di Francesco Forlani
Achille, simbolo di rapidità, deve raggiungere la tartaruga
Jorge Luis Borges, “Altre inquisizioni”, in “Metamorfosi della tartaruga”
Ad un'amica 1 su cui erano inciampati gli uni, più o meno della nostra parte e gli altri di quell'altra, dopo la lettura di un post che secondo me andrebbe portato nelle scuole libere come esempio di "smontaggio" delle attuali pratiche dell'ignominia a...
di Francesco Forlani
1.lo stupro costante delle nostre menti
Quando passi attraverso le case, le luci, i cieli, soprattutto i cieli, delle opere esposte, qui, nel museo Magritte, è tutta una successione di ricordi e sogni sognati. Una realtà che rimane tale per pochi attimi, l'affiche acquistata al Pompidou vent'anni prima e che si stacca dal muro trascinando con sé un pezzo di intonaco insieme alle due strisce di scotch, a...
di Renzo Stefanel
Tornando a Gli uomini celesti, che è meglio, è interessante che nella prima strofa la voce di Battisti sia effettata, quasi “inscatolata”, con un sottofondo molto discreto, pieno di pause e note lunghe, lasciate andare, a sottolineare la “speranza spezzata” del protagonista.
Interessante pure che nella seconda strofa, dove si “incriminano” le false soluzioni, il clima sia più movimentato, con una chitarra acustica usata in funzione...
di Gianluca Veltri
Dopo l‘estate, quando l’autunno è giovane e ancora soleggiato, non tanto rassodato e ingrigito, l’appuntamento era fisso: se era un anno pari, dal 1986 al 1994, usciva un disco di Lucio Battisti, con parole di Pasquale Panella. Fu un’epopea recente della nostra musica leggera, in principio sottovalutata, poi vissuta con culto carbonaro. Solo post-mortem esplosa tardivamente e riconosciuta in tutto il suo valore. Perché fu...
NOTE
all'amica quelli del Fatto non hanno mica risposto!↩