di Andrea Inglese
La politica della pergamena
La pergamena era stata protetta da un circuito a doppia entrata. Giaceva come inavvertita sulla soglia del vestibolo, laddove i questuanti sessuali passavano e ripassavano con dita spellate e palpebre azzurre. Se qualcuno osava utilizzarla per stilare un osceno e disperato graffito – un pene ramificante o un culo-baule, con stemma numerico breve (codice di cittadinanza socio-psichiatrico) – dall’altro capo della Residenza si consentivano...