di Paolo Marco Durante
Il coro dei bimbi intonava adesso, lontano, “Stille Nacht”. Si sentì stanco. Una stanchezza leggera, aggraziata, deliziosa. E profonda, quieta, misteriosa. Una sensazione singolare, nuova, mai percepita prima.
nella versione quasi fedele di Viviana Scarinci
(la prima parte si può leggere qui.)
Principi, principesse e ragazze virili
Per farla breve Gerda, grazie all’aiuto del corvo e della sua fidanzata viene condotta a una verifica per lei emotivamente distruttiva: il ragazzo che ha sposato, come le ha riferito il corvo, la più intelligente delle principesse disponibili sul mercato delle fiabe, è Kay? A differenza di quel che si dice in giro,...
nella versione quasi fedele di Viviana Scarinci
Molto spesso nelle favole di Andersen, come nelle favole di molti altri narratori, c’è qualcosa di importantissimo da recuperare. Qualcosa che forse neanche c’era stato segnalato all’inizio della storia ma che sappiamo comunque perduto e che può anche non essere evidente. Lo intuiamo, ma non è chiaro in che modo sia la causa di tutto. Ne Il brutto anatroccolo ad esempio ciò che...
di Giuseppe Zucco
Perciò l’acqua preferisce la delicata neve, che
l’aiuta ad avverare la sua speranza piú segreta:
quella di fissare la forma di tutto ciò che non è
acqua, le case, i prati, le montagne, gli alberi.
Julio Cortazar
Ci vogliano le apocalissi per riempire le scalette dei programmi televisivi - così dopo avere battuto le molteplici piste della crisi economica e del naufragio della nave da crociera, vengo urgentemente spedito nelle estreme ramificazioni...
Estrapolata da uno dei molti telegiornali del blizzard, l’apparizione, per uno strano caso sobriamente commentata, fra le nevi dei Monti Sibillini, l’epifania di questo signore molto anziano, diritto, elegante come un alpinista degli anni ’20, astratto, ironico e per nulla spaventato, che riprende orgoglioso il suo pellegrinaggio verso la meta del paesino di Corbar
di Massimo Rizzante
«All’inizio il dono dell’arte si manifesta attraverso la malattia. A volte mi sento una creatura in cui coesistono innumerevoli spiriti: l’artista 1, l’artista 2, l’artista 3...»
Di ritorno dal Sud Tirolo, trovo queste parole registrate da una voce umana nella mia segreteria telefonica.
La riconosco: è quella di Nedko Serbajenov, un «essere scelto», un «eletto», un «veggente», un «pittore» sintonizzato con ’universo. Ogni sua opera possiede un suo stile....
di Silvio Mignano
Trovate il perimetro dell’allegria,
la superficie della libertà,
il volume della felicità...
Quest’altro poi
è un po’ troppo difficile per noi:
Quanto pesa una corsa in mezzo ai prati?
Gianni Rodari, problemi di stagione
11 giugno 2008
Il taglio della mano precipita, coltello opaco che fende il fluido, generando un’esplosione silenziosa di sfere tralucenti che mi vengono incontro, catturando e sparandomi in faccia la luce obliqua dell’ultima parte del giorno. Quattro, la destra, la sinistra,...
di Zachary Schomburg traduzione di Marco Simonelli
PIENO DI COLTELLI
1) La sua schiena è piena di coltelli. Sulle lame sono incise delle scritte.
2) La notte dorme a faccia in giù nel suo perimetro di gesso.
3) Ha dei problemi con i metal detector.
4) Alle feste di compleanno c'è sempre qualcuno che gli chiede educatamente scusi, mi passerebbe un coltello per tagliare la torta al cioccolato?
5) Preferisce stare con le spalle al...
di Gianni Biondillo
19.12.2001
venti mesi
Imbufalita, improvvisa,
sulle fronde sparute
sull’asfalto accaldato
e sui cofani, le luci, i cartelli,
d’incanto (inaspettata e divina)
ieri notte cadde
la prima neve della tua vita.
E fu subito stupore, sospetto,
per noi sporgenti
sull’orrido baratro del davanzale
a gelarci le mani
a scompigliare le chiome imbiancate
delle pianticelle dormienti,
e fu subito insondabile
miracolo dei sensi,
esplorazione archetipica del prodigio.
Io c’ero e cannibale divoravo
I tuoi occhi insaziabili.
Ladro mi arricchivo
del tuo primo surreale paesaggio,
della tua bellezza raggiante
elargita e dispersa
alla...