di Giorgio Sica Ispirato dalla poesia che canta il ritorno al paese, al selvaggio borgo natio che assurge a luogo di purezza ed eroico furore, dove poter amare davvero la donna, liberata dalla retorica stilnovista e tornata finalmente femmina, ho composto un piccolo ciclo di componimenti
François Coppée (1842-1908), poeta popolare e sentimentale, noto esponente del Parnassianesimo, è stato
il vate della piccola Parigi, fatta di vicoli e modiste, di umili e umidità. Poeta malinconico, ha nostalgia ovunque di altri luoghi: in città vorrebbe la campagna (e viceversa); con gli uccelli sente la mancanza degli uomini (e viceversa); nel presente gli manca il passato; di giorno aspetta la sera e in terra aspetta il paradiso;
così lo...
I
1.1
Partendo da una grigia sera di Stoccolma
in cui ci si incontrò fra noi -per lo più immigrati nati a Roma
e a Milano -rimpatriata del dispatrio dei pensanti senza patria
-mi ricordo che non c'era poi granché da ricordare:
mi sembra si parlasse tutto il tempo a cena,
e poi in albergo del non essere in un certo modo
piuttosto che in un altro o in altri ancora che non so
nemmeno immaginare nel dominio...
di Daniele Ventre
1.
Dicono spesso che troppi aggettivi
fanno male ai racconti articolati
complicati ravvolti su sé stessi
(se stressi le parole non ti ascoltano)
che poi ti trovi a dover fare i compiti
anche se sèi più grande –un nonno in mezzo
a un’orda di bambini sbadiglianti
la noia pronta a ingurgitare il mondo
nel volo d’una mosca sprovveduta
e imprevedibile –e i bambini intanto
sogguardano la strada con malizia
o con curiosità –non puoi sapere
mai che gioco o domanda...