di Massimo Angelini(sempre per gentilissima disponibilità di Pentagora, pubblichiamo la biografia di Rabhi, che chiude il volume "Parole di terra")Agricoltore, scrittore e pensatore, Pierre Rabhi nasce nel 1938 nel Sud dell’Algeria. Dopo la morte della madre, è affidato a una coppia francese; in seguito alla Guerra d’Algeria, lascia gli studi e, a vent’anni, si trasferisce a Parigi, dove lavora come operaio specializzato. Qui inizia a mettere in discussione...
di Massimo Angelini
Non si conserva il patrimonio varietale se si dissolve il tessuto rurale che lo ha generato, conservato e fatto evolvere: non ha senso recuperare i semi se si estirpano i contadini.
Per conservare la diversità delle piante agricole e il patrimonio di varietà e razze tradizionali, bisogna che nelle aree rurali e montane soggette a spopolamento funzionino le scuole per i figli di chi ci vive. E i...
di Massimo Angelini
“Le varietà tradizionali stanno scomparendo”: così si dice e, per dare un esempio e un’immagine, si aggiunge che dove a fine Ottocento si contavano trenta tipi di mele oggi se ne trovano sì e no quattro. Certe affermazioni le sento di frequente, ripetute quasi per inerzia, non tanto perché si conosca con certezza di cosa si parla, ma perché va bene pensare che sia così. Ma non...
di Massimo Angelini
Nel deposito delle parole che formano la nostra lingua, per dire di qualcuno che è rozzo, grossolano, o maleducato, o comunque per denigrarlo, si usa un termine che, se vai a vedere bene, vuole dire “contadino”: per esempio, “villano”, “burino”, “bifolco”, “terrone”, “cafone”, “buzzurro” e così andando.
Risalendo all’origine delle parole: villano è l’abitante della villa, dell’insediamento rurale; burino, chi usa gli attrezzi agricoli; bifolco, il guardiano dei...