di Gianni Biondillo
Non ricordo neppure più dove lessi quei versi, anni fa. Mi piacquero, li condividevo, li trascrissi pure da qualche parte. Per anni, per me, erano senza ombra di dubbio (così c'era scritto) di Bertolt Brecht.
Sbagliavo.
E' che quelle parole, anche se non sue, sembravano davvero brechtiane. Un po' come quando diciamo di Galileo il suo "eppur si muove", o il Voltaire che non condivide le idee del...