di Mariasole Ariot
Forse ai nostri giorni l'obiettivo non è quello di scoprire che cosa siamo, ma di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire quello che potremmo essere.
Foucault
Dove prima stava una gabbia poggiata sul terreno – e la guardavamo, introducevamo piccoli granelli di parole, fotogrammi, pensieri che ritenevamo inutili alla carta, un giorno nella gabbia siamo entrati.
Ora, le regole della gabbia sono schizzate fuori dalle grate, invadono le...
di Giuseppe Martella
5. Simulazioni e rivendicazioni
In effetti tale è Ulisse, ultimo degli eroi mitici, primo degli eroi letterari, frutto egli stesso di una selezione culturale e della sopravvivenza del più adatto. Nell’Iliade, primo modello letterario, gli eroi greci e troiani sono ancora impregnati di sostanza mitica, escono dalle nebbie della tradizione orale, impastati di divinità, in continuo commercio con gli dei, figure della loro stessa statura, semidei. Il piano...
di Giuseppe Martella
4. Prove e messe in scena
Nel libro VIII dell’Odissea il re Alcinoo appresta il banchetto e i giochi in onore di Ulisse, chiamando Demodoco, rapsodo cieco, a cantare le gesta del ritorno degli eroi greci. In un rituale meticoloso, in cui si alternano danze, canti, libagioni e gare di destrezza, Odisseo viene pian piano irretito e sedotto, circuito egli stesso dalla potenza del culto, convinto a...
di Giuseppe Martella
3. Raggiri e rendiconti
Nell’Odissea, i canti dal VI allo VIII, sono il cuore pulsante del poema. Alla fine del V, Ulisse è scampato all’annegamento grazie al velo della ninfa Ino Leucotea (velo semitrasparente della tradizione orale, in cui le figure si leggono in palinsesto). A questo velo, o drappo misterico, che segna il limite di ciò che può essere tramandato, spuma dell’onda del divenire, aura dell’identità...
di Giuseppe Martella
(Qui la prima puntata.)
2. Il gioco delle parti
E’ solo la costanza delle versioni dell’intreccio a garantire l’identità dell’autore-eroe. Odisseo e Omero che si scambiano le parti del narratore nel mezzo del poema, in quella splendida scena cerimoniale alla reggia dei Feaci, non sono Nessuno senza la fissazione della polytropia, della figuralità vagante del linguaggio orale, nel medium della scrittura incipiente. Essi rimangono dei funtivi narrativi vuoti...
di Giuseppe Martella
Marchingegni
Ulisse, ingegnoso e mendace, è uno dei più noti eroi culturali di ogni tempo. Le sue astuzie proverbiali rimangono impresse nei nostri ricordi e tra esse spicca quella da lui messa in atto nella grotta di Polifemo, dove secondo alcuni si svolge “lo scontro tra chi si muove e chi sta fermo: l’opposizione originaria, il cui esito, favorevole alla mobilità, ha fatto di quest’ultima la...
di Alberto Brodesco
Ha avuto una certa risonanza la notizia, pubblicata da Forbes, che una delle star più ricche di YouTube è un bambino di sette anni. Grazie al suo canale, “Ryan ToysReview”, Ryan ha guadagnato in un anno, secondo la stima di Forbes, 22 milioni di dollari. Il canale di Ryan contiene essenzialmente recensioni di giocattoli e video di “unboxing”, ovvero spacchettamento di regali – un genere, destinato...
di Mariasole Ariot
In de Jouvenel si legge: "un uomo si sente più uomo quando riesce a imporre se stesso e a fare degli altri strumenti della sua volontà", cosa che gli procura un "piacere senza confronti".
L'8 gennaio 2018, a 40 anni di distanza dall'uccisione di tre militanti di Fronte della Gioventù, Casa Pound organizza una manifestazione a Roma. Lo striscione aperto, Onore ai camerati caduti. Sfilano lungo le...
di Giorgio Mascitelli
L'amara consapevolezza che durante le feste natalizie il peccato di gola mi ha tratto seco mi ha indotto ad avventurarmi in questo giochino un po' idiota di fare una sorta di borsino di valori dei peccati capitali nella nostra società: chi scende, chi sale e così via. A mia difesa per tanta frivolezza posso solo riecheggiare le parole del Santo Padre: meglio questo che fidarsi delle profezie...
di Alessandro Chiappanuvoli
Cominciai a sentirne parlare da Mattia, uno dei fondatori, con cui vivevo insieme all’epoca. Mi disse che stavano cercando di mettere su un giornale, e aggiunse poco altro sullo stato dell’informazione in città, sulla necessità di fare qualcosa a riguardo. Io rincarai la dose sostenendo che i media locali fin dai primi giorni dopo il terremoto sono stati troppo passivi, decisamente poco critici su quanto avveniva. Dopo...
di Helena Janeczek
L’incipit di una delle più famose poesie di Ingeborg Bachmann recita La guerra non viene più dichiarata, ma proseguita. L’inaudito è divenuto quotidiano. La poesia si intitola “Tutti i giorni” ed è stata composta nel 1953, all’apice della Guerra Fredda e nello stesso anno in cui fu deciso di condonare alla Germania gran parte del suo debito di guerra. Negli ultimi mesi e soprattutto nelle ultime settimane,...
di Cristiano Tinazzi*
I media italiani sembrano completamente impazziti. Articoli che raccontando di tagliagole scatenati e terrore per le strade di Tripoli, ci rendono una versione terribilmente naif di quello che sta avvenendo in realtà in Libia. Un po’ come nel 2011, quando si era un pugno di inviati in Tripolitania e dall’Italia arrivavano notizie pazzesche che, però, non avevano nessun fondamento sul terreno.
La strada per la quale voglio accompagnarvi...
di Francesco Monico
Cinema Espanso è la traduzione italiana del termine composto inglese Expanded Cinema. Il significato sta nella relazione tra due parole in cui la seconda è oggi la più chiara: espanso deriva da espandere, un verbo transitivo che deriva dal latino 'ex', che sta per “fuori”, e 'pândere' che vuol significare “allargare”, “diffondere”, “ingrandire”, la magnitudo del fenomeno. Infatti oggi l'esplosione informatica sta espandendo le relazioni tra le...
di Giovanna Cosenza da DIS.AMB.IGUANDO
Ieri – l’abbiamo visto – i media puntavano su una intercettazione inutile come notizia (non c’era nulla di nuovo), ma utile a vendere di più.
Oggi invece, vivaddio, le prime pagine sono più interessanti: puntano sui numeri, sulla quantità.
«Centomila intercettazioni» (Corriere, Repubblica), «Trenta ragazze per il premier» (La Stampa), «Tutte le escort» (Repubblica) mettono Berlusconi «sotto scacco» (Il Riformista), lo fanno «prigioniero» (L’Unità), lo...
⇨ APPELLO ITALIANO PER L'ARTISTA CINESE AI WEIWEI
di ⇨ Giovanna Cosenza
Considerato l’artista cinese più famoso e influente al mondo, ⇨ Ai Weiwei è anche architetto, designer, scrittore, intellettuale, blogger e attivista politico. Lo scorso 3 aprile è stato fermato e sequestrato dalla polizia cinese senza alcuna spiegazione.
Ai Weiwei è un cittadino cinese di 53 anni impastato dalla storia del suo paese e forgiato dalla storia globale più recente....
di Giovanna Cosenza
Da alcuni mesi le immagini delle piazze nordafricane rimbalzano sui media: tumulti, incendi, devastazione, morti e feriti; ma anche, nel caso egiziano: sorrisi, feste, soldati e poliziotti che abbracciano i manifestanti, quasi a promettere un lieto fine. Sono immagini forti e la loro ripetizione, il loro accostamento e persino i contrasti, hanno indotto molti – specie a sinistra – a trovare più somiglianze che differenze: come se...
di Giovanna Cosenza
Martedì sera, a Ballarò, Maria Stella Gelmini ha dichiarato che la riforma della scuola ha voluto dare «peso specifico all’istruzione tecnica e all’istruzione professionale», perché il ministero ritiene che «piuttosto che tanti corsi di laurea inutili in Scienze delle Comunicazioni (sic) o in altre amenità, servano profili tecnici competenti che incontrino l’interesse del mercato del lavoro».
di Andrea Inglese
Vi è un grande compiacimento quando due o più italiani, siano essi di destra o di sinistra, si trovano a parlare del proprio paese. “È tutto una merda” è divenuta una formula senza colore e altrettanto proverbiale di “governo ladro”. Da sinistra viene detta in modo apocalittico, da destra in modo cinico.
La catena del vizio, naturalmente, non compie salti: essa lega in una stessa vischiosa fratellanza...