di Ottavio Fatica
La notte è viola. Ai fuochi dei pastori
sul crostone arroccato
di madrepora un bue
un asino, una vergine, un giuseppe
intorno pochi sbaffi di bambagia
mentre lo specchio d’acqua di stagnola
riflette una cometa
che converge sopra la grotta
dove in una greppia tutti aspettano
la Novità. Ci siamo quasi. Affrettati
alla meta. In lontananza
avanzano tre magi.
Fossi un santo
fossi anche un venditore di tappeti
volanti con il cuore
che trepida m’involerei allo schiaffo
del libeccio da Tripoli o Damietta
con...
di Domenico Pinto
A Napoli, nel 1989, il magnetofono registra per dodici ore la voce di Fortini. Su invito di Vittorio Russo sta conducendo un seminario nelle sale dell’Istituto di Studi Filosofici. Le esperienze radunate in oltre quarant’anni di traduzione, da Un cuore semplice (1942) alla Colonia penale (1986), e culminate nell’impresa del Faust (1970), confluiscono in queste lezioni che salpano tutte le sue reti teoriche e poetiche. Nessuno al...
Traduzione di Ottavio Fatica
Fottivento
a Cristo nostro Signore
Ho colto stamattina il mattutino, ere-
.....de dell’aurora, il Falco ai primi albori a screzio tratto
.....a delfino sull’onda d’aria immobile, che ratto
si avvoltoiolava a una martingala d’ala scarmigliata in e-
stasi! poi via, vai, con alta lena, come lama che
....rabesca schettinando ghirigori, sull’aire planava rarefatto
.....a rabbuffo del vento. Ha agghermigliato il cuore in me ritratto
un gheppio – che prodezza! che signoria di sé!
Bellezza bruta e...
di Ottavio Fatica
Per Eugenio
Il treno era in ritardo, tanto per cambiare,
sulla tratta scaduta da Roma a non so dove
e sono sceso a Chiusi con mezz’ora di ritardo
su poco più di un’ora di percorso.
Vado a trovare i miei mi andavo ripetendo
da un po’ di tempo in qua; dopo il trasloco
dopo tanti anni al primo squillo che ricevo
mi aspetto ancora di sentire
la voce di mia madre all’altro capo.
La decisione a lungo...
di Domenico Pinto
Ottavio Fatica, nato a Perugia, vive e lavora a Roma. È fra gli interpreti più profondi della letteratura in lingua inglese. Ha lavorato a lungo per Theoria, Einaudi e da diversi anni per Adelphi. Ha vinto il Mondello per la traduzione di Limericks di Edward Lear e nel 2007 il Monselice per la traduzione di La città della tremenda notte di Kipling. Ora è al suo esordio...
di Ottavio Fatica
Celidonia
o
La risma
Avevo una pietra d’acqua pura da ragazzo
............................petruzza cenerentola
che non mi ha abbandonato. Dopo quarant’anni
e più sullo scrittoio accampa un catafascio
............................di poesie una risma
sciolta un fogliare folto di minuzzoli
a pena contenuto da quel peso
............................specifico di pietra
dura radiante cuore d’illusione
............................e d’incredulità
che cova ancora e ha già dormito il suo
secondo sonno. Una pietra sopra
............................come unica cura.
.
L’inchiostro spanto è inchiostro fatto
............................in casa d’un marrone
come macchia di sangue sulla carta
bianca muta...
di Nadia Agustoni
Mary McCarthy nella sua autobiografia smentì di essersi ispirata a Elizabeth Bishop per uno dei personaggi ritratti ne Il gruppo 1, il suo romanzo del 1963, ma la Bishop si riconobbe in Lakey, una delle ragazze descritte. Probabilmente la cosa non le piacque. L’America della caccia alle streghe non era troppo lontana e cominciavano appena a trapelare altre narrazioni e il suo nome fu accostato al libro...