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Michail Ajzenberg

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Un poeta russo del sottosuolo

 di Michail Ajzenberg traduzione e nota* di Elisa Baglioni . Per irrompere con un folle discorso diretto. Per liberarsi d’un fiato. Non filtrare parole. Non fasciare d’ovatta. E non ardere come il fuoco fatuo della pratica intellettuale. No, non sono di grande valore culturale. Non sono un uomo di cultura. Sono un uomo di nostalgia.   Oh, nostalgia. Mia unica arma. Eterna vibrazione, che fa crepa, da lungo attesa, sul mattone dell’esistenza * A chi parlo? – Chi siete voi, scuri, asciutti, come composti di immortale materia sumera? Non siete...

Cinque poesie di Michail Ajzenberg

A cura di Elisa Baglioni Ora in forma di saggio, ora in versi, è tutto un frantumare zolle di terra per riportare semi a un suolo censurato. Particelle di pensieri o di discorsi in Unione Sovietica, durante gli anni Settanta, si sono impigliate nelle pagine di Ajzenberg e qui, più che in ogni altro poeta non ufficiale, hanno ricreato il carosello della Stagnazione: vecchio, arrugginito, che neanche i bambini trovavano...
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