di Giacomo Sartori Nelli riesce a riprodurre la pedissequità grigia, la totale assenza di prospettive e speranze, con minuti scarti però di individualismo e di follia, che è la cifra di fondo del nostro Paese, e che tutti conosciamo.
Francesco Forlani, Andrea Inglese, Giacomo Sartori e Giuseppe Schillaci, ossia Il Cartello, hanno curato su invito di Luigi Grazioli un intero numero di "Nuova Prosa", il 69. Presentiamo qui le ultime tre voci dell'editoriale scritto a otto mani e la nostra nota introduttiva sulle modalità di realizzazione del numero.
EDITORIALE A PIÙ VOCI
MANDATO SOCIALE (A. I.)
Oggi si tende a fare questo ragionamento: una volta gli scrittori (narratori, poeti, drammaturghi) avevano...
Francesco Forlani, Andrea Inglese, Giacomo Sartori e Giuseppe Schillaci, ossia Il Cartello, hanno curato su invito di Luigi Grazioli un intero numero di "Nuova Prosa", il 69. Presentiamo qui le prime tre voci dell'editoriale scritto a otto mani e il sommario del numero.
EDITORIALE A PIÙ VOCI
FRONTIERA (G. Schillaci)
I luoghi sono unici e diversi, simili, mai uguali. Perché sono tagliati, amputati, circoscritti, e limitati da un quadro, una prospettiva, una...
di Giacomo Sartori
(Questo testo fa parte di un dossier curato dal Cartello (Forlani, Inglese, Schillaci e il sottoscritto) uscito nella rivista francese “La Revue Littéraire” e ora nel numero 68 di “Nuova Prosa” col titolo Esercizi di sopravvivenza dello scrittore italiano.)
Il mio quinto romanzo, l’ultimo venuto, è stato rifiutato da tutti gli editori, come del resto i precedenti. E non parliamo delle raccolte di racconti, che sarebbero la mia...
di Andrea Inglese
C’era la rivoluzione permanente. È un concetto di cui ho sentito parlare molto tempo fa, e qualcuno me l’ha pure spiegato. Con più precisione, però, ricordo il concetto di formazione permanente; su questo hanno battuto chiodo in modo molto più deciso, e in tempi molto più recenti. Il fatto che uno faccia fatica a trovare lavoro è qualcosa di intimamente legato alla formazione permanente, perché non ci...
di Giacomo Sartori
Per capire meglio la terra, o forse meglio nell’illusione di farlo, mi capita di leggere articoli scientifici che trattano di questo o quell’aspetto della matrice chiamata da moltissimi secoli così, ma che nei resoconti specialistici diventa più tecnologico suolo. Spesso sono questioni molto particolari, perché al giorno d’oggi le ricerche sono estremamente specializzate: il tema può essere per esempio il materiale genetico che rivela la presenza del...
di Giacomo Sartori
Quando sono in una delle mie buche qualche volta mi chiedo perché sono finito lì. Alzo gli occhi, e guardo il cielo, o insomma la fetta di cielo che posso vedere, se la buca è molto profonda, o anche lo strato più o meno denso di alberi, se sono in un bosco, o il merletto formato dai tralci, se mi trovo sotto una pergola di viti, cercando...
a Milano, lunedì 16 gennaio 2012 - ore 21:00
Libreria Popolare (via Tadino 18)
READING NON ASSERTIVO
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nuova prosa
Lettura di testi inediti di
Daniele Bellomi Alessandro Broggi Marco Giovenale Manuel Micaletto Michele Zaffarano
il reading sarà eccezionalmente accompagnato da una pregiata edizione numerata di fogli A4 fotocopiati e spillati,
in vendita a prezzo popolare per la
LIBRERIA POPOLARE
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di Roberta Salardi
1) Ho trovato in un’edizione rarissima un altro suo libro in prosa, L’allucinazione (Cattedrale, Ancona 2007). Anche questo libro come gli altri romanzi viene da lontano, da molti anni addietro?
Ho preso in mano L'allucinazione, pubblicato solo due anni fa, e di questo libro non ricordavo nulla. Ricordo solo che diedi il manoscritto all’editore precisamente a Valentina Conti, che poi mi fece sapere che il libro voleva pubblicarlo...
di Roberta Salardi
L’italiano è una lingua che non si parla nella sua famiglia a Oslo. Esprimersi in una lingua che non è quella quotidiana ma appartiene all’infanzia, un’infanzia per di più sgrammaticata e indisciplinata, un pezzo di vita lontanissima e perdutissima, rende l’operazione del suo scrivere fin dalle premesse un po’ surreale, fuori dall’ordinario. Vuole dirci qualcosa a proposito di questa lingua tutta particolare?
Che posso dirvi della mia lingua,...
di Andrea Inglese
L’amore non esiste (per questo me ne occupo)
L'amore non c'entra niente. Con la vita ordinaria, con la vita giornaliera, l'amore c'entra pochissimo. In primo luogo per il fatto che l'amore non esiste, e nel caso esistesse, l'amore sarebbe una finzione, ovvero avrebbe scarsissima realtà, per cui non entrerebbe nelle vite, se non in forma irrilevante, con lo stesso peso dell'ombra gettata da un corpo...