di Marina Torossi Tevini
Hai una bocca di cartone
in una pioggia notturna arrivasti.
dicevi La luna ha spiegazzato il mio nome
le unghie hanno scavato il mio ventre
e sono affondato in una nave carica di neve e di sogni
e siccome la ruota della vita gira e
l’orologio del tempo non si ferma
ti presi sulle mie ginocchia ti carezzai i capelli
annusai il tuo odore e mi sembrò amico
ma l’erba che cresce solitaria...