di Orazio Labbate e Mariasole Ariot
La notte della pianura - di Orazio Labbate
Vedo i cani accogliere in gola le stelle, mentre quegli animali mantengono le fauci aperte verso l'alto, come se fossero porte trascinate dal vento che però mai si richiuderanno. La notte, infatti, non cessa di sprigionare i suoi membri.
Qui ci sono bestie, ombre ingobbite di fantasmi morti di freddo, macchine assai spedite che accelerano tra le strade...