di Orazio Labbate Piazza Dante. Poggio le mani sui lastricati in ardesia, i miei sedili artigianali, voglio fottermi la frescura ficcatasi nelle fessure buie della pietra. Il caldo s’alza dai capannoni bruciati e le nuvole diventano nere. Io sono nato sotto quelle nuvole nere;
di Valeria Nicoletti Ruggero Cappuccio ha avuto il privilegio di leggere i diari della principessa di Lampedusa, madre di Giuseppe Tomasi, donna poliedrica, appassionata, indomita, e ci regala un ritratto intenso, dove l’invenzione letteraria si fa tensione desiderante che completa, e amplifica, i fatti storici
di Andrea Accardi
[...] Di certo l’estraneo conosce quel senso di disperazione che ti prende verso sera, quando il buio arriva da ogni lato e l’amore non può più proteggerti. Quando pensi alle case e agli appartamenti degli altri, davanti a una fotocopiatrice o ai limiti di un bosco. Eppure dobbiamo guardare senza angoscia l’incubo di cui siamo fatti
di Noemi De Lisi Secondo la Legge N°8884, ora è possibile resuscitare le persone. Dobbiamo solo decidere se resuscitare un morto o un vivo. È tutta una questione di fisica e materia umana. La Legge ordina di cercare un luogo al chiuso specifico per la trasmutazione dei piani reali. È necessario trovare la città interna.
Pur senza dargli i natali, la città di Sanremo è centrale nella biografia di Italo Calvino perché vi trascorse gli anni fondamentali della sua formazione. «San Remo continua a saltar fuori nei miei libri, nei più vari scorci e prospettive» dichiarò lo scrittore in una celebre intervista. E proprio su questi scorci in cui si può riconoscere o intravedere Sanremo si articola l’itinerario proposto, poco più di quaranta tappe...
di Giuseppe Schillaci Quel che resta del cippo dei Decollati Palermo, angolo Via Buon Riposo/Corso dei Mille, 27 maggio 2022 « Tout commence en mystique et finit en politique" Charles Péguy A fine maggio...
Francesco Forlani
Quando abbiamo preparato il numero di Focus-in, rivista parigina, su Palermo abbiamo avuto chiaro dal principio che cosa non avremmo voluto offrire ai lettori di Focus In, una Palermo fissata in cliché-archetipi, immagini come sabbie “immobili” che non fossero in grado di raccontarci davvero la contemporaneità.
Incipit del romanzo d'esordio di Eleonora Lombardo
La disobbedienza sentimentale
Cairo Edizioni, 2019
Le cose andranno come devono andare» aveva detto Sogno qualche settimana prima, quando aveva incontrato l’ultima volta la Professoressa – così la chiamava – per specificare i dettagli del piano.
Lei lo aveva guardato con terrore e lui se ne era accorto, sembrava volesse sentirsi dire: «Non è possibile». Lei delegava al destino la sua salvezza e proprio mentre sanciva...
di Gianni Biondillo
E così, anche in questo nuovo romanzo, non ho parlato del Duomo. Sono anni che scrivo di Milano, la studio, la racconto, e mai una pagina, mai una riga dedicata alla cattedrale. È l'unico imperativo che mi sono posto: supera il luogo comune, Milano è molto di più. Questa posizione radicale, ideologica, è la reazione a un modo di rappresentare la mia città nella fiction nazionale. Quando...
di Giuseppe Schillaci
Il brano è stato pubblicato nel numero della rivista francese « Atelier du roman » dedicato a Leonardo Sciascia (autunno 2016, traduzione di Eloisa Del Giudice).
LO STUDIO DI SCIASCIA
Per uno scrittore siciliano come me, Leonardo Sciascia rappresenta un maestro. E in tempi in cui i maestri scarseggiano, averne uno è un lusso che devo dimostrare di potermi permettere.
Per farlo, ormai da qualche anno, vado in visita alla Noce, nella...
La casa al mare
racconto inedito di Luca Lucchesi
Il mare è guasto. Ci risiamo. Ora di pranzo, sono sola, ho fame.
Gli schiamazzi arrivano dal ristorante. È chiuso. Un compleanno, dieci anni.
– Adesso tutti seduti! È arrivato il momento del karaoke!
Non c’è proprio verso di odiarli questi bambini. Anche se un po’ mi scoccia dover cucinare.
La prima che va al microfono è la festeggiata: abito da prima comunione, imbuto bianco rovesciato sulla...
Anteprima della raccolta di racconti di Domenico Conoscenti
da Sotto(p)pressione
Quando lui finalmente mi dà un appuntamento a casa sua, io, cioè il mio personaggio dice fra sé “è fatta, per stasera sono a posto”.
In che modo vi siete, anzi, si sono conosciuti?
L’ho visto passare due volte alla Vucciria. La prima è di sera, io sono davanti alla Taverna Azzurra, tra una marea di gente, il bicchiere in mano, con due amici;...
C'è un progetto a cui tengo molto. Nasce da un'idea dell'associazione culturale l'Orablù di Bollate.
Il 19 luglio di quest'anno sono 25 anni dalla tragica scomparsa di Paolo Borsellino (e, ovviamente, di quella di Giovanni Falcone e di tutte le altre vittime delle due stragi). Gli amici dell'Orablù vogliono commemorarlo attraversando l'Italia da Milano a Palermo in bicicletta. Portandosi dietro una agenda rossa identica a quella trafugata nei momenti concitati della strage, per poterla riempire...
Anteprima del romanzo d’esordio di Gioacchino Lonobile
Era l’ora di pranzo, al mercato rimanevano in pochi a comprare le ultime cose, mentre le panche delle taverne davano posto ai soliti fedeli. L’uomo reggeva una valigia di cartone e un blocchetto di biglietti numerati.
– Te lo devi prendere un biglietto Cardè? – chiese.
– ’nzut – fu la risposta di Gaspare.
Dietro il tizio con la valigia un altro spingeva una carrozzina per...
L’ombra del padrino
Un’intervista impossibile
Il 25 settembre 2016 presento il mio ultimo documentario alla Festa Indiana di Torino. Purtroppo non potrò essere presente alla proiezione dunque, come da richiesta, lascio qui alcune riflessioni intorno al film. Intanto ecco una breve sinossi, per darvi un’idea del soggetto.
L’OMBRA DEL PADRINO – Ricerche per un film
di Giuseppe Schillaci (Italia/Francia 2015, 52 min)
La mafia, per chi è nato in Sicilia, è un’ombra, qualcosa che ti...
di Giuseppe Schillaci
É saturnina la Luna, atra, melanconica, sospesa nell’attesa infinita della fine che non arriva mai.
Ma se malinconia è la storia, l’infinito, l’eterno sono ansia, vertigine, panico, terrore.
Lei, la Luna, ci salvò e ci diede la parola.
Lei schiarì la notte primordiale, fugò la dura tenebra finale.
(Lunaria, Mondadori, 1985)
Il 21 gennaio 2012 è scomparso Vincenzo Consolo, uno dei più raffinati scrittori italiani, tra gli ultimi intellettuali europei della sua generazione, classe 1933,...
di Giuseppe Schillaci
http://youtu.be/3syOtKCqBvY
Berlusconi è solo un pretesto, una boutade, una trovata promozionale.
Il suo nome, storpiato in siciliano, evoca qualcosa di vago e di terribile: il colpo di grazia a un’Italia agonizzante, o più in generale a una certa idea d’umanità, o piuttosto al senso di fare cinema oggi o, ancora, al percorso radicale di Franco Maresco. Con il film Belluscone, una storia siciliana, l’autore tocca il fondo delle sue ossessioni, e infatti Tatti Sanguineti...
di Beatrice Monroy
Non posso continuare. Continuerò.
S. Beckett
Esserci nei luoghi, permette di scrivere letteratura a partire dal tuo luogo e non dall’altro mondo il luogo degli altri, quelli di fuori.
N. Gordimer
Carissima,
mi porto dietro il pensiero di te sulle rocce, sui mari e sulle montagne, quello che mi chiedi è veramente molto difficile. Perché allora noi eravamo ubriachi e, sai bene, quando si è ubriachi poi si ricorda poco. Così ci...
di Evelina Santangelo
Quello che siamo...Quello che vogliamo...Quello che siamo...Quello che vogliamo...Quello che siamo...Quello che vogliamo...Quello che siamo...Quello che vogliamo...Quello che siamo...Quello che vogliamo...Quello che siamo...Quello che vogliamo...
di Gianluca Cataldo
Lui ha la capacità di dire esattamente quello che lei vuole sentirsi dire, con ciò destando la sua ira. Se ne rende conto, ma non può farne a meno, è un debole. Lei, d’altro canto, è perfettamente in grado di discernere le persone, di sezionarle con sguardo entomologo e di trarne giudizi affrettati, affrettati il giusto. Per dire, l’altra sera a casa di amici si discuteva di...
di Nicolò La Rocca
Antonio Pagliaro, I cani di via Lincoln, Laurana Editore, 2010
Sebbene sul fronte giudiziario si stia cercando di far emergere i gangli di quel gruppo di potere che il giudice Scarpinato ha definito borghesia mafiosa, sebbene il giornalismo più vigile (quello che non si limita a reggere il microfono al politico di turno) ci proponga inchieste che esplorano gli intrecci perversi alla base delle stragi del...
di Giuseppe Rizzo
PiEmmeBi. Oppure: PmB. Insomma: Porcaminchiabuttanazza. Pensavo che questa si sarebbe venduta come niente. Semplice veloce leggera. Non come le solite maleparole schife che si sentono ancora oggi a Palermo. I palermitani non ci sanno fare con le parolazze. Non le sanno dire. E non le sanno inventare. Prendiamo per esempio arruso. A meno che uno non passi il tempo a leccare più libri che gelati, non...
:duepunti edizioni promuove il convegno «Dove siamo? Le istituzioni della Letteratura in Italia, oggi» organizzato dall’Università degli Studi di Palermo, il Dottorato di ricerca in Italianistica e il Dipartimento di Scienze filologiche e linguistiche, che si terrà lunedì 19 aprile (h. 15.00) presso la Sala Magna del Palazzo Steri a Palermo.
Al convegno, curato da Matteo Di Gesù, prenderanno parte critici e docenti di italianistica, la maggior parte dei...
di Giuseppe Rizzo
Scongiuravamo la neve per tre motivi: casa nostra sarebbe crollata, mamma sarebbe morta, papà l’avrebbe ammazzata. Era lei che desiderava la neve. Nelle baracche di Fondo Picone, al fiume Oreto, tutti sognavamo un tetto da quando Gesù aveva inventato le case popolari e il sindaco di Palermo le aveva distribuite come ostie. A noi, niente. Secondo mamma perché eravamo dei peccatori. Secondo papà perché erano dei cornuti....
(incontro con i ragazzi dell’istituto di detenzione minorile di Palermo «Malaspina»)
di Evelina Santangelo
Scrivo queste riflessioni, qualche ora dopo l’incontro, con una stanchezza addosso che non avevo sentito mentre mi trovavo lì, davanti a quei venti ragazzi circa, seduti nel laboratorio.
Torno con il pensiero oltre i cancelli, oltre le serrature a doppia mandata. Alcuni ragazzi se ne stanno muti, immobili, in fondo alla stanza, altri, i più vicini, hanno...
di Gianni Biondillo
Giorgio Vasta, Il tempo materiale, 311 pag., minimum fax, 2008.
Nimbo, un ragazzino di undici anni, si muove, nel 1978, in una Palermo ferina e brutale, ragionando come un filosofo razionalista. Un “mitopoieta”, per dirla con l'appellativo affibiatogli dalla sua insegnante. Tutto è parola per Nimbo, tutto è metodica sperimentazione della assoluta diversità. La sua.
Con lui si muovono due amici coetanei altrettanto esclusi dal mondo intero...
di Giuseppe Rizzo
Un cattivo odore che non è pupù o monezza vuol dire che qualcuno è morto o sta per morire. Al funerale di mamma c’era puzza di elefanti morti, anche se non so che odore fanno gli elefanti quando muoiono. Ne ho odorato uno da vicino quando è venuto il circo alla Fiera, ma era vivo e mamma mi ha proibito di sparargli col mio lanciarazzi. Comunque. Faceva...
di Francesca Serafini
Pare che una volta, commentando un romanzo di Antonio Bresciani che gli era stato consigliato, Manzoni abbia ammesso di non aver superato i primi due periodi, apparsi ai suoi occhi come gendarmi che gli intimassero di non andare avanti. Quello con cui si apre il primo capitolo del romanzo d’esordio di Giorgio Vasta – appena dopo un rapido elenco di cose che ci sono, tra cui...