di Marco Palasciano
Prologo.
Presso «de l’ombre il vasto impero» (Orfeo, atto III)
__Un’Europa si aggira tra i fantasmi. Rifugiatasi nella loro caverna, la ragazza affannata dalla corsa sulla riva – un fiore d’ibisco le cade dai capelli – prova a afferrare per un lembo una, un’altra, né mai riesce a far presa, di quelle figure vane, a gridare nei loro orecchi sordi che c’è un toro che la insegue. Ma lei...
vi propongo uno dei sonetti a Orfeo (il II), di Rainer Maria Rilke, scritti nel 1923 nel suo ultimo rifugio di Château de Muzot, presso Sierre, nel cantone Vallese della Svizzera, con due differenti traduzioni, l'una di Giaime Pintor, contenuta nel volume Poesie (Einaudi 1963) e l'altra di Giacomo Cacciapaglia, nel volume Sonetti a Orfeo, (Studio Tesi 1990), La prima è quella di Pintor, in fondo trovate il...