di Giuseppe Zucco
Di tutti i commenti che hanno tratteggiato l’inevitabile scia dietro il varo di Reality, il nuovo film di Matteo Garrone, ce n’è uno parecchio persistente. Il film sarebbe arrivato fuori tempo massimo. Per essere davvero incisivo – carico di indignazione, palpitante di una denuncia sociale - avrebbe dovuto sfilare nelle sale quando il fenomeno mediatico del Grande Fratello piantava la sua bandierina sulle vette dell’auditel.
Il ragionamento è...
di Lorenzo Esposito
visione, una distanza ci divide
E. Montale
A proposito di ciò che il cinema fa e ha fatto al mondo, ci sarebbe da chiedersi meglio quando si è dis-fatto del mondo, giungendo infine a segnalare il distacco dell’occhio dalla terra e dai suoi abitanti. A Werner Herzog bastano quattro minuti da Puccini intitolati La Bohème per porre la questione. L’Africa, terra eternamente separata, è ancora il palcoscenico adatto a...
di Andrea Cortellessa
«Il genere umano non può sopportare troppa realtà». Non lo ha detto qualche oscuro sofista della derealizzazione postmoderna. Lo ha detto, e più d’una volta, un grande della modernità più «eroica», quella più esposta al vento della storia, Thomas Eliot (si veda Burnt Norton, primo dei Quattro quartetti). Ciò malgrado – e anzi proprio per questo, data la coazione al citazionismo di noi postmoderni – sembrano queste...
di Stefano Palmisano
Scena 1. Nell’ufficio direzionale di una fabbrica del Nord-est. L’imprenditore e l’intermediario della camorra, lo “stakeholder”. Trattano. Sul servizio di smaltimento dei rifiuti industriali dell’azienda. Lo stakeholder offre un prezzo ridotto alla metà rispetto a quelli di mercato. Per il servizio completo: certificazioni, stoccaggio e trasporto. Prova a specificare che tutto finirà nelle discariche di Marcianise, in provincia di Caserta, comune in provincia. L’imprenditore lo...