di Francesco Balsamo
gli animali invernali delle mani
che chiedono il pane dei vetri
gli animali degli inverni
delle mani
che chiedono solo
il pane dei vetri
*
d'inverno
s'imparentano
fra loro
-
c'è il silenzio chiassoso
delle foglie,
chiudo la mano e ci arrivo
-
quasi me,
ma a parte me
-
dentro casa si mantiene
la temperatura del vetro -
i pianeti della devozione
*
dal mio palmo
di bisogno
scrivo,
il bianco del non lavoro,
due soli movimenti,
con la fine fune della neve
*
per prima l'ombra,
ha la gobba grande del respiro -
per ultima l'ombra,
sa...
__
a M...
Questa pendola di Sassonia, che ritarda e suona la tredicesima ora fra i suoi fiori e i suoi dei, di chi è stata? Penso sia venuta dalla Sassonia con le lente diligenze, in passato.
(Singolari ombre pendono ai vetri consunti)
E il tuo specchio di Venezia, profondo come una fredda fontana, alla riva di serpenti d'oro scrostato, chi si sarà rimirato? Ah! Sono sicuro che più di una femmina...