di Giuseppe Acconcia In Occidente le università israeliane vengono dipinte come bastioni liberali del pluralismo e della democrazia, ma in realtà hanno un ruolo chiave nel regime di oppressione del popolo palestinese.
di Lucia D'Anna “Come da manuale” quando si suona in ensemble d’archi, prima di iniziare a produrre suoni, succedono una serie di piccole cose che di solito nessuno nota ma sono importanti. Si poggia l’arco sulle corde del proprio strumento, passa una frazione di secondo, poi si alza il proprio sguardo per incontrare quello di chi sta dirigendo.
di Andrea Inglese Il comportamento del governo di Israele, e dei governi che lo sostengono, ci fornisce un’immagine che va ben al di là della specificità del conflitto israelo-palestinese. Questo comportamento è da leggere come sineddoche di una situazione più ampia, sia sul piano politico che culturale.
È in uscita per Crocetti Non scusarti per quel che hai fatto di Mahmud Darwish, spesso definito "il poeta nazionale della Palestina”, scomparso nel 2008.
Ospito qui alcune poesie in anteprima.
Ho la saggezza del condannato a morte
Ho la saggezza del condannato a morte:
non possiedo niente perché niente mi possieda,
scrissi il mio testamento con il mio sangue:
“Confidate nell’acqua, oh abitanti del mio canto”.
Poi mi addormentai imbrattato e coronato dal mio
domani…
Sognai che il...
di Hadi Danial, traduzione di Sana Darghmouni
Dall’ala della colomba /
scelgo la piuma del mio inchiostro /
la conficco nella vena. /
Dove si è smarrito il mio sangue? /
Ho detto: la conficco dunque in bocca. /
Dov’è la mia saliva /
il suo viscoso amaro? /
Era piena della cenere di un nuovo incendio.
di Yousef Elqedra
Mi sono fermato per guardarmi attorno e mi sono reso conto che metà della casa era ammonticchiata a pezzi sulla strada, mentre l'altra metà era appoggiata sulla moglie e sulle figlie del mio amico Ali Al-Shanna.
di Andrea Inglese Appare oggi evidente che Israele, come progetto politico nazionale, è prigioniero di una trappola. Ma questa trappola si è andata costruendo fin dall’inizio della sua storia, ed è stata rafforzata attraverso tappe successive. Una trappola costruita da Israele stesso, ma con l’ampia collaborazione delle sue forze nemiche, gli Stati arabi e i palestinesi.
di Yousef Elqedra Yousef Elqedra è un poeta palestinese oggi residente a Gaza. Pubblica queste pagine in arabo su Raseef22 e appare qui in italiano nella traduzione di Sana Darghmouni e Pina Piccolo . Il primo episodio del suo diario porta il titolo “Quella è mia sorella minore che riposa in una fossa comune”.
Fin da piccolo, Mohammed ha ben chiaro quale sarà il suo destino. O meglio, il destino che il padre Mennan ha sempre voluto per lui: succedergli come capoclan degli 'Abd al-Lat.
Moni Ovadia in occasione di una manifestazione a Savona a sostegno del popolo Palestinese ha inviato questa dichiarazione di totale supporto: mi sembra molto esplicita e senza ambiguità.
Fine del gioco
di Abdalhadi Alijla
traduzione dall'inglese di Fabiana Bartuccelli
Ho aperto gli occhi al mondo in una città in cui non c’era vita per l’infanzia. Ho aperto gli occhi in un campo di battaglia. Nessuno mi aveva detto chi fossero i soldati, o cosa fosse l’occupazione.
Sono cresciuto pensando l’anormalità come normale, pensando che quelle persone che incutono paura, sempre e ovunque vadano, non ci appartenessero.
Quando ho aperto gli occhi al...
di Antonio Sparzani
Forse tra i più titolati a celebrare un giorno della memoria sono i sopravvissuti alla barbarie nazista e i loro diretti discendenti. Per fortuna molti di loro si sono accorti che la barbarie può continuare se non ci si affretta a riconoscerla e a smascherarla. Per questo esiste il sito http://ijsn.net/ , nel quale la sigla è l'acronimo di International Jewish Anti-Zionist Network. Quella che segue è...
Intervista a cura di Lorenzo Carrieri (Beirut, aprile 2014)
Tempo fa abbiamo visto l'esplodere delle primavere arabe: di quelle esperienze cosa sopravvive oggi? Ha ancora senso, oggi, parlare di primavere arabe dopo il colpo di stato militare in Egitto (e in questi giorni la vittoria di Al-sisi alle elezioni, segnate da un fortissimo astensionismo), la vittoria degli islamisti di Ennhada in Tunisia e il sempre crescente potere delle milizie...
di Desmond Tutu
Il mio appello al popolo di Israele: liberate voi stessi liberando la Palestina.
(L'Arcivescovo Emerito Desmond Tutu, in un articolo in esclusiva per Haaretz, ha lanciato un appello per un boicottaggio globale di Israele, chiedendo con urgenza a israeliani e palestinesi di essere migliori dei loro leader, nel cercare una soluzione sostenibile alla crisi in Terra Santa.)
di Desmond Tutu
14 Agosto 2014 | 21:56
Le scorse settimane hanno visto...
di Tommaso Di Francesco, dal Manifesto del 2 luglio 2014
No, la pietà laica, quella verso ogni debole e vinto non può morire. L’uccisione dei tre ragazzi ebrei rapiti presso Hebron - Eyal Yifrah, Gilad Shaar e Naftali Fraenkel - non solo è condannabile, ma ci riempie di tristezza. Mai avremmo voluto commentare questo risultato del rapimento. Si poteva perfino ipotizzare un nuovo caso Shalit, un rapimento per uno scambio...
(Dal Manifesto di oggi, l'editoriale a firma Tommaso di Francesco)
Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha deciso di affiggere in Campidoglio le foto dei tre giovani coloni rapiti nei Territori occupati palestinesi. A quanto pare l’Oriente, estremo e medio, mette i paraocchi all’univoco primo cittadino. Allora gli domandiamo:
1) Perché denuncia il rapimento dei tre ragazzi israeliani e si prepara ad esporre le loro foto accanto a quelle dei marò...
(esce domani una sorta di “piccola enciclopedia del pensiero contemporaneo”: L’età dell’estremismo, di Marco Belpoliti. Ho chiesto all’editore e all’autore un capitolo che qui riproduco, ringraziandoli. G.B.)
di Marco Belpoliti
Tra il 2008 e il 2010 il fotografo ceco Josef Koudelka si è recato più volte in Israele e in Palestina. Invitato dal progetto «This Place: Making Images, Breaking Images – Israel and the West Bank», avviato dal fotografo Frédéric Brenner,...
Pochi giorni fa scrivevamo email ad operatori palestinesi del mondo cooperativo, che avevamo incontrato qui in Italia. L'obiettivo era scrivere insieme un progetto di scambi giovanili da presentare in uno dei rari Programmi Europei di finanziamento in cui si riconosce l'Autorità Palestinese. Non avevamo ricevuto risposte e ci sembrava un peccato sprecare una opportunità di questo genere. Oggi mi sembra di aver in mano solo la fionda di Davide...
di Lucia Tozzi
Se non fosse il sesto volume della serie Solution curata dallo scrittore Ingo Niermann per Sternberg Press, il titolo di questo libro sarebbe sufficiente a fare esplodere qualsiasi conversazione senza neppure bisogno di aprirlo. Ma ricollocandolo nel contesto delle soluzioni paradossali proposte per la Scozia, Dubai, il Giappone, l’America e soprattutto per la Germania – con il libro dello stesso Niermann sulla Grande Piramide tedesca, la tomba...
⇨ Arna's Children
di ⇨ Juliano Mer-Khamis
⇨ www.arna.info
⇨ Freedom Theatre You Tube Channel
di Orsola Puecher
La donna provata dalla chemioterapia, con la kefiah a coprire la testa dai radi capelli bianchi e il cartello in mano DOWN WITH THE OCCUPATION, sulla strada polverosa fra le auto ferme al posto di blocco dei soldati israeliani, che inerme dice loro con coraggio “Lasciateli andare… smettetela di torturali!“ è Arna...
di Andrea Inglese
Mi sono rivisto una parte del documentario Route 181. Frammenti di un viaggio in Palestina-Israele. È un lavoro realizzato nel 2002 dal cineasta palestinese Michel Khleifi e dal cineasta israeliano Eyal Sivan. Il duplice sguardo garantisce una esplorazione della realtà palestinese e israeliana all’insegna della complessità. Per qualcuno che non è mai stato fisicamente in Israele e in Palestina è un documento fondamentale. Ma dentro questa complessità...
di Luca Galassi
Elevare lo status del rappresentante palestinese in Italia a quello di 'ambasciatore' può essere un mero escamotage formale. Perchè, in sostanza, lo Stato palestinese non esiste. Che la formula sia “riconosciuta dal governo israeliano” è una conferma al gattopardesco rituale degli incontri diplomatici. Napolitano è stato ieri in visita in Israele e in Cisgiordania. Se al presidente palestinese ha promesso un nuovo rango per la sua...
di Carlo Cuppini
18 aprile 2011
Caro Andrea,
lo choc e il dolore per l'assassinio di Vittorio Arrigoni, dopo ore e giorni di mutismo incredulo, mi ha imposto di cercare le parole.
come scrivere una poesia "in memoria", che sia vera, ma non sia orrendamente retorica, e che soprattutto sia una poesia e non un proclama?
si può scrivere una poesia con uno scopo e un contenuto?
non lo so.
per me la poesia è lo...
di Lorenzo Galbiati
Vedo tutto dall’alto della platea, seduto in un posto quasi d’angolo dietro all’altare. La palestra è gremita dalle 15,30. Siamo sicuramente più di 2000. Molte persone hanno dovuto adattarsi a sedersi nel prato circostante l’edificio. Su ogni vetrata della palestra è appesa una bandiera della pace, l’unica consentita, come ha più volte dichiarato al microfono una rappresentante della famiglia.
Le bandiere della Palestina ci sono, ma tenute ammainate...
Hanno giustiziato Vittorio Arrigoni.
(Era stato rapito nella Striscia di Gaza da un commando estremista salafita non meglio identificato. Il suo corpo senza vita è stato trovato in un appartamento di Gaza City dai miliziani di Hamas diverse ore prima della scadenza dell’ultimatum che i sequestratori avevano fissato alle 16 di oggi).
Sconcerta e fa riflettere quanto si legge su Invisible arabs in merito alla morte di Vittorio Arrigoni e di...
Lettera aperta ai docenti universitari italiani sulla discriminazione universitaria e culturale del popolo palestinese
Pisa, 5 marzo 2010 (link)
Cari colleghi,
siamo un gruppo di docenti universitari italiani particolarmente sensibili alla situazione universitaria e scolastica del popolo palestinese, sia nei territori occupati (Gaza e Cisgiordania), sia all’interno dello Stato israeliano, in particolare in Galilea, dove vivono oltre un milione di “arabi-israeliani”. Per esperienza diretta e sulla base di ricerche effettuate da centri...
a cura di Lorenzo Galbiati - traduzione di Daniela Filippin
Jeff Halper, ebreo israeliano di origine statunitense (è nato nel Minnesota nel 1946), è urbanista e antropologo, e insegna all’Università Ben Gurion del Negev.
In Israele ha fondato nel 1997 l’ICAHD, Israeli Committee Against House Demolitions ( www.icahd.org ), associazione di persone che per vie legali e con la disobbedienza civile si oppongono alla demolizione delle case palestinesi, e...
a cura di Lorenzo Galbiati - traduzione di Daniela Filippin
Jeff Halper, ebreo israeliano di origine statunitense (è nato nel Minnesota nel 1946), è urbanista e antropologo, e insegna all’Università Ben Gurion del Negev.
In Israele ha fondato nel 1997 l’ICAHD, Israeli Committee Against House Demolitions ( www.icahd.org ), associazione di persone che per vie legali e con la disobbedienza civile si oppongono alla demolizione delle case palestinesi,...
Testo e fotografie di Lorenzo Bernini. La prima parte è stata pubblicata qui il l'8 settembre.
l’enorme insediamento ebraico di Gilo circondato dal muro
un militare israeliano di guardia su un tetto a Hebron
bandiere palestinesi presso il mausoleo di Yasser Arafat a Ramallah
Come ti ho anticipato poco fa, l’impressione che ho tratto da questo viaggio in Palestina e Israele non è stata soltanto di una situazione estremente intricata, ma anche di...
di Gian Paolo Ragnoli
Era il '73, io ero spesso a Milano, dove mia figlia Marta sarebbe nata l'anno dopo, gli Stormy Six stavano passando da Wooody Guthrie a Stalingrado, tutto sembrava in movimento. Era anche l'anno in cui nella mia città, La Spezia, conobbi Rudi Veo e Giovanni Sturmann, assieme ai quali avrei fondato un gruppo di folk "militante", il Collettivo Franceschi, ispirato dal primo Dylan, da Guthrie e...