di Fernando Arrabal A nulla potrà soccombere
nera e profonda come muti scrocchi
la mia pena di perdere colui che ha misurato
meglio di chiunque altro
l'ombra dell'ombra, il frastuono del tumulto
e il bailamme e furia delle faccende rosse
di Andrea Inglese I misteri del romanzo. Da Kundera a Rabelais, uscito per Mimesis nella collana diretta da Massimo Rizzante e per la cura di Simona Carretta, come già il titolo preannuncia è un saggio, non uno studio accademico, una monografia, o il frutto di una più o meno sistematica scienza delle letteratura.
di Lakis Proguidis Sotto le acacie Ho avuto la mia prima esperienza romanzesca all’età di venticinque anni nel luglio del 1972. La scena mi è sempre presente. Anche ora, mentre sto...
di Francesca Fiorletta
La mia educazione sentimentale è passata attraverso libri assai differenti tra loro.
Il primo pianto, probabilmente, dirotto, l’ho fatto certamente durante l’esemplare morte della sorella Beth in Piccole Donne, di Louisa May Alcott; il primo brivido, per nulla vago, con Agatha Christie, quando vennero rinvenute tracce di noci in uno spray per l’asma, io sono allergica alla frutta secca, e - con tutta evidenza - anche la vittima...
di Massimo Rizzante
1
La Lentezza: breve formato; struttura che si sviluppa dall’inizio alla fine a partire da un solo nocciolo; articolazione in corti capitoli dove il tema viene costantemente rielaborato; principio di imitazione, che regge tanto la costruzione dei personaggi quanto quella tematica.
Le due caratteristiche fondamentali della fuga musicale: la composizone in contrappunto, prodotta dalla presenza di due o più voci legate ma autonome (polifonia, che per il romanzo, non...
Plus compliqué que ça
di
Francesco Forlani
(Nota al secondo dei dodici romanzi candidati al Premio Strega 2014)
Per questa edizione dello Strega ci sono, tra le altre, due notizie degne di nota. La prima, bbuone, è che per la prima volta ununa graphic novel sbarca nel più importante premio letterario italiano. La seconda, malamente, è che per la prima volta ununa graphic novel sbarca nel più importante premio letterario italiano. Soffermarsi sulla...
Di Ornella Tajani
Nelle ultime settimane mi è capitato di leggere due articoli che parlano dell’abitare nell’est parigino. Il primo, scritto da Jean-Michel Normand per il magazine di Le Monde, si intitola «Paris, si les bobos votaient à droite» e analizza le contraddizioni della vita nella boboland, il regno dei bohémiens-bourgeois convenzionalmente situato nel triangolo del decimo arrondissement intorno al canal St Martin.
Il secondo è «Paris sans le peuple» di...
In chiusura della manifestazione, Portici di Carta- Ottobre nelle librerie , che ha visto coinvolte ben sessantadue librerie torinesi indipendenti, e della settimana dei traduttori con la presenza, tra gli altri, di Maria Nicola, Antonietta Pastore, Anna Nadotti, Isabella Amico di Meane, Enrico Ganni, giovedì 31 ottobre sarà la volta di Massimo Rizzante per un doppio incontro, come poeta e come traduttore. Su "Scuola di calore" di cui...
Di Andrea Inglese
Spunti kunderiani
Nel 2010, il Seminario Internazionale del Romanzo ci ha offerto uno spunto di riflessione, mettendo a confronto in maniera polemica due principi che, di per sé, dovrebbero garantire al genere romanzesco la sua vitalità: il principio architettonico, che organizza ed esplora il materiale narrativo, e il principio – come io lo definirei – della peripezia, che costituisce il materiale narrativo allo stato per così dire “grezzo”....
L’homo poeticus dei romanzi
Sul rapporto tra romanzo e memoria
di
Simona Carretta ((Questo testo è stato presentato, con alcune modifiche, in occasione del convegno «La mémoire du roman», svoltosi a Montréal il 22 e 23 marzo 2012 e organizzato dall’équipe di ricerca TSAR (Travaux sur les arts du roman) dell’Università Mcgill ; sarà pubblicato in francese negli Atti del convegno, curati da Mathieu Bélisle, Michel Biron, Isabelle Daunais e...
di
Francesco Forlani
Questo libro sarà tra tre giorni in libreria. E' un romanzo che vale per almeno tre ragioni. La prima è perché in Italia pochi scrittori affidano la propria arte del romanzo ai dialoghi e Silvia Longo lo fa e in modo eccellente. La seconda è perché raramente mi è capitato di trovare in un libro quello che nella vita mi è successo di cogliere in molti destini di...
di
Francesco Forlani
Europeana è un libro uscito per la prima volta nel 2005 e riproposto un anno fa in una nuova edizione dalla siciliana duepunti. Se ne parlo oggi, in questa fine estate del 2012 è perchè la sensazione che ho, avendolo acquistato a Mesagne, alla libreria del mio amico Domenico Pinto, la Lettera 22, è che il libro sia effettivamente uscito nel momento in cui, su consiglio di...
di
Francesco Forlani
C'è un libro, Io non ci volevo venire qui, (ed. Del Vecchio) di Angelo Orlando Meloni di cui vorrei raccontarvi ma per poterlo fare ho bisogno di proporre le seguenti considerazioni preliminari.
Quando vedo una scena con Peter Sellers non riesco a trattenere le risate. Al contrario, quando mi è capitato di vedere Salemme in televisione, non solo non ridevo, ma mi sentivo anche un po' pirla rispetto...
di Gianni Celati
Fine dell’umanesimo.
Un filosofo contemporaneo, Peter Sloterdijk, si è chiesto che ne è di tutto quello che l’umanesimo ci ha lasciato in eredità. (Regole del parco umano, in Non siamo ancora stati salvati, Bompiani, 2004). Questa eredità è soprattutto quella dei libri, della lettura, dello studio, come un vaccino contro la ferocia e la barbarie. Sloterdijk considera i grandi testi greci (Omero e Platone innanzi tutto)...
di Lakis Proguidis
Due ipotesi: 1. Il dialogo estetico presuppone l’esistenza in un tempo precedente l’opera d’arte (tesi contro l’autonomia della critica); 2. Le parole acquistano significato soltanto all’interno della loro civiltà (tesi contro il primato della lingua).
^^^^^^^^^^^
Omero che invoca la Musa. Per arrivare alla forma d’arte, per padroneggiare una materia caotica composta di parole, di immagini, di suoni, di ritmi, di significati contraddittori, di opinioni di ogni tipo, di...
di Fernando Arrabal
Quanto a lungo la calunnia si ergerà, incancellabile?
Quanto a lungo le carogne infangheranno delle loro ignominie i solitari?
Quanto a lungo la frontiera tra vita privata e pubblica sarà napalmizzata?
Quanto a lungo i violentatori dell' indispensabile segreto delle nostre vite si sfameranno nelle latrine della storia?
Quanto a lungo gli sterminatori della sfumatura tra l' opera e il suo autore continueranno a imperversare?
Quanto a lungo la vittima sarà ricoperta...
di Milan Kundera
Leggo L’ultimo bastione del buon senso e ho l’impressione di essere seduto in un bistrot vicino al Trocadero di fronte a Danilo che mi parla con quella sua voce aspra e potente. Fra tutti gli scrittori della mia generazione che abitavano a Parigi durante gli anni Ottanta era forse il più grande. Il più grande e il meno visibile. La Dea chiamata Attualità non aveva alcuna ragione...