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Disquisizioni sul punk

di Andrea Inglese Tutti amano disquisire sul punk, a freddo. Tutti si sono ampiamente nutriti dell’estetica punk, che troneggia come fosse sempre fresca nei grandi archivi dell’immaginario contemporaneo. E gli stilisti a corto di idee, i costumisti di Hollywood in crisi d’ispirazione, i romanzieri di fantascienza, gli sceneggiatori di serie televisive noir, i giovani musicisti che si ostinano a rinnovare disperatamente il rock, tutti hanno facoltà di pescare in quel...

La sede naturale

di Andrea Inglese   Io ho sempre vissuto in un posto dicendomi che quello non era il mio posto, che è una cosa comune, ma è comune fino a un certo punto, perché il problema della sede naturale, di quale sia la nostra sede naturale, è vastissimo, e una vita intera di certo non permette di risolverlo, anche chi si rimette alla grandi coperture monoteistiche, alle solide volte dottrinarie, quelle campate...

Un silenzio sociale

di Andrea Inglese Come tutti i disoccupati, gli spossati affettivi, e gli accidiosi per natura, ero tremendamente indaffarato, dovendo costantemente assicurarmi che non stavo facendo le cose più importanti, più tipiche, più auspicabili di un maschio adulto quarantenne: lavorare, guadagnare soldi, tessere proficue relazioni, contribuire alla manutenzione della casa e all’aggiornamento degli elettrodomestici, coricarmi con una donna, per espletare regolarmente le gioie della sessualità adulta. Per essere ben certo, che...

Documentare la vita che fugge

  di Andrea Inglese   ... s'instaura comme une fallite de ma mémoire: je me mis à avoir peur d'oublier, comme si, à moins de tout noter, je n'allais rien pouvoir retenir de la vie qui s'enfuyait. Georges Perec Non so Perec, ma io non ci sono riuscito, anche se la sindrome è la stessa, e il metodo è quello, il migliore, schietto e intransigente, la documentazione neutra, burocratica, da segugio dei servizi segreti,...

Il ritardo all’asilo

  di Andrea Inglese Quando è venuto il momento di portare la bambina all’asilo, è stato un momento solenne, è banale ovviamente portare il proprio bambino all’asilo, dal momento che tutti i bambini vanno all’asilo, salvo quelli che vengono piazzati dalle balie, o negli asili privati, l’asilo comunale, in fondo, è meno banale di quanto si pensi, infatti la madre aveva dei timori, e oltre i timori, probabilmente, delle angosce,...

La vicina

(Questo testo è incluso nel progetto "Musée Vivant" realizzato da Robert Cantarella. Prossima esposizione, il 16 e 17 novembre 2013 al Musée de la Chasse di Parigi all'interno del "Festival Paris en toutes lettres". La traduzione francese, a cura di Laurent Grisel, appare in contemporanea sul sito remue.net) di Andrea Inglese Questa vicina è una vecchia, ha tutto quel che, sul viso, nei modi, nell’indolenza maligna, malfidente, nell’insistenza dello sguardo, lanciato...

H mi telefona da Parigi

di Andrea Inglese H mi telefona da Parigi, mi telefona sempre dalla stessa cabina, una cabina che si trova in una piazzetta di Montmartre, io comincio a conoscere questa piazzetta, ora quando mi chiama non m’immagino più solo la cabina, con il congegno telefonico e il supporto triangolare di metallo, e qualche adesivo incollato sul vetro, in parte grattato via, gli aloni misteriosi sulle pareti di vetro, le cartacce a...

Voci

di Andrea Inglese Al piano di sopra, sono sicuro, ci sono degli africani. Non so di che paese dell’Africa sono, non so neppure se siano “africani”, in quanto sono magari cittadini francesi, ma è sicuro che sono dei francesi africani, e dei francesi africani neri, sono senz’altro degli africani neri, quelli al piano di sopra, lo so pur non vedendoli, pur non avendo nessuna certezza visiva del colore della loro pelle,...

La vicina

di Andrea Inglese Questa vicina è una vecchia, ha tutto quel che, sul viso, nei modi, nell’indolenza maligna, malfidente, nell’insistenza dello sguardo, lanciato da dietro le sbarre del suo cancello, la rende vecchia, il mutismo, l’asciuttezza del corpo, quasi fosse bidimensionale, una sagoma di cartone, i capelli corti e slavati, non grigi ma bianchi, non le occhiaie ma le borse, ossia dei rigonfiamenti lividi sotto gli occhi, la vecchia di cui...

La liberazione di Andromeda

ad Antonella Anedda, che ha scritto un mirabile libro di e su scritti ekfrastici, La vita dei dettagli di Andrea Inglese Quando la storia d’amore di *** anni, la più importante, la più lunga ed intensa, ha cominciato ad andare in pezzi, e io con lei, a frantumarmi in tante figure probabili, o solo abbozzate, indecise, quando insomma il nostro amore così evidente e saldo diventò un brano improvvisato giorno...

Che l’amore non esiste

di Andrea Inglese L’amore non esiste (per questo me ne occupo) L'amore non c'entra niente. Con la vita ordinaria, con la vita giornaliera, l'amore c'entra pochissimo. In primo luogo per il fatto che l'amore non esiste, e nel caso esistesse, l'amore sarebbe una finzione, ovvero avrebbe scarsissima realtà, per cui non entrerebbe nelle vite, se non in forma irrilevante, con lo stesso peso dell'ombra gettata da un corpo...

Verrà San Valentino

di Andrea Inglese Sembra più spesso, oggi, che l'amore non esista, perché lo si capisce anche dalle facce, qualcuno che sempre ti si para davanti, strabuzza gli occhi, come fosse mezzo disperato, dice “Non c'è niente da fare”, è anche vero che l'epoca storica, con il suo fascismo fluido, un po' rassicurante un po' no, specialmente da noi, al paese, non aiuta, “È una scelta insostenibile”, dice un tipo che...
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