''Permettetemi di essere il teppista che sono, signori vivi a sbafo, vivi inutilmente... e tu che ti permetti?... Vieni fuori dallo studio, vieni a dirmelo in faccia cosa hai detto''. ''Vieni fuori che facciamo un po' di letteratura con le mani...''. ''La mia è un'invettiva, ossia l'unica letteratura che in questo momento io sento di fare''. ''Parlo al plurale a un singolare stronzo
perche' se ne risentano in parecchi''....
Primo di alcuni brevi essais philosophiques, per una fenomenologia del Noi, che dedico al mio amico Faber Centofanti
di
Francesco Forlani
La mano è sospesa a mezz'aria. Le due dita, indice e medio incollate come se stringessero una sigaretta. Il movimento in profondità quasi a toccare me poi se stesso.
E la parola Noi, a coronamento del tutto. Proferita con sicumera, proclamata, annunciata dal tuo interlocutore. A chi? A te, naturalmente ma...