di Mariano Baino Riguarda la prosa di quattro grandi “irregolari” della letteratura italiana contemporanea questo studio di Gualberto Alvino: quattro autori «d’eccezionale competenza linguistica e consapevolezza estetica», i quali «lavorano al trivio fra prosa, poesia e speculazione lato sensu filosofica...
di Daniele Ventre Sin dal titolo, la raccolta di “raccontini” di Mariano Bàino, Di bistorte lune (Galaad edizioni 2023) mostra un’aura evocativa caratteristica, e suggerisce allusiva l’idea della dimensione lunare,...
di Giuseppe A. Samonà Ecco, Morelli chiacchiera, anzi, strachiacchiera, stracincischia, e in generale stra-perde-tempo: è un fiume in piena, ma appunto sommesso, come se mormorasse al vento.
di Daniele Ventre
“Chiamatemi Chiaffredo. Ma non chiedetemi il perché…”: così si inizia, con richiamo evidente all’Ismaele del Moby Dick, il nuovo romanzo di Mariano Bàino, Il cielo per Roma, ed. Exorma 2021, ed è subito ironizzazione della forma narrativa par excellence, deformata in uno dei suoi modelli archetipici, secondo i principi di corrosione decostruttiva a cui l’autore di opere come L’uomo avanzato, In (nessuna) Patagonia e Dal rumore bianco...
di Mariano Bàino [Per Oèdipus, esce in questi giorni L'uomo avanzato di Mariano Bàino, prefazione di Remo Ceserani e postfazione di Cecilia Bello Minciacchi. Il libro è la riedizione della prima prova narrativa di Bàino, uscita nel 2008. Oggi appare in nuova veste grafica firmata 8ki e con un nuovo finale.]
di Gianluca Rizzo
Quanto segue è un estratto dall’introduzione a Yellow Fax and Other Poems di Mariano Bàino (Agincourt Press: New York, 2019; introduzione e cura di Gianluca Rizzo, traduzione di Gianluca Rizzo e Dominic Siracusa). Il volume è disponibile in formato cartaceo e ebook a questo indirizzo: https://www.agincourtbooks.com/agincourt#/baino-yellow-fax/
La poesia di Mariano Bàino è fra le più interessanti tra quelle pubblicate alla fine del secolo scorso, sospesa com’è al confine...
Da Prova d'inchiostro e altri sonetti
di Mariano Bàino
1.
mundus (homeless man)
chiuso il tuo chiuso dentro un cassonetto
conchiglia inconchigliata col suo mollo
fra la calda immondizia, in un brodetto
sapido di primordi, finché il collo
ancora umano troppo umano non
lo scannano spirali in giro lento
di un vecchio camion nella notte con
tritarifiuti d'ordinanza -il vento,
folate fredde in mezzo allo sfasciume,
fa volteggiare un po' di cartastraccia
fra le baracche sul greto del fiume.
Il vento a due spazzini...
di Daniele Ventre
La dimensione dell'estraneità, dell'uomo ἄπολις, clericus vagans e particella errante ed errata del corpo sociale, è una figura ormai tradizionale dello spazio letterario d'occidente. Accade tuttavia di imbattersi in opere che interpretano questa antica dimensione in modo peculiare, non scontato: particelle ancora più rare nella materia oscura della scrittura senza patria. Nel secolo scorso ne fu esempio, nella Mitteleuropa, un Arno Schmidt, in Italia, in un ambito di ricezione più ristretto, un Emilio Villa;...
Di Mariano Bàino
Sul libro di Alessandro Tarsia, Perché la ‘ndrangheta?(Antropologia dei calabresi), Pungitopo, 2015.
“La Calabria è una regione povera, con un livello disastroso di occupazione, di evasione fiscale e di altri parametri. È la patria di una delle organizzazioni criminali più estese e pericolose al mondo, che registra la presenza di cosche armate ricche e violente in più continenti. Non c’è forse un rapporto tra la cultura popolare calabrese...
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"Questo è l'accendino."
"E questa è la sigaretta."
Andrea Inglese vs. Andrea Raos
Parte prima. Andrea Raos
AI. Ricordo che mi passasti un fascicolo di fogli A4 stampati e quel fascicolo era Lettere nere. Ci trovavamo entrambi a Parigi, e allora mi sembrava un libro impregnato di tutto il bello e il brutto della città: la sua energia spesso anarchica e incontrollabile, le notti...
Da Ma dobbiamo continuare. 73 per Elio Pagliarani a un anno dalla morte, Aragno/I domani, 2013.
ELIO PAGLIARANI
Libera labirintiche litanie
Inventa ignote ibridazioni
Ordisce olimpici oltraggi
Privilegia pindariche pipate
Annuncia agguerriti alfabeti
Galvanizza giocose girandole
Lampeggia lussureggianti lallazioni
Improvvisa incantevoli illusioni
Abita acrobatiche allegorie
Rivendica ruggenti rivelazioni
Accumula apocalittiche aurore
Narra numinose navigazioni
Incendia ipotetiche iridescenze
Nanni Balestrini
-
«Non ho capito!»
«Non ho capito» premessa di un taciuto «ma che state
combinando» fu, del monologo a pause, il punto più
esplicito e lacerante. Altro che «mehr licht»...
di Andrea Inglese
Dal rumore bianco è la terza prova narrativa di Mariano Bàino, poeta della sperimentazione linguistica incessante, esordiente nella collana Tam Tam di Spatola, animatore con Cepollaro e Voce di “Baldus”, rivista-laboratorio del plurilinguismo e del post-moderno critico, autore di diversi libri di poesia, tra cui nel 2000 Pinocchio (moviole), un’efficacissima riscrittura in versi di Collodi. Nonostante questa multiforme e consapevole esperienza letteraria, Bàino si è inoltrato con...
Casa della Poesia, largo Marinai d’Italia, Milano
21 ottobre 2008, ore 21
Altri romanzi:
Riflessioni sul romanzo contemporaneo a partire da L'uomo avanzato di Mariano Bàino
Incontro a cura di Andrea Inglese con Mariano Bàino, Biagio Cepollaro, Milli Graffi, Paolo Giovannetti e Giorgio Mascitelli
Esiste ancora nell'epoca del romanzo a produzione industriale la possibilità d'interrogarsi criticamente sulla forma romanzo? L'uomo avanzato di Mariano Bàino, pur ricollegandosi ad una tematica ricorrente del romanzo moderno –...
di Marco Giovenale
Ha molti significati il titolo del recente libro di Mariano Bàino, il romanzo o racconto lungo L'uomo avanzato, uscito nella collana FuoriFormato dell'editrice Le Lettere (con postfazione di Remo Ceserani).
Il protagonista del libro è figura allegorica di una civiltà (occidentale) definibile certo ironicamente “avanzata”; è poi un uomo in sovrappiù (avanzato = eccedente) rispetto allo scorrere normale della storia: un naufrago; e infine si aggiunga che...
di Mariano Bàino
(...)
Ho anche la percezione della mia inermità. Ma non è solo questo. Oltre che vulnerabile, sento il corpo come trasparente, formato davvero in prevalenza da acqua. È netta la sensazione che messaggi animali passino attraverso il mio corpo. Da principio la cosa è troppo snervante per permettere la concentrazione; ma dopo un po’, quando nulla è successo di minaccioso per la vita, il ritmo della discesa...
di Alfonso Amendola e Mariano Bàino
Esce in primavera il sesto volume dei Megamicri, la collana di poesia contemporanea pubblicata da Oèdipus Edizioni: "1° non singolo (sette poeti italiani)". Una “non-antologia”, “un’antologia di meno” che presenta lavori di Alessandra Carnaroli, Giovanna Marmo, Giorgio Mobili, Angelo Petrella, Laura Pugno, Angelo Rossi e Antonello Tolve (introdotti da Aldo Nove, Tommaso Ottonieri, Clelia Martignoni, Mariano Bàino, Cecilia Bello Minciacchi, Giancarlo Alfano e Massimiliano...