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Felicia Buonomo – tre racconti brevi

Tre brevi racconti inediti

La metrica dopo la metrica

La metrica dopo la metrica Università degli studi di Padova 27-28 novembre 2014 aula delle edicole, Piazza capitaniato 3, Padova Programma: GIOVEDÌ 27 NOVEMBRE PIER VINCENZO MENGALDO: Introduzione PRIMA SESSIONE: LUCA ZULIANI 15.30-15.50 PAOLO GIOVANNETTI (IULM, Milano): “Tra Contini e Raboni: le costrizioni (storiche) del verso libero” 16.00-16.20 GIACOMO MORBIATO (Università di Padova): “Verso una metrica relazionale. Considerazioni di metodo a partire dalla Camera da letto di Bertolucci” SECONDA SESSIONE: ANDREA AFRIBO 17.00-17.20 JACOPO GROSSER (Fondazione Ezio Franceschini, Firenze): “Inarcature...

¡Que viva la traducción! – La letteratura italiana in Argentina

(Dopo le prime puntate in Spagna - qui e qui - ecco una nuova intervista per capire che ruolo giochi la nostra letteratura fuori dai confini nazionali. Questa volta esploreremo l'Argentina grazie alla guida di Jorge Aulicino. Il salto tra i continenti non vi sembri così arbitrario: le due culture e i due mercati editoriali sono profondamenti intrecciati. gz) Un'intervista a Jorge Aulicino di Ilide Carmignani e Giuseppe Zucco Che spazio...

¡Que viva la traducción! – La letteratura italiana in Spagna

(Una cosa di cui si sa poco o nulla è che ruolo giochi la letteratura italiana all'estero e quanto venga tradotta e quindi conosciuta. Così, con questa intervista, inauguriamo su Nazione Indiana uno spazio in cui cercheremo di fare luce sulla sorte dei nostri autori e delle nostre opere una volta che oltrepassano i confini nazionali. Il primo intervistato, Carlos Gumpert, renderà molto più chiara e intellegibile la situazione...

Walter Siti e l’impossibile

di Giacomo Raccis       Ci sono scrittori che prediligono titoli piani, anonimi, che passino sotto silenzio, che magari colpiscano proprio in virtù della loro genericità: Ammaniti con Io e te, ad esempio, uscito lo stesso anno del Leielui di De Carlo; ce ne sono altri che invece provano a toccare il lettore che vaga per gli scaffali della libreria con una sola ma incisiva parola: la Violazione di Sarchi...

L’Unione Europea e la sovranità popolare perduta

di Giampiero Marano “Voi non potete immaginare quale angoscia e quale rabbia invada l'animo vostro, quando degli inetti si impadroniscono di una grande idea, che voi da gran tempo venerate, e la danno in pasto ad altri imbecilli uguali a loro, in mezzo a una strada, e voi la ritrovate al mercato della roba vecchia, irriconoscibile, infangata, messa a gambe all'aria, assurdamente, senza proporzione, senza armonia, ridotta a giocattolo per...

Libri italiani nel mondo – L’immaginaria patria degli edonisti infelici

di Cristiano de Majo Sul Corriere della Sera dell’8 ottobre, un articolo di Ranieri Polese, riportando dati e chiacchiere con agenti letterari ed esperti del settore alla vigilia della Buchmesse, attestava una sorta di spread alla rovescia – di dimensioni molto più ridotte in realtà – nel rapporto tra autori italiani di narrativa tradotti in Germania e autori tedeschi  di narrativa tradotti in Italia. Le ragioni di questo successo del,...

L’AGGETTIVAZIONE TEMATICA

di FRANCO BUFFONI Parlare  oggi di “letteratura omosessuale” mi fa una strana impressione. Da un lato sono convinto che in Italia ce ne sia ancora bisogno: in Italia l’omosessualità non è ancora “normale”. L’omosessualità diventa normale quando è normata. In Italia è ben lungi dall’esserlo. Il mondo post-gay – come ci dice Marco Mancassola – è un mondo dove le inclinazioni non implicano per forza il riconoscersi in un gruppo,...

TERRA DESOLATA O PAESE GUASTO?

di Franco Buffoni Fondamentale nella complessa tessitura che coinvolse il linguaggio, il mito, la tradizione, la macchina, la guerra, la scrittura impersonale, il flusso di coscienza, fu l'incontro londinese nel 1915 tra T.S. Eliot ed Ezra Pound. Eliot allora ventisettenne era fresco di laurea a Harvard e avido di una conoscenza che lo portasse oltre gli amatissimi simbolisti (Laforgue, Corbière, Verlaine, Rimbaud) che fino ad allora lo avevano influenzato. Grazie...

Voci sulla scomparsa dell’intellettuale

di Andrea Inglese Fra intrattenimento e acculturazione Non si può veramente parlare di eclissi o di assenza dell’intellettuale, in Italia, durante questo primo decennio di secolo. Siamo alle prese, semmai, con una figura spettrale, al contempo ostinata e vaga, ossessionante e di scarsa consistenza. Il personaggio che più di tutti è stato costretto ad assumere questo ruolo di revenant è quello ovviamente Pasolini, il cui corpo sfigurato e...

Lo scrittore solo (il Fatto Quotidiano – sabato 13 febbraio 2010)

da il Fatto Quotidiano - sabato 13 febbraio 2010 LIBERTA' Saviano può pubblicare per Mondadori? E si può collaborare con giornali non allineati? La polemica infuria sul web. A novembre, Vincenzo Ostuni, direttore editoriale di Ponte alle Grazie fonda un gruppo su Facebook in cui lancia un Appello a Roberto Saviano perché smetta di pubblicare per Mondadori. nella speranza che il suo esempio venga seguito da altri scrittori. Helena Janeczek (scrittrice ed editor di...

Noi sappiamo. Sono anni che sappiamo.

di Barbara Spinelli* - 25 ottobre 2009 Sono anni che ci domandiamo come tutto ciò sia potuto accadere: il senso della legge che si sfibra, lo Stato che suscita timore o disprezzo È la democrazia che si perverte, divenendo qualcosa di prevaricatore: come un diritto divino che si dà all’Unto delle urne. Il diritto a giocare con le leggi come il dittatore-Charlot gioca con il mappamondo: a considerare legittimo quello...

Scaffali nascosti (1) – BeccoGiallo Editore

«Scaffali nascosti», senza pretese di completezza, vuole disegnare una mappa dell’editoria indipendente dei nostri tempi. Medio-piccoli, piccoli, piccolissimi editori, spesso periferici, con idee e progetti ben precisi, che timidamente emergono, o forse emergeranno, o si spera che emergano, fra gli scaffali delle librerie. A cura di Andrea Gentile (andreagentilenazione_at_libero.it). di Andrea Gentile Raccontare come sono andate le cose quella volta. Quella volta che Peppino Impastato fu fatto fuori con una carica...

Pasolini all’Inferno

di Andrea Cortellessa «Più veloce d'un cuore / ahimè, cambia la forma d'una città», scriveva già Baudelaire. E non aveva ancora visto niente. Le grandi città di oggi vivono mille metamorfosi. Bruciano ogni volta, per ogni volta rinascere dalle proprie ceneri. Ma se, una volta, tanto bastava a dannare la memoria del leggendario Imperatore-Poeta che s'ispirava alla vista delle fiamme, oggi i fuochi della disgregazione, e della ristrutturazione, sono all'ordine...

Siamo tutti in pericolo

di Giuseppe Catozzella Un uomo giace sdraiato a terra accanto allo spigolo del marciapiede. Ha la testa coperta da un telo bianco chiazzato al centro di rosso rappreso. Sparato in faccia, come i codardi camorristi usano fare, colpendo da due passi chi neppure può difendersi. È una grande fotografia, quella che sta sul ledwall semovibile e luminoso, nello studio TV3 di corso Sempione stracolmo di ragazzi. Roberto Saviano sta un...

libertAria al Leoncavallo

Sabato 24, alle 23,30, al Leoncavallo di Milano. Sarà davvero il concerto d'esordio di libertAria, in cui presenteremo molte canzoni che saranno parte del cd a venire - cd che stiamo inziando a registrare e che sarà fuori per giugno. Un concerto che è anche il percorso cantato tra "Corpi": una moltitudine di corpi esposti. (Di seguito la scaletta commentata).   Il concerto si svolge all'interno dell'iniziativa "Suoni della memoria 2009", dove...

I motivi d’indignazione. Appunti su “L’Italia sepolta sotto la neve” di Roberto Roversi

di Fabio Moliterni L’ultimo poema di Roberto Roversi sembra presentarsi costitutivamente – vista la stesura pluridecennale che l’accompagna(1) – in quanto summa e specimen di un intero percorso poetico. Questo vale per una serie di motivi che cercherò di sintetizzare, e che fanno per investire o interessare tanto il piano formale della poesia roversiana quanto quello che inferisce la sin troppo nota vicenda editoriale delle sue opere: tal che, a...

Una trentina di Gabriele Frasca

di Gilda Policastro All'interno del genere antologico, che in Italia stando anche solo all'ultimo quinquennio ha fatto registrare, particolarmente per la poesia, una reviviscenza pressoché incontrollata, la specie dell'auto-antologia non ha avuto similare debordante fortuna: è stato l'editore Sossella a rilanciarla all'interno della collana di "arte poetica", a partire dal volume d'esordio, lo scorso anno, di Michel Deguy. Stavolta tocca a un autore nostrano ripercorrersi e risistemarsi in volume unitario:...

La rosa nera delle avanguardie

di Marco Simonelli La chiamano La rosa nera delle avanguardie. Da 25 anni Diamanda Galás presta la sua ragguardevole estensione vocale per incanalare in un flusso sonoro (spesso agghiacciante, spesso insostenebile persino per l'ascoltatore più estremo) un lamento funebre straziante che pare prodursi nelle viscere di un inferno dantesco. E se scorressimo superficialmente la sua discografia la potremmo addirittura scambiare per una satanista, dal momento che la sua prima incisione...

A Gamba Tesa: se questa è una donna!

di Francesco Forlani Tanto lo so che pensi, quello che non vorresti pensare e ti attanaglia la mente, ti fa mio prigioniero. Non sono quella con la maglia a righe, tarchiata, corta e male incavata, e nemmeno quell'altra che sbiascica ingiure e maledizioni come una preghiera da tre milioni - tre- di bestemmie. C'ho la maglia rosa, io, come i ciclisti, come le femmine; quella che all'inizio del reportage non parla,...

L’umano e l’animale in “Il pianeta irritabile” di Paolo Volponi

di Andrea Inglese Comincerò il mio intervento con una citazione di un brano di Italo Calvino. Quanto dice Calvino, non riguarda direttamente Volponi, ma sintetizza una condizione generale, in cui sono venuti a trovarsi certi scrittori e intellettuali italiani all’altezza degli anni Settanta. Scrive Calvino: Gli anni Settanta ci hanno abituato a una visione della società come fallimento d’ogni progetto politico, caduta di ogni maschera di rispettabilità, improvvisazione economica, sgretolamento...

Quei cattivi allievi di Leonardo Sciascia

di Matteo Di Gesù Sebbene, a rileggerlo dopo vent’anni, quel comunicato del fu coordinamento antimafia che relegava «ai margini della società civile» Leonardo Sciascia faccia ancora accapponare la pelle, per i suoi toni isterici da inquisizione, fa comunque piacere che colui che lo redasse, allora imberbe studentello, ancora adesso, adducendo oltretutto a sua difesa argomentazioni tutt’altro che peregrine, non si penta di nulla, sebbene non gli mancherebbero gli argomenti per...

Dedica a PPP?!?

Gli italiani e Bach, insieme, sono la fine del mondo.... ascolto un corale di Bach su Radio Radicale dopo una serie di interviste sul caso Cuffaro, a membri dell'UDC, dell'opposizione, di Alleanza Nazionale. Insomma i vecchi trucchi... ça marche toujours... fuck you Italy! gm

Quattro porte su ‘Petrolio’ # 3

Potere.Visioni. Tempi. Mondo di Carla Benedetti 2. VISIONI Leggiamo un passo dall'"Appunto 3". Carlo vede venire due esseri, di una natura che non è certamente umana; ma appare tuttavia naturale, inserendosi nella logica della Visione. Si mettono uno di qua e uno di là del corpo di Carlo, coi piedi all’altezza della sua testa, e cominciano a parlare... Il primo dei due disputanti aveva un aspetto angelico, e Carlo sapeva interiormente che il suo...

Quattro porte su ‘Petrolio’ # 2

di Carla Benedetti 1.2 Banalità del potere Il titolo di questo secondo paragrafetto ricalca quello di Hannah Arendt, La banalità del male. Ma l’ho scelto solo perché è in antitesi al precedente (‘ le trame del potere’). Se Pasolini non sfrutta il romanzesco del potere è anche perché gli interessa la sua banalità, la sua quotidianità, il suo rapporto con il costume, il suo essere intrecciato con la vita degli individui. Così...

Quattro porte su ‘Petrolio’ # 1

di Carla Benedetti La prima porta è: potere.La seconda: visioni. La terza: tempi. La quarta: mondo. 1. POTERE L'ultima opera di Pasolini è un romanzo sul potere. Un susseguirsi di “Appunti” che si stratificano e si espandono avendo per asse il tema del potere. Perciò questa prima porta è obbligata. E’ la porta d’accesso a Petrolio, per entrare non si può che passare da qui. Nella prima pagina del libro è scritta questa...

Le ceneri di Pasolini

di Carla Benedetti Caro Walter Siti, l'edizione delle opere di Pasolini che tu hai diretto si è da poco completata. Ma non è l'opera di Pasolini. Dieci volumi dei Meridiani raccolgono ora, in un flusso continuo, sia i testi editi sia gli inediti, sia le opere licenziate dall’autore sia i progetti scartati o non portati a termine, collocati l’uno dopo l’altro in ordine cronologico, ma distribuiti per generi: i romanzi,...

E’ giusto ribattere ai recensori?

di Carla Benedetti Se un recensore stronca un libro con argomenti pretestuosi, con giudizi che riproducono pre-giudizi comuni, magari anche con falsificazioni tendenziose, l’autore del libro deve tacere? Ecco come la pensava Pasolini di Carla Benedetti Se un recensore stronca un libro con argomenti pretestuosi, con giudizi che riproducono pre-giudizi comuni, magari senza nemmeno averlo letto per intero, magari anche con falsificazioni tendenziose, l’autore del libro deve tacere? Oppure è suo dovere ribattere? Quale...
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