ha alcuna voglia di accompagnare il professor de Raitner ad un convegno a porte chiuse a Locarno. Ma l'arcigno barone non...
di Marco Rovelli
Del romanzo "African inferno" di Piersandro Pallavicini (ed. Feltrinelli) alcuni giornali di destra hanno parlato bene, a fronte di un apparente silenzio di quelli di sinistra. Sul suo blog (a cui rimando per valutare l'ampiezza del dibattito), l'autore ribadisce la sua provenienza da sinistra. Ora, il libro di Pallavicini non è politically correct: ecco, è proprio questa la sua forza di sinistra (perciò a mio parere non...
di Piersandro Pallavicini
E I KUREISHI, I RUSHDIE? Dunque non bastano le intenzioni, la consapevolezza, non basta avere storie vulcaniche da raccontare, non basta una buona tecnica. Arrivati a questo punto, passati più di dieci anni dagli esordi, e con le basi, gli spazi, le possibilità editoriali e gli errori già commessi ben evidenti agli occhi di tutti, è lecito aspettarsi qualcosa di più. È lecito, insomma, ora, cominciare quel...
di Piersandro Pallavicini
POI LA SECONDA ONDATA… È stato il 1999 l’anno in cui sono usciti per Portofranco la raccolta di racconti Il Sole d’Inverno di Muin Masri e il romanzo Verso la Notte Bakonga di Jadelin Mabiala Gangbo, nonché, per Bompiani, il romanzo La Straniera di Younis Tawfik. Ed è stato li che è cambiato qualcosa. Masri è palestinese, Gangbo congolese, Tawfik iracheno, e tutti e tre, con storie...
di Piersandro Pallavicini
AREE PROTETTE E RISERVE INDIANE…Un valore aggiunto di questi primi libri stava nel senso di possibilità che hanno offerto. Nell’idea che una narrativa scritta da chi viene da lontano potesse trovar spazio anche in Italia. L’effetto delle aperture di credito, nella scrittura, è quello di creare movimentazione di idee, di chiamare altri allo scrivere, di suggerire a chi già scrive di provare a spingersi più in la....
di Piersandro Pallavicini
Viene difficile anche solo definirli, tanto le etichette sembrano tutte inadeguate se non, in qualche caso, persino sottilmente offensive: scrittori migranti, scrittori allofoni, stranieri che scrivono in italiano, scrittori (e qui, francamente, sale un brivido d’orrore) “extracomunitari”… E ulteriore incertezza c’è sui confini di questo recinto, poichè di sicuro vi rientra chi è nato altrove, si è spostato in Italia ed è riuscito a padroneggiare abbastanza la...