Trasfigurazioni
in conversazione con Martina Bertoni
di Mirco Salvadori
Ricordo di aver chiuso gli occhi, forse per riposare o letteralmente sprofondare nel sonno da mesi rincorso, al pari di un veloce levriero che stremato si lancia comunque all'inseguimento di una finta lepre, troppo veloce per esser raggiunta. Ancora intontito dalla perdita di coscienza, il cuore che sfugge al proprio battito riapro gli occhi cercando di trovare l'equilibrio della memoria.
Dov'ero, cosa stavo...