di Diana Napoli
Forse Pasolini è stato semplicemente un pensatore inattuale che, proprio alla stregua di Nietzsche, giudicava come un danno ciò di cui la sua epoca andava orgogliosa
di Luca Vidotto Pasolini si trova costretto in un’isola solitaria in mezzo al mare della modernità, è il poeta imprigionato in un mondo in cui tutto funziona con una precisione meccanica e l’uomo stesso è diventato un’“arancia ad orologeria”.
di Luca Vidotto Se la rivoluzione delle infrastrutture ha determinato un tale stravolgimento dal punto di vista materiale, ben peggiore è ciò che opera la televisione.
di Luca Vidotto Pasolini ebbe una doppia appartenenza: una legata agli ambienti cittadini bolognesi e di altri centri urbani, soprattutto veneti, in cui visse da ragazzo con la famiglia seguendo gli spostamenti del padre, e una totalmente differente nelle campagne casarsesi, a stretto contatto con il mondo contadino.
Compagni!
Una nuvola farà primavera
Se volete,
sarò rabbioso a furia di carne,
e, come il cielo mutando i toni,
se volete,
sarò tenero in modo inappuntabile,
non uomo, ma nuvola in calzoni!
La nuvola in calzoni (Tetrattico) di
Vladimir Vladimirovič Majakovskij
traduzione è di A. M. Ripellino
Piovigginava ancora, ma già, con impercettibile subitaneitá di un angelo, era comparso l’arcobaleno: languidamente stupito di se stesso, di un verde soffuso di rosa, con un pallido alone violaceo lungo il margine...
di Romano A. Fiocchi
Autori vari, Nuvole corsare, 2020, Caffèorchidea Editore.
Anno di antologie, il 2020. Solo per citarne un paio: la Piccola antologia della peste curata da Francesco Permunian (Nazione Indiana ne parla qui) e appunto questa, Nuvole corsare. Ma ne sono uscite molte altre, su carta e in e-book, soprattutto legate al tema dell’epidemia. Come se questo periodo di destabilizzazione sociale avesse spinto gli scrittori (e i poeti) a...
Quando Lawrence Ferlinghetti tradusse Pier Paolo Pasolini per City Lights
di
Francesco Chianese
A pagina 203 della City Light Pocket Poets Anthology, pubblicata nel 2015 per celebrare la fondazione della celebre collana che riunisce volumi di poesia selezionati personalmente da Lawrence Ferlinghetti, troviamo un testo che comincia in questo modo:
Sex, consolation for misery!
The whore is queen, her throne a ruin,
her land a piece of shitty field,
her sceptre a purse of red patent...
di Marco Simonelli
A quarant’anni dal brutale omicidio di Pier Paolo Pasolini, l’humus social-mediatico italiano ha ricordato il poeta friulano glorificandone il nome e in linea di massima tacendone l’asperità e complessità dell’opera poetica e cinematografica: persino le Poste Italiane hanno emesso un francobollo che ne raffigurava l’effige, sancendone così la beatificazione nell’empireo filatelico. Chi invece ha preferito ricordare Pasolini e il suo acume critico nei confronti del perbenismo della...
di Gianni Biondillo
Da bambino me ne andavo in giro per il cortile del palazzone di periferia dove vivevo tutto orgoglioso della mia colt 45 nella fondina, della stella appuntata sul petto e dei baffi arricciati all'insù, disegnati con la penna bic da mia madre. Facevo lo sceriffo e portavo la legge nel selvaggio west. Fu il mio periodo repubblicano, quando sentivo il fardello della civiltà occidentale sulle spalle e...
di Gianfranco Franchi
Pasolini è diventato un totem, nelle patrie lettere. È uno dei due totem della vecchia Scuola Romana: oggi, forse, è diventato più carismatico e influente di quanto fosse mai stato in vita; tanto che forse ha finito per surclassare il totem primo, Moravia. Il professor Renzo Paris, l'irrequieto cane sciolto dei sessantottini, è sempre stato il biografo, e per certi aspetti l'irrisolto erede, del totem Moravia: un...
Quando registrammo la Marilyn di PPP con Laura Betti
di
Luigi Cinque
https://vimeo.com/144116938
La generale di “Una disperata vitalità” di PPP era già iniziata. La prima sensazione, quando entrai in teatro, camminando nel buio lungo la parete, fu la precisione con cui Laura, tra versi e canzoni, attraversava il testo. Era in scena da sola, coraggiosamente obesa, tirata, livida, sotto quegli occhi e il nasino dispettoso da bambolotta. Tre quattro persone in platea...
(gli amici di Doppiozero stanno pubblicando materiali di e su Pasolini, nei quarant'anni dalla sua morte. Qui. Mi è stata chiesta una lettera indirizzata a Pasolini stesso. Eccola.)
Caro Pier Paolo,
avevo nove anni quando ti sentii nominare per la prima volta. Ho un vago ricordo di me bambino, durante un intervallo a scuola: un compagno di classe davanti a me che ne prende in giro un altro, affibbiandogli l'epiteto di...
di Giuseppe Zucco
Un'intervista-dialogo con Nicola Lagioia su La Ferocia
Al contrario dei tuoi precedenti romanzi, Occidente per principianti (Einaudi, 2004) e Riportando tutto a casa (Einaudi, 2009), dove mettevi in scena dei racconti di formazione, formazione sia individuale sia generazionale, tra le pagine de La ferocia dai corpo alla storia di un crollo, di una famiglia che inesorabilmente crolla, di un mondo che da subito appare destinato al disfacimento. «Maggiore...
di Luca Salza
Ad aprile, abbiamo accolto Giorgio Vasta all’Università di Lille, nel seminario «La democrazia in Italia» che organizzo con Mélanie Traversier. Questo mio testo prende spunto dalle discussioni svolte in quell'ambito, con lo stesso Vasta, Pierandrea Amato, Gabriele Della Morte, Fanny Eouzan, Stefano Savona, Mélanie Traversier e gli studenti presenti al seminario
Italia, anni ’70. Scomparsa delle lucciole, assassinio di Aldo Moro. E cosa fanno i bambini in questo...
(Ringrazio Gian Luca Picconi, che ha trascelto e curato buona parte dei lavori editi e inediti di Corrado Costa apparsi sul numero 52 de il verri, a Costa stesso dedicato, per aver accettato di riguardare e mandare per Nazione Indiana il testo di questo lucido e pungente saggio dell'autore. A.B.)
di Corrado Costa
1. Sarà difficile trovare una contrapposizione peggiore al «faut être absolument moderne» di quell'«allusione ad una violenta modernità»...
di Andrea Inglese
1. Abbiamo sì letto Sanguineti, e molto, e anche Porta, persino Villa, e Niccolai, Spatola, & gli altri, ma ben poco Costa, non abbastanza letto, che poco se ne trovava in giro, e quindi Costa ci raggiunge con un misurato ritardo, quando tutto sembra risaputo, e invece di Costa (e della vita inventata) ci rimane tutto da sapere, ossia da leggere, per rileggerlo nuovamente in futuro,...
L'Ulisse, rivista monografica di poesia, arti e scritture diretta da Alessandro Broggi, Stefano Salvi e Italo Testa
NUMERO 16: Nuove metriche. Ritmi, versi e vincoli nella poesia contemporanea
INDICE
Editoriale di Stefano Salvi
IL DIBATTITO
PERCORSI ITALIANI
Pier Paolo Pasolini
di Caterina Verbaro
Franco Fortini e Giuliano Mesa
di Bernardo De Luca
Corrado Costa
di Gian Luca Picconi
Franco Buffoni
di Lorenzo Marchese
Mario Benedetti
di Fabio Magro
Marco Ceriani
di Anna Bellato
Camillo Capolongo
di Rino Ferrante
Giovanna Frene e Italo Testa
di Elisa Vignali
Massimo Bonifazio e Maxime Cella di...
di Danilo De Marco
Quando all'inizio degli anni '90 del secolo passato iniziai le mie discese in treno da Udine a Casarsa il più delle volte alla stazione mi attendeva Giuseppe Mariuz. Stavamo allora sulle tracce dei personaggi pasoliniani - mi si permetta di chiamarli così anche se filologicamente non mi sembra del tutto corretto - e mi frullava in testa un'idea persistente, tanto da irradiare onde su tutto quello...
di Andrea Inglese
Chi era Chris Marker, morto a 91 anni, lo scorso 29 luglio? Una prima risposta, molto approssimativa, potrebbe essere: era qualcuno che combatteva, attraverso le immagini, il potere che, per lo più, le immagini stesse hanno di produrre oblio in chi le consuma.
Avanzare mascherati
Marker è autore di un’opera vasta e multiforme: regista, sceneggiatore, scrittore, giornalista, fotografo, artista visivo. Marker ha associato fin da subito sperimentazione estetica, indagine...
due parole sul futuro della memoria e sui Navigli meneghini
di Gianni Biondillo
In un romanzo rimasto incompiuto di Elio Vittorini, proprio nelle prime pagine, l’autore ci racconta delle due cerchie di terrapieni e mura meneghine che andavano abbattendosi già dagli anni Trenta del secolo scorso. Conosco pochi autori così profondamente milanesi come lo scrittore siracusano. È tipico di chi si sente accolto come un figlio, l’amore quasi incondizionato,...
di Gianluca Veltri
Cos’è l’ultimo libro di Emanuele Trevi? Un romanzo, un anti-romanzo, forse un memoir, o magari un reportage? È critica letteraria, racconto d’iniziazione, diario? Per quanto banale, “Qualcosa di scritto” (Ponte alle grazie, pp. 247) somma tutte queste forme, senza peraltro porsi il problema. E già questo potrebbe essere un buon inizio.
Lo scrittore romano torna indietro a una ventina di anni fa, all’inizio dei ’90, sull’esperienza a...
http://www.youtube.com/watch?v=ccTfrb8NIuM
di Marco Belpoliti
Pasolini e Ninetto sono a fianco della macchina da presa che inquadra la città di Orte. Il poeta spiega che ha una forma perfetta, ma se si allarga l’obiettivo, e s’include nella visione le case moderne, che sorgono lì accanto, ci si accorge che “la massa architettonica è deturpata, rovinata”. È il 1974 e il regista sta girando un documentario televisivo sulla forma della città, e si...
di Alberto Sonego
Ho scelto il 4 dicembre, ho scelto un giorno qualunque.
Il forte vento della mattina, nel pomeriggio si placa, ed è possibile intravedere nell'aria gli odori dei piatti serviti caldi sulle tavole di quel lembo di terra dove vivo, tra Pordenone e Cordenons. Rincaso tardi al sabato, ma stavolta la tavola era già apparecchiata e le bistecche si stanno cuocendo sul fondo bollente della padella. Mia...
di Gianluca Veltri
Mariano Deidda, che canta poemi d’altri – Pessoa, Deledda, Pavese –, ama pensare che i grandi poeti abbiano scritto quei versi proprio perché lui li cantasse, né più né meno di come Mogol creava strofe per Battisti.
Senza dover ricorrere a Deidda, fautore di un’intrinseca necessità letteraria nella musica leggera (e che peraltro appartiene a un’altra leva), è forte l’impressione che i cantautori delle ultime generazioni si...
di Enrico Cerquiglini
Erminia Passannanti, Il Cristo dell’eresia. Rappresentazione del sacro e censura nei film di Pier Paolo Pasolini, Novi Ligure, Edizioni Joker, collana Transference, 2009, € 12,00.
Il saggio di Erminia Passannanti, Il Cristo dell’eresia. Rappresentazione del sacro e censura nei film di Pier Paolo Pasolini, presenta una lucidissima e documentata analisi di come il sacro diventi oggetto di gran parte della produzione cinematografica di Pasolini e di come...
Sognai che ero una farfalla
che d’esser me sognava
guardava in uno specchio
ma nulla ci trovava
-Tu menti-
gridai
si svegliò
morii.
R.D. Laing
'O Tale e Quale
di
Francesco Forlani 1
Mi ha sempre affascinato il modo in cui la cultura popolare traduce le parole che indicano le cose...
A me basterebbe, lo giuro, la resurrezione della mia terra. effeffe
da Pagine Corsare
La Terra di Lavoro
da Le ceneri di Gramsci
di
Pier Paolo Pasolini
Ormai è vicina la Terra di Lavoro,
qualche branco di bufale, qualche
mucchio di case tra piante di pomidoro,
èdere e povere palanche.
Ogni tanto un fiumicello, a pelo
del terreno, appare tra le branche
degli olmi carichi di viti, nero
come uno scolo. Dentro, nel treno
che corre mezzo vuoto, il gelo
autunnale vela il...
Pubblico qui in forma di note successive, work in progress, l'articolo che sto scrivendo per Nazione Indiana sull'incontro dello scorso venerdì svoltosi a Roma intitolato, Generazione TQ, Oltre la linea d’ombra.