di Edoardo Pisani
Ogni anima è da sola una società segreta.
Marcel Jouhandeau
Il ventiquattro agosto del 2012 Anders Breivik viene condannato a ventun anni di carcere per gli attentati terroristici da lui ideati e commessi in Norvegia l’anno precedente, l’autobomba nel centro di Oslo e l’eccidio sull’isola di Utøya, per un totale di settantasette morti e oltre trecento feriti, perlopiù ragazzi. Qualche giorno dopo, in Francia, con un tempismo forse non...
di Helena Janeczek
Gli occhi azzurri della ragazza sono rivolti all’intervistatore, ma le pupille restano una voragine risucchiata dal pomeriggio a cui è sopravvissuta. Il trauma è lì, la perdita di uno sguardo capace di posarsi con implicita fiducia sull’esterno. “Passava da una tenda all’altra, calmo, entrava e ammazzava chi c’era dentro”. Anders B. ha fatto le cose con calma e criterio, in ogni fase. Prima il concime per l’autobomba,...
di Gianni Biondillo
La sua faccia. A diciannove anni, dopo una adolescenza introversa, da nerd – a detta di un compagno di classe -, Anders Behring Breivik decise di sottoporsi ad una plastica facciale. Voleva “naso e fronte più virili”. La sua faccia. Sono rimasto minuti interi a guardala appena scovata dal web, dopo la strage assurda di Oslo. Com’era prima dell’operazione? Perché così com’è, vista dallo schermo, è la...