di Matteo Meschiari
«...i testi letterari, per quanto siano le cristallizzazioni di un io in un’epoca data, restano in ogni caso degli etnotesti, dei documenti spontanei che registrano, nella storia individuale e collettiva, i maggiori “fare spazio” dell’uomo, Dasein, Umwelt e Weltanschauung, cioè modi, strategie e narrazioni del suo stare al mondo nel mondo. Il testo letterario che affronta problemi di spazio può essere considerato insomma come un’etnogeografia, che mescola...
(Una cosa di cui si sa poco o nulla è che ruolo giochi la letteratura italiana all'estero e quanto venga tradotta e quindi conosciuta. Così, con questa intervista, inauguriamo su Nazione Indiana uno spazio in cui cercheremo di fare luce sulla sorte dei nostri autori e delle nostre opere una volta che oltrepassano i confini nazionali. Il primo intervistato, Carlos Gumpert, renderà molto più chiara e intellegibile la situazione...
di
Gianni Campi
Mode d'emploi
lettera d'istruzione distruttiva al lettore
Per apprezzare o disprezzare il seguente pezzo di…, si desidera
offrire codesta sorta di vaderetromecum o di prontuario al disuso;
punto per punto si daranno dunque le scoordinate, poco o nulla
cartesiane, per disorientarsi al meglio e orientarsi al peggio. La
historia è breve: il direttore dell’ Eco di Caserta ,
avendo pubblicato un articoletto, tra l’altro di già edito su
Lo Straniero fofiano, dello ‘scrittore’ Antonio
Pascale sul...
di Franz Krauspenhaar
Faletti, il noir italiano. Faletti all’Isola d’Elba mangia una trota spedita in busta refrigerata chiusa dal Lago Maggiore. Faletti si masturba pensando ad Antonio D’Orrico. Faletti che fischietta Minchia signor tenente mentre si fa la doccia. Faletti a Montecarlo, venti anni fa, incubando Io uccido, mangiando crostacei, Crystal Rosé in ghiaccio, la moule n.1 sul piatto, la moule n.2 in camera da letto, mitile noto, ginecologicamente prossimo...