di
Lakis Proguidis*
traduzione di Francesco Forlani
(Saluto con estrema gioia la pubblicazione da parte delle coraggiose Edizioni Miraggi, (Tamizdat) di Cari jihadisti di Philippe Muray. Una gioia che ha due ragioni ben precise: la prima è che si tratta della prima in Italia di una delle voci più contre- courant del dibattito politico e letterario francese; la seconda è che questo è avvenuto grazie all'Atelier du Roman che ce lo ha fatto...
Il dibattito
di
Philippe Muray
(traduzione di effeffe)
Non si dovrebbero mai fare dibattiti. Il dibattito, come il resto, nel nostro mondo di intransitività incalzante, ha perso il suo complemento diretto. Si fanno dibattiti ancor prima di sapere su cosa: quel che conta è riunirsi. Il dibattito è diventato una mania in solitaria da praticare in dieci, cinquanta, cento, uno stereotipo celibe e contemporaneamente gregario, un modo di stare insieme, un magma...
di Andrea Inglese Proponendo un e-book che raccoglie quanto è stato scritto su questo blog e sul blog amico alfabeta2 dopo gli attentati di Parigi di gennaio, viene subito da chiedersi se tale operazione editoriale abbia minimamente senso. C’è qualcuno a più di tre mesi di distanza da quegli eventi, che ha ancora voglia di rileggere questi testi, o di leggerli, magari, la prima volta?
di
Philippe Muray
traduzione di Francesco Forlani
Cari jihadisti,
Voi sopravvalutate alla grande la posta in gioco della battaglia in cui vi siete buttati a capofitto. Apparite come le prime vittime della nostra propaganda. Credete di mettere sotto attacco una civiltà e le sue tendenze profonde, secolarizzanti, seducenti, desacralizzanti, oscenizzanti e mercatizzanti. Vi sbagliate di mulino a vento. Non c'è nessuna civiltà. Accordate fin troppa fiducia, seppure con l'intento di odiarlo, al discorso...
Note per il romanzo di Angelo Petrella, Una città perfetta
di
Francesco Forlani
Uno.Scrivi come se dovessi essere letto dai tuoi nemici.
“L’esperienza mi ha insegnato che è impossibile non scrivere per i propri nemici, e innanzitutto per loro, perché sono sempre loro a gettarsi per primi su quello che scrivete. Sembra che non abbiano altro da fare. Chiamo nemico il vigilante, il sorvegliante, lo sbirro ideologico, tutto il pretume burocratico che...
Una civiltà della festa e dell'oblio*
di
Luis de Miranda
pubblicato su LE MONDE | 09.02.08 |
traduzione di effeffe
Nel giugno del 2003, all'età di 32 anni, ho girato per qualche giorno la Polonia, da solo, per concludere il capitolo di una relazione amorosa di due anni con una giovane donna nata a Cracovia. Fu un modo per lasciarla: scoprendo la città in cui era cresciuta. In Polonia avevo una piccola videocamera con...
La letteratura da dormire in piedi
di
Philippe Muray
(trad.Francesco Forlani)
A che pro meditare sullo stato attuale del romanzo se non si ha nella testa l’universo preciso, il mondo concreto, la situazione generale di cui è contemporaneo? Se non si ha all’orecchio, tanto per cominciare, il rumore di fondo del gran vento ammorbidente che soffia su di noi, un vento carico di bontà, di favori, di carità caramellosa e d’umanità,...