di Emanuela Monti
La scala di pietra si arrampicava ripida nell’oscurità, tra le pareti del palazzo. Salii al secondo piano e suonai il campanello. La porta si aprì senza preavviso, senza che avessi avuto modo di percepire i passi del maestro di yoga. Mentre mi stringeva la mano, intimidito dall’ondata di luce dell’appartamento e dalla postura ieratica di Andrea, abbassai lo sguardo e vidi che era a piedi nudi. Il...
un microracconto di Elio Paoloni
Il bisnonno, amministratore dei Marchesi, prima dell'Unità. I nonni, fino alla vendita al Comune (1909). Lo zio (1946) ma per servizio: Ragioneria. E in Ragioneria è approdata lei, insegnante riciclata per chiusura dell'asilo (1994). Aveva già abitato quei corridoi (1963: prima media).
un microracconto di Lello Voce
Un giorno l’autore incontrò la gobba di un senatore e le chiese:« Lei è quella che fa la pubblicità dei telefonini in Tv?»
«Sì - rispose la gobba – e lei, giovanotto, chi è?»
«Io sono l’autore di questo apologo, ma lei lo sa che il telefonino logora chi ce l’ha?»
La gobba non rispose e passò a riscuotere in cassa.
un microracconto di Elena Stancanelli
Grazie alla legge che dice che si muore
Ho smesso di fumare.
In dieci giorni sono ingrassata sette chili.
Ma quando diventerà obbligatorio dimagrire, mi metterò a dieta.
Gli uomini dovrebbero fare in fretta le leggi.
Perché secondo me
E’ bello non morire.
un microracconto di Gianluca Morozzi
“Scusa?” disse lei mordendosi il labbro. “Sì?” disse lui fumando una sigaretta. “Sei sicuro che...?” mormorò lei “...che sei uscito in tempo, vero?” “Uh?” bofonchiò lui mascherando il dubbio “Certo, bimba, certo. Ora però devo scappare”.
E ancora una volta l'umanità scongiurò il rischio estinzione.
un microracconto di Diego De Silva
Lui le disse sottovoce che l'amava.
Poi attese, con angoscia, la risposta.
Lei, commossa: "Ti amo anch'io".
Un anno dopo, lui, e la migliore amica di lei,
scopavano.