La conchiglia
di
Osip Mandel'štam
Forse non ti sono necessario,
notte; dalla voragine totale
simile a una conchiglia senza perle
sono stato gettato alla tua riva.
Di schiuma gonfi impassibile le onde,
canti scontrosa;
eppure l'amerai, l'apprezzerai,
la bugia dell'inutile conchiglia.
Le giacerai accanto sulla sabbia,
la indosserai come la tua pianeta,
tenacemente unite intreccerete
l'immensa campana delle increspature,
e le pareti della fragile conchiglia
come il guscio di un cuore inabitato
riempirai dei sussurri della schiuma,
di pioggia, nebbia, vento.
1911
Osip Mandel'štam , Poesie, a cura di...
di Carlo Cuppini
ci tagliano lembi di pelle sul torace
due strisce a forma di bretelle come fanno ai Ceceni
estraggono tasselli di carne per infilarci fagioli
scrivono editti di morte intrecciando i capelli di lei
nel vuoto il silenzio la stanza la salma dell’ornitorinco
il mostro conta i minuti inchiodato ai bracci dell’attesa
gli ficcano voci lusinghe minacce nelle orecchie pelose
puntellato agli antipodi sembra resistere e per un istante ricordare il nome
col mitra si fanno...
di Domenico Pinto
Ottavio Fatica, nato a Perugia, vive e lavora a Roma. È fra gli interpreti più profondi della letteratura in lingua inglese. Ha lavorato a lungo per Theoria, Einaudi e da diversi anni per Adelphi. Ha vinto il Mondello per la traduzione di Limericks di Edward Lear e nel 2007 il Monselice per la traduzione di La città della tremenda notte di Kipling. Ora è al suo esordio...