di Antonio Sparzani
La prima puntata qui e la seconda qui.
Che cosa hanno in comune una Ferrari e il censimento della popolazione nell’antica Roma? Non molto, sembrerebbe, salvo che c’è una stessa parola che è implicata in entrambe. Nell’antica Roma, due millenni prima dell’epoca delle Ferrari, Tito Livio, storico di età augustea, scrisse un’opera immensa, cui si conviene di dare il titolo Ab urbe condita – dalla fondazione della città–per–eccellenza
di Antonio Sparzani
Una delle prime parole che compaiono nei manuali di matematica è la parola insieme. E il primo capitolo è spesso dedicato alla “teoria degli insiemi”. Io mi sono chiesto sia da dove salta fuori questa parola insieme sia poi come abbia fatto a diventare un vero sostantivo, da avverbio che era all’inizio. Per soddisfare la mia curiosità sono andato a guardare alcuni sacri testi e naturalmente ho capito che, come spesso accade, occorre scavare nel latino.
di Antonio Sparzani Voi cosa pensate quando vedete scritta sulla carta una formula matematica? Il primo pensiero andrà forse a ricordi di scuola, complicazioni, cose per specialisti, scritture criptiche inventate per comunicare dei segreti che non si vuole diventino troppo condivisi...
di Dario Bressanini e Silvia Toniato
Bolzone. Uno à 90 mesure de grano e si le vol portare de logni 30 giornate, e trova un vitural che lile vol portare ogni volta 30, ma ne vole ogni sera una mesura per lo chavallo. Dimandasse commo lo portarà aciò ch’el chavallo non lo mangi tuto, e quanto n’avanzarà fornito el viagio.
Sapi che se ne pò formare infenite de...
di Antonio Sparzani
(l'immagine mostra le terzine con le quali il bresciano Niccolò Fontana detto il Tartaglia forniva al pavese Girolamo Cardano una chiave per la formula risolutiva dell'equazione di terzo grado: la vicenda è raccontata qui, con gusto e dovizia di particolari)
Dunque la letteratura, si concludeva nella prima puntata, prende talvolta le formule con quel giusto quanto di leggerezza.
Ma non tutti. Un esempio estremo e assai illustre è rappresentato...
di Antonio Sparzani
In testa a tutto io metto questa frase, che traggo dal Brusio della lingua di Roland Barthes che già qui ho ampiamente citato ed elogiato:
Tra la scienza e la letteratura esiste infine un terzo margine che la scienza deve riconquistare: quello del piacere.
Voi che non praticate le cosiddette scienza esatte, cosa pensate quando vedete scritta sulla carta una formula matematica?
Il primo pensiero sarà forse di rigetto, andrà...
a cura di Tina Nastasi e Antonio Sparzani
Oggi è la giornata della memoria di uno dei fatti più gravi cui gli europei hanno assistito nel Novecento, alcuni da atroci protagonisti attivi, altri da vittime, altri da spettatori più o meno impotenti: la persecuzione e lo sterminio di massa degli appartenenti al popolo ebraico (senza dimenticare che sorte simile ebbero altre non meno sfortunate categorie, comunisti, omosessuali, disabili, zingari, e...
di Christian Raimo
La letteratura e la matematica sono due insiemi che oggi sempre più raramente si intersecano, e a dire il vero, se guardiamo all’Italia, è ancora più difficile che anche semplicemente si tocchino o si avvicinino. Gli scrittori, i letterati e gli intellettuali umanisti nel loro complesso hanno in genere una preparazione matematica che non supera quella di un mediocre liceo, non si vergognano di considerarsi degli incolti...
di Achille Varzi
Ho trovato il testo che segue frugando tra le carte di un Quadrato. Credo sia lo stesso Quadrato di cui parlava il reverendo Abbott in Flatlandia, un testo che risale a oltre cent’anni fa (1882) ma che mantiene intatta la sua freschezza anche ai nostri giorni. Vi si narrava, appunto, l’avventura di un Quadrato, un essere perfettamente bidimensionale, senza spessore, cittadino di un mondo a sua volta...