di Andrea Raos
Non doveva essere male fare il poeta a San Francisco tra la fine degli anni 50 e i primi 60.
A farmelo pensare è Jack Spicer (1925-1965) perché è uscita la prima traduzione italiana integrale del suo primo libro, del 1957: After Lorca. Con un'introduzione di Federico García Lorca, a cura di Andrea Franzoni e Fabio Orecchini, traduzione e note di Andrea Franzoni, postfazione di Peter Gizzi, edizioni...
Caro Lorca,
Vorrei poter fare poesie di oggetti reali. Che il limone fosse un limone che il lettore possa aprire o spremere o assaggiare – un limone reale, come un giornale in un collage è un giornale reale. Vorrei che la luna nelle mie poesie fosse una luna reale, che all’improvviso possa essere coperta da una nuvola che non ha niente a che fare con la poesia – una luna...
traduzione di Andrea Raos
È questo che volevi dire, Vincent?
che troviamo riposo alla fine della macchia d'alberi
annidati nella nostra porzione sotto la migrazione dell'uccello
a dire, chi e come sono reso migliore dalla lotta.
O perché io io sono in questo giardino botanico vuoto
questa spirale discendente di colpi bassi e di visione
la vigna densa di foglie che si avvolge e soffoca l'albero.
Oh, santo cielo, se lo sei davvero
o se davvero riesci a...
di Peter Gizzi
straduzione di Andrea Raos
pensare che ho già scritto questa poesia
pensare di dire il motivo per cui sono qui
suono di uccelli da cortile, lampadina che tintinna
pensare che il mondo è durato così a lungo
ciò che speravamo di dire:
ailanto, rosa canina, pinolo
saturnali, luce di luna, ricorda
sono dall’altra parte adesso
ho guadato il fiume, sono
attraverso grandi difficoltà
venuto a te da un abbaino
la testa piena di buio
la mia voce in ciò che...