di Paolo Costa
Introduzione
1.
Chiunque si occupi professionalmente di filosofia – più brutalmente: chiunque venga retribuito per “fare il filosofo” – sa che c’è un non detto che aleggia nell’aria quando si conversa con persone che non hanno nessun rapporto né professionale né episodico con la disciplina, Erving Goffman l’avrebbe definito uno “stigma”. È una domanda allo stesso tempo prevedibile e imbarazzante che suona più o meno così: “scusi l’ignoranza, ma...
di Antonio Sparzani
In testa a tutto io metto questa frase, che traggo dal Brusio della lingua di Roland Barthes che già qui ho ampiamente citato ed elogiato:
Tra la scienza e la letteratura esiste infine un terzo margine che la scienza deve riconquistare: quello del piacere.
Voi che non praticate le cosiddette scienza esatte, cosa pensate quando vedete scritta sulla carta una formula matematica?
Il primo pensiero sarà forse di rigetto, andrà...
di Stefano Gallerani
È l'imbecillità realista che non si ferma a dirsi che niente, per quanto una mano possa sprofondare nelle viscere del mondo, vi sarà mai nascosto, perché un'altra mano ve lo può raggiungere, e che ciò che è nascosto altro non è mai che ciò che manca al suo posto, come si esprime la scheda di ricerca di un volume quando è smarrito nella biblioteca.
(Jacques Lacan, Il seminario...
di Stefano Gallerani
Cari tutti,
sono davvero spiacente di non poter partecipare con voi all'incontro odierno perché "confinato" in quel di Bassano del Grappa (dal che spero almeno di trarre un poco di spirito). Di conseguenza, nella mia posizione - e non amando stendere programmi - mi è difficile affrontare il tema della tavola rotonda senza il conforto del contraddittorio - indispensabile perché in simili occasioni si tenti almeno di quadrare...
di Antonio Sparzani
Ich fühle des Todes
verjüngende Flut
zu Balsam und Aether
verwandelt mein Blut –
Ich lebe bey Tage
voll Glauben und Muth
und sterbe die Nächte
in heiliger Glut.
Come accennavo qui, sotto l’influsso delle proposte newtoniane, s’era diffusa nella medicina inglese del Settecento una concezione dell’etere più terrestre, quasi sanguigna; ricordate le parole di William Cooper (Londra 1724) : «il fluido contenuto nei nervi non è probabilmente altro che quel sottile, raro...
di Antonio Sparzani
Via, via, vieni via di qui,
niente più ti lega a questi luoghi,
neanche questi fiori azzurri...
via, via, neanche questo tempo grigio
pieno di musiche
e di uomini che ti sono piaciuti
(Paolo Conte, Via con me, 1981)
Di fiori azzurri ce ne son diversi in natura, ognuno con la sua sfumatura di celeste, d’azzurro, o d’indaco, fino al blu intenso, fino a sfumare nel violetto. Vengono in mente il fiordaliso, (cliccate...