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Nadia Agustoni

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Digitale naturale

di Nadia Agustoni
Gli ultimi Neandertal nel fuoco di una scogliera davanti all’oceano, tutto di loro è andato via e forse loro erano stelle i Sapiens la notte.

Colfiorito

di Nadia Agustoni

Colfiorito
(qualcosa di bianco)
Sera a Colfiorito
nel garrire di rondini
in un’amnesia di cielo
e penombra
sull’ascia dei temporali
portammo radici di voci
e alveari.

Ricominciamo dalle rose

di Nadia Agustoni
mastica duro il cane della ricchezza
le ossa bianche del paese
le nostre ossa
spolpate

La poesia non dice niente

di Daniele Barbieri
Cosa ci importa in fondo di cosa dice la poesia? Non che sia irrilevante, ma non dobbiamo commettere l’errore di valutare quello che dice la poesia come valutiamo quello che dice la prosa. La musica non dice nulla, ma noi amiamo la musica.

in memoria – per Cristina Annino per dopo

di Nadia Agustoni
è un minuto l’universo sulla città dei vivi
ma cresce a ogni uomo la terra
l’osso si fa parola
non si abbassa la grandezza
della morte.

bestia comune

di Nadia Agustoni
creata cagna mucca o animale esotico scodellati i figli verrai santificata denutrita lasciata indigente. ricordati:

In cammino tra antagonismo e arte. *

di Nadia Agustoni
Shamsia Hassani sembra voler trasmettere un’idea di pace che è sempre idea di libertà, e il suo sguardo, dall’acutezza non comune, sembra indicare una breccia, un’uscita, magari partendo da un punto solo in apparenza limitato.

Mots-clés__Casa nera

di sparajurij
a volte il pane è un altro silenzio diventa mangiare tenersi in piedi. uno sbaglio finire col vento. taglia via la radice spacca il ramo. i tronchi da soli non fanno niente. i fiori non verranno. sono parole col cielo.

CRISTINA ANNINO [1941-2022] “Magnificat. Poesie 1969-2009”

di Nadia Agustoni
Un poeta è una voce. A volte, nella grande poesia, la voce è distanza e vicinanza insieme. Ci sono autori appartati che ci vengono incontro per un sorta di fortuna e aiutano chi non smette mai di cercare, interrogare le parole, perché proprio nella concretezza della parola un poeta dice qualcosa di sé e del mondo.

In ricordo di una grande studiosa: Liana Borghi 1940-2021

Di Nadia Agustoni
Liana Borghi ci ha lasciato da poche settimane. È stata una grande studiosa, capace sempre di intrecciare femminismo, queer, e studi di genere all’antirazzismo, al postcoloniale e all’eterna questione della classe, degli esclusi.

La casa è nera

di Nadia Agustoni venivano con il colore uno per volta e un fiato di bambini un’ala di cotone ogni sera teneva insieme la sabbia con la fatica dei pedali vanno come un mondo niente sfigura le strade e pensano panchine porti. * a volte leggono nelle stelle la casa pensano per un sorriso con l’ombra dei fiori falciati guardano il perdono viene un colore di sere quel toccare appena del sereno — bisogna amare il poco per capire. * non portano il prato ma l’erba di queste notti cura il...

Oksana Shachko, morte di una femminista.

di Nadia Agustoni Alla fine quel “siete tutti finti”, sulla sua pagina Instagram, è il suo testamento. A 31 anni ci ha lasciato, lo scorso 23 luglio,  Oksana Shachko, co-fondatrice del movimento Femen, suicida a Parigi in un appartamento piccolo e spoglio dove viveva e dipingeva. La politica l’aveva delusa e l’arte non l’ha salvata. Nella sua rivolta e nella sua sofferenza è evidente la sproporzione di forze tra la ragazza che...

Necrologi

di Nadia Agustoni poi si deve vivere 1 uno entra col fucile nel reparto. il factotum del padrone viene dalla caccia. si dà arie con tutti quanti. a casa ha una pistola. sempre armato. domenica caccia al negro e lo dice forte. la razza è il sangue. bisogna pulirsela dentro. si fa bello con l’impiegata. le spiega che spara alle lepri e ai fagiani. non li raccoglie nemmeno. gli basta sparare. ai...

Nelle spire del racconto, o al di fuori di loro – su Racconto di Nadia Agustoni

di Daniele Barbieri Avendo lavorato e ragionato, nel corso della mia vita, sostanzialmente da semiologo, di racconto ho sentito parlare, e parlato a mia volta, parecchio. Non ho condiviso la tesi secondo cui qualsiasi testualità possiede, nascosta o palese, una struttura narrativa. Ritengo tuttavia che, anche se ogni tanto se ne può fare a meno, la struttura narrativa sia comunque abbondantemente presente intorno a noi. Di fatto, ogni volta che...

Tu se sai dire dillo, IV edizione 2015

17-18-19 settembre 2015 Galleria Ostrakon via Pastrengo 15, Milano La rassegna Tu se sai dire dillo, ideata da Biagio Cepollaro e giunta alla quarta edizione, è dedicata alla memoria del poeta Giuliano  Mesa, scomparso nel 2011. A leggere le sue poesie, oltre a Biagio Cepollaro, vi sarà anche Andrea Inglese.  Quest’anno i temi saranno: l’esperienza di Milanopoesia (1983-1992) raccontata da Eugenio Gazzola e da alcuni protagonisti come l’artista William Xerra, la poetessa Giulia...

Lettere della fine

di Nadia Agustoni   i volti tra le frasi il poco dei giorni succede chiaro le parole arrivano viene il mondo una volta erano le voci un che di cicoria e limoni o terra a patire e il gas falciava i prati in un altrove dove le spine dove noi e nulla - scrivi sulla morte lì cadono i bambini i fiori che pensiamo per sempre e senza le tue parole c’è altro come se restasse il sangue di tutti e tutta la vita per...

MONICA GIORGI Tennis, studio e anarchia


Intervista di Nadia Agustoni

M.G. "Tennis e studio, che considero molto vicini all’impegno politico e in rapporto all’esserci-starci nel mondo, mi hanno aiutato molto nella vita, materialmente e spiritualmente."

Audre Lorde, l’outsider

di Nadia Agustoni A pochi mesi di distanza nel 2014, sono usciti due libri di Audre Lorde, poeta americana di origine caraibica, impegnata fin dagli anni 50 su vari fronti di attivismo politico. In Italia era possibile leggerla solo in vecchie pubblicazioni underground degli anni 80 del movimento lesbico femminista, tradotta da Rosanna Fiocchetto e poche altre. Sui numeri dell’allora Bollettino del CLI (Collegamento lesbiche italiane) o delle sue edizioni...

NOOR INAYAT KHAN Nemica del Reich

Orsola Puecher
Nadia Agustoni

Noor nasce a Mosca il 1 Gennaio 1917. Le viene dato il nome di Noor-un-nisa, “luce della femminilità”. Il padre la culla cantandole antiche canzoni indiane. In casa la chiamano con il soprannome di Babuli.

cinéDIMANCHE #08 FOROUGH FARROKHZAD “La casa è nera” [1963]


di Nadia Agustoni e Orsola Puecher

Gli intensi lirici 20 minuti di "La casa è nera" precorsero e ispirarono la successiva New Wave del cinema iraniano, che ha prodotto alcuni dei più acclamati registi del XX secolo, come Abbas Kiarostami, Mohsen Makhmalbaf, Majid Majidi e Bahram Beyzaie.

Baghetta 2013

“A cosa servono i poeti in tempo di bisogno?” – anzi: “Come servire i poeti in tempo di bisogno?" http://www.youtube.com/watch?v=QovHtczoXsg&feature=youtu.be

Il mondo nelle cose

di Nadia Agustoni Venerdì - cadeva nel bianco - era lepre uccello cane - passava vita, stagione una voce che toccava le rondini uguale alle rondini (nella luce i fiumi cantavano con tutte le ossa e ghiacciavano come luna) non sapeva del mondo se non nascere e il mondo innalzava poster annunci di marketing made in Italy: capiva? non ci sono parole ma lo specchio con quello che non sai del giorno.           Crusoe - quel futuro lo scriveva come le istruzioni su un notes, come un doposcuola che andava...

Fabio Franzin. Co’e man monche [Con le mani mozzate]

di Nadia Agustoni In un testo apparso a suo tempo in Nazione Indiana parlando della fabbrica scrivevo: “C’è una calma barbarica negli stabilimenti ed è dovuta al loro essere luoghi che non cambiano. Luoghi senza mutazione. La loro geografia è stabile. Un accumulo rimasto sul terreno, uguale a se stesso. Anche la corruzione del tempo non li cambia. Lascia intatto l’essenziale: quel senso di perdita e di pesantezza, una gravità...

“Magnificat. Poesie 1969-2009.” di Cristina Annino.

www.anninocristina.it di Nadia Agustoni Un poeta è una voce. A volte, nella grande poesia, la voce è distanza e vicinanza insieme. Ci sono autori appartati che ci vengono incontro per un sorta di fortuna e aiutano chi non smette mai di cercare, interrogare le parole, perché proprio nella concretezza della parola un poeta dice qualcosa di sé e del mondo. Allora in tali autori più che in altri, noi...

Su Taccuino nero di Nadia Agustoni

di Viola Amarelli Nadia Agustoni ci consegna con Taccuino nero (edizioni Le Voci della Luna, 2009, prefazione di Francesco Marotta con note di Fabio Franzin e Francesco Tomada) uno degli esiti più felici della sua ricerca poetica. Scandito in tre sezioni (“Fabbrica”, “Paesaggio lombardo e voci” e le prose di “Frammenti” che assurgono quasi a postfazione) il libro narra la cronaca di un generale spaesamento e della resistenza sorda ma...

“RUMENI” di Anna Lamberti-Bocconi

STORIE CHE HANNO UN NOME di Nadia Agustoni Un romanzo di storie così il sottotitolo di Rumeni di Anna Lamberti-Bocconi (Stampa Alternativa, 2009; pag. 114), libro che si legge con una certa sorpresa per le figure e le voci che sembrano venirci incontro dai nostri stessi giorni: dalla fermata dell’autobus al treno, dal bar a uno dei tanti luoghi delle città in cui viviamo. Ma per Anna Lamberti-Bocconi la città è...

SOGNAVO PECORE ELETTRICHE

  img by ,\' da Blade Runner   di Nadia Agustoni   La moda non è cosa da prendere alla leggera. Così quando ci dicono che qualcosa o qualcuno è glamour dovremmo diffidare e fare alcune verifiche. Se questo non accade, o accade troppo poco, è perché c’è assuefazione, non tanto a certi discorsi, ma al modo in cui le notizie ci vengono date. Quella a cui i media ci abituano è la colonnina...

Se nulla era sbagliato

di Nadia Agustoni “Ma che sarebbero i prodigi in mare e in cielo senza averti compagno al mio pensiero?” John Keats, Sonetti L’hanno definita una delle intelligenze più critiche e lucide degli states, ma nei due libri in cui racconta la morte del marito John e della figlia Quintana, avvenute a breve distanza una dall’altra, Joan Didion di sè dice che per un pò è impazzita e impietosa ci mostra la sostanza del...

Della guerra

di Nadia Agustoni “ un esercito perdente insegue invece il successo partendo dallo scontro diretto.” Sun Tzu Italo Calvino in Perché leggere i classici si poneva una domanda: «Perché leggere i classici anziché concentrarci su letture che ci facciano capire più a fondo il nostro tempo?» e «Dove trovare il tempo e l'agio della mente per leggere dei classici, soverchiati come siamo dalla valanga di carta stampata dell'attualità?». ((Italo Calvino, Perché...

sembra un prato

    inediti dai Libri di lettura di Nadia Agustoni   c’è la neve c’è la neve lì fuori e vorrei mentire una volta, meno trasparente del vetro dar colpa a qualcuno d’esser nata troppe volte a far nulla più che nascere vedere la fatica dell’angelo che mi tiene con la nuca in alto, piegata al celeste, a rigettare la distanza quasi una ruota il vento.   sembra un prato c’è una parola che è cruna d’ago ma il cammello passa raggiunge il regno...
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