29.09.2015
Paolino, dal letto, si scavava un rifugio nella materia densissima del buio, spingendosi a fondo tra i suoi spessori, come tra le pieghe membranacee di un corpo gigante, immenso e deforme. Sentiva, tra le lenzuola, di avvicinarsi al cuore del sonno, che credeva fosse un lupo, alla scaturigine dell'altra vita, da cui a volte riportava dei ricordi quasi veri, delle parole, un sentimento di dolore familiare e cupo.
Non eravamo...