Franz Krauspenhaar, Alexandra Petrova, Paolo Ruffilli
La migrazione del tempo
di
Franz Krauspenhaar
La primavera sfreccia sulla mia testa
morta, sul selciato muffito, entro le sei
rincaso. Per linee telefoniche la sera
spiffera moltitudine, voci di rane, gole
screziate da una corta vita di emme.
Hai detto bene che te ne vuoi andare
all’estate, hai detto all’inferno ma volevi
dire al caldo, senza stagioni. Buon viaggio.
Io qui subisco i tagli della primavera,
che sfalda l’aria di prima, che s’imbuta
il cane...