di Giacomo Sartori
Attorno alla vecchia villa dove vivevamo, la casa di mia nonna, c’era un territorio che era bello e accogliente, ma non ci apparteneva. Apparteneva ai contadini. Che erano esseri ignoranti e retrogradi. E infidi. Paradossalmente erano loro però che conoscevano i segreti di ogni recesso delle campagne e dei viottoli, solo loro erano liberi di percorrerlo a piacere. Lì fuori erano loro che dettavano il buono e...
di Nadia Agustoni
In un testo apparso a suo tempo in Nazione Indiana parlando della fabbrica scrivevo: “C’è una calma barbarica negli stabilimenti ed è dovuta al loro essere luoghi che non cambiano. Luoghi senza mutazione. La loro geografia è stabile. Un accumulo rimasto sul terreno, uguale a se stesso. Anche la corruzione del tempo non li cambia. Lascia intatto l’essenziale: quel senso di perdita e di pesantezza, una gravità...
di Mariasole Ariot
Gli occhi guardano alla stazione, Padova e i palazzi intrecciati di azzurro fluorescente, l'orribile mascherato. Alla fermata dell'autobus piovono un uomo dai costumi antichi, due ragazzi colombe, un'anziana signora con le borse traforate e una donna col pancione e un bimbo tra le dita.
L'attesa è lunga, passano numeri inutili per chiunque, la pioggia si accumula negli interstizi, tra una mattonella e l'altra, un vuoto e il successivo,...
Il Presidente dell'Associazione Italiana Biblioteche
Prof. Mauro Guerrini
Spett.le Sig. Sindaco,
sono venuto a conoscenza dalla stampa ('Il Gazzettino', sabato 10
ottobre 2009, Cronaca di Venezia, p. 1) delle disposizioni impartite
alla biblioteca del Comune da Lei amministrato, tendenti a eliminare
dalle raccolte bibliotecarie la presenza di pubblicazioni periodiche
ritenute 'politicizzate'.
Questo tipo di provvedimenti è in netto contrasto con le finalità della
biblioteca pubblica, che è strumento essenziale per la democrazia solo
se viene garantita la pluralità delle...
Fabrica (Atelier, pagg.96, euro 10,00) di Fabio Franzin, nato a Milano nel '63 da genitori veneti, è una specie di bomba; un ordigno che preme dal cuore e dallo stomaco del poeta e che deflagra sulla pagina, narrandoci una storia, la propria, che è quella del duro quotidiano degli operai di oggi. La storia di un lager come mille altri, Una giornata di Ivan Denisovic in versi, dove il...