di Luca Minola
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Le acque migliorano di molto
se chiamo o se resisti al telefono.
Per fissazione, l’inascoltato
si regge su elementi di musica.
La materia macchia, esce, avvolge il giorno.
Non c’è nessuna energia nelle ostilità:
i pomeriggi sono pieni di apparizioni,
polveri sottili.
Impercettibili aquiloni segnano il caldo,
i numeri imprecisati di un contatto.
Si segnalano con l’amore delle massime.
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Vorrei riferirti le cose:
il punto, le soluzioni, l’apertura improvvisa
dopo la strada maestra e quanti sono e fingono di essere.
Quanti...
Luca Minola
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Per mancanza ha ragione nel tempo
di essere altro nel tempo
se sbaglia ad inanellarsi la vita
dentro le macchine, è un quintale
di musica e coito
in quel tubo, in quell’istante segnato
fra bordi e tapparelle
a filo linee di miele sugli occhi.
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Nello spazio preciso, muoversi in lei
di nuovo goccia. Dentro è sciolta
se si tiene nell’aria come appesa
(ganci che fanno pareti)
riflessi per la tensione.
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Se non c’è, è la noia dell’abito
a fare il motore, il...