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lorenzo mari

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Ana Gorría: un’altra lingua, un altro sogno

Di Anna Papa
Procedere a cancellare (male) parti di uno dei primi testi di Nostalgia dell’azione è un gioco che serve a isolare ed evidenziare le parole che con più forza legano il lavoro di Ana Gorría a quello di Maya Deren: gesto, fiore, mano, ombra, chiave, coltello.

Prati generali

Incontro di poesia
[primo di cinque]


Girfalco di Fermo, Marche – domenica 15 settembre 2024

[...] le nostre scritture stanno insieme a questo tempo di emergenza programmatica, di perpetua crisi della democrazia, di stato di guerra e di eccezione assurti a norma, di assalto ai diritti al lavoro e impoverimento economico dei più: possiamo dirlo? possiamo ragionare? su come le cose si tengono? su come le cose non si tengono?

L’ultima formazione titolare della Cecoslovacchia ai Mondiali

di Lorenzo Mari
Per molti anni, almeno fino al 2005, Giuseppe era stato considerato all’unanimità, Giuseppe compreso, come lo scemo del paese di P***. Ma non era vero.

Le nostre notti bianche

di Piero Dal Bon
«Se sperate di leggere un libro sul paradiso sovietico, lasciate perdere, non proseguite. Se cercate le riflessioni di un’intellettuale disincantata sui tradimenti dell’URSS, anche."

ESISTE LA RICERCA: 1-2-3 settembre, Milano, Teatro Litta

Di Marco Giovenale
Esiste la ricerca (giugno 2022, marzo 2023, settembre 2023) è un esperimento in più momenti, tentativi, occasioni, in cui ci si confronta, orizzontalmente e non accademicamente, sulle nuove o nuovissime scritture di ricerca. Non si tratta di un luogo di visibilità: all’allestimento degli spazi manca un palco, manca una cattedra. Non c’è una regia in senso stretto, né dei “panel” di discussione. La discussione si sviluppa sul momento. Dal 2023 non ci sono microfoni né registrazioni. Esiste la ricerca è in definitiva un contesto per raccogliere – misurando tempi e voce – le diverse percezioni che oggi si hanno delle scritture sperimentali, complesse e di ricerca [...]

Icnologia iconologia o tautologia. Su “Spin Off” di Giulio Marzaioli

di Lorenzo Mari
Leggo Spin Off di Giulio Marzaioli a dieci anni di distanza da un’installazione che non ho potuto vedere, Icnologia, di Giulio Marzaioli e Pietro d’Agostino, ma della quale si può leggere qui la preziosa nota critica di Gian Maria Nerli.

L’economico e il politico. Da: Riot Sciopero Riot (Meltemi, 2023)

di Joshua Clover
La confusione tra riot e violenza è stato uno strumento essenziale per il riduzionismo politico operato nei confronti del riot e per la sua espulsione dai territori della politica propriamente detta, che, implicitamente, si fonderebbe sulla presenza o meno di un modello di autocoscienza. È proprio questo che Thompson ha inteso criticare ferocemente, parlando di una “concezione spasmodica” della storia popolare

Autodafé nell’acqua: su Dovunque acqua sia voce di Domenico Brancale

«Ih-Oh» dice l’asino che non sa dire “io”, se non a suo modo «Ih-Oh, Ih-Oh e io non voglio più essere Ih-Oh, non voglio più l’essere»

Serpentez ! Due estratti da “Ma ralentie” di Odile Cornuz

Serpentez! “Ma ralentie” di Odile Cornuz, è una meditazione al tempo stesso saggistica, narrativa e lirica su un caposaldo della poesia francese del Novecento, La ralentie di Henri Michaux. Fate la serpentina!

Camera ecoica. Da César Vallejo a Giuliano Mesa (e ritorno)

di Lorenzo Mari
Nella preparazione della traduzione di Trilce di César Vallejo, recentemente pubblicata da Argolibri, sono tornato più volte in direzione di un incontro che avevo

Poesia e militanza nel Misantropocene. Una conversazione con Lorenzo Mari

A partire dalla lettura di #Misantropocene. 24 tesi (Modo Infoshop, 2020) di Joshua Clover e Juliana Spahr, Isabella Bignozzi conduce una conversazione su poesia e militanza con riflessioni sull'opera di Lorenzo Mari.

Tracce per una playlist (tre frammenti sottocomuni e una postilla)

di Lorenzo Mari
Su Undercommons. Pianificazione fuggitiva e studio nero (Tamu/Archive Books ed., 2021) di Fred Moten e Stefano Harney, una raccolta di saggi e interventi il cui programma culturale e politico si estende a tutto campo, partendo dall’incontro-scontro tra la tradizione radicale nera e l’operaismo/post-operaismo/neo-operaismo italiano.

La radice dell’inchiostro. Dialoghi sulla poesia (terza parte)

  NOTA INTRODUTTIVA   Giancarlo Pavanello, Prosa     «Forse non spetta a te di portare a termine il compito, ma non sei libero di rinunciare.» (Avot 2,21)   Un questionario, come luogo di una sollecitazione: «È ancora legittima la radice dell’inchiostro?». Non solo il come si scrive, ma lo scrivere stesso, malgrado le storture. Lo scrivere che si porta avanti per decifrare la qualità del proprio silenzio o del proprio arretramento. Una nota appuntata altrove scompiglia ulteriormente il ciglio dell’interrogazione: «Come...

Querencia

di Lorenzo Mari togliere la lalìa   all’eco: per sentirla farla ancora sentire   e farlo davvero non nella stanza ricavata   dentro ai video non nella casa ricavata   dentro ai video né in mezzo all’arena: farla   ancora sentire farlo davvero   esiste una pietà anche al toro anche al torero   nascosta, anche nel sentirla e farla ancora sentire oppure   fermo immagine: due pietà   il numero non importa, non il titolo la classe importa, però   con il suo audio, sempre leso: per ascoltare, infine ...

In tutte le direzioni, purché non nella falsa coscienza

di Lorenzo Mari   A tre anni di distanza da Epica dello spreco (Dot.com, 2015), è uscito, alcuni mesi fa, il secondo libro di poesia di Laura Di Corcia, intitolato In tutte le direzioni (Lietocolle, collana gialla, 2018) e già finalista al Premio Rimini 2017 con il titolo Traduzioni e microsismi. La genealogia del libro, però, non si esaurisce qui: come ha dichiarato la stessa autrice in questo interessante e intenso...

Il presente di Gramsci

di Giorgio Mascitelli AA.VV. Il presente di Gramsci. Letteratura e ideologia oggi a c. di Paolo Desogus, Mimmo Cangiano, Marco Gatto e Lorenzo Mari, Galaad Edizioni, 2018, euro 18 La riflessione su Gramsci negli ultimi decenni in Italia è stata alquanto carente, proprio nel momento in cui nel mondo anglofono e iberoamericano la sua figura  conosce una ricezione rinnovata e diffusa. Viene a colmare almeno parzialmente questa lacuna il volume collettivo...

sequenza di malco

di Lorenzo Mari * non si compone: non sa fumare dello spazio che fumare riempie di ictus il canto che fumare potrebbe fumare come una riserva altamente disponibile e in cerchio per ogni tipo di combustione fumare senza rivoluzione quasi come un lapsus o un’altra forma questo dovrebbe almeno smettere perché ai suoi molti figli squadrando il cammino da parte a parte il padre aveva lasciato soltanto una cassa piena di carte si pensava a un tesoro che invece si poteva semplicemente fumare poi se n’era...

Ornitorinco

di Lorenzo Mari Ornitorinco II Ornitorinco, svìtati. Ritorna papera o coniglio, che poi nella ramaglia corri a vedere ciò che non puoi in ogni tratto, in ogni sbaglio: immagine-immagine / immagine-parola / parola-parola scorgi, ovvero discerni (dormi) Conto a mente delle guerre perse, mai combattute, mai organizzate, e a scanso di ogni possibile dichia- razione. Non compare nessuna Caporetto, nessuna pasciuta linea gotica, nessuna foiba fonetica con fo- bia, nessuna Marna. Conta che ti riconta, ci sono dei numeri, li vedo, fuggono via. Ripassa...

“In realtà, la poesia”: premio per la critica 2015 (II edizione)

Il sito In realtà, la poesia ripropone per il secondo anno il premio per un testo inedito di critica letteraria. Gli obiettivi restano i medesimi: 1. rinvigorire la pratica critica incoraggiando un approccio ermeneutico che – allontanandosi dalla retorica squisitamente accademica così come da quella giornalistica – recuperi un rapporto più intimo e ravvicinato con i testi, tornando ad essere quello strumento in grado di individuare i nessi con la realtà...

Considerazioni circa una poetica della relazione

di Vincenzo Frungillo La critica è fatta di singole sensibilità letterarie che riescono ad ampliare la visione dei lettori. La capacità percettiva, la sensibilità, non è faccenda secondaria. A questa, va da sé, deve essere affiancata una conoscenza approfondita della produzione poetica o letteraria tout court, bisogna essere in possesso degli "strumenti umani", per dirla con il titolo di un libro di Sereni. Preferisco parlare di critici, quindi, piuttosto che...

Sulla flebile abissale differenza tra dire e scrivere

di Pino Tripodi               Un tempo si usava dire scrivo perché ho qualcosa da dire. Tutto è cambiato, ora. Niente ho da dire e nulla dico. Se mi riesce scrivo, solo. Forma più adatta -paradosso - all'impero del fare. Dire, prendere la parola, partecipare all'agone pubblico dell'insensatezza globale, farsi rumore nel frastuono della realtà. Completamente inutile. Ora. Dannoso, anzi, forse, chissà. Dire, partecipare del reale quando tutto lo spettacolo di parole aderisce così profondamente alla realtà ne...

In realtà, la poesia: critica da un blog

di Lorenzo Mari . Parlando di In realtà, la poesia, mi interessa sottolineare, innanzitutto, l’esistenza di una particolare disponibilità materiale (lo spazio di un sito web), che trova la propria ragion d’essere in una particolare disposizione (o pre-disposizione) strategica. Per quanto riguarda la disponibilità, è forse opportuno sgombrare il campo da un equivoco, che, di fatto, avevamo già tentato di arginare stilando l’elenco delle linee guida per l’invio di materiale al sito…...

In dieci contro undici

di Lorenzo Mari Che si tratti di memoria futbologica o meno, ci si deve chiedere, a un certo punto, se “si gioca meglio in dieci contro undici”; in campo cinematografico, poi, non si tratta di evocare La grande bellezza quanto, forse, L’uomo in più; Tradimento e perdono, infine: non per fischiettare la canzone di Venditti, ma per cogliere le tensioni contrastanti, nel parlare di “fuga”, da parte di chi ha...

Nel debito d’affiliazione

di Lorenzo Mari Figlio di questo e di quella Manto, Tiresia. Sei figlio di questo e di quella, della storia e dell’incesto, dell’impossibile piacere di tutti, che è deserto per chi resta. (O anche un limbo tratto dall’inferno, correggendo, lievi, la svista.)     San Luca (ancora) Pesa molto la luce, sul quarto di scalinata. Turisti fossimo stati, e non in viaggio, avremmo fatto i gradini quattro a quattro, fante e cole in mano – invece è sul ventesimo scalino che la luce sembra possa gravare anche totale...

È on-line L’Ulisse n.16: Nuove metriche. Ritmi, versi e vincoli nella poesia contemporanea

L'Ulisse, rivista monografica di poesia, arti e scritture diretta da Alessandro Broggi, Stefano Salvi e Italo Testa NUMERO 16: Nuove metriche. Ritmi, versi e vincoli nella poesia contemporanea INDICE Editoriale di Stefano Salvi IL DIBATTITO PERCORSI ITALIANI Pier Paolo Pasolini di Caterina Verbaro Franco Fortini e Giuliano Mesa di Bernardo De Luca Corrado Costa di Gian Luca Picconi Franco Buffoni di Lorenzo Marchese Mario Benedetti di Fabio Magro Marco Ceriani di Anna Bellato Camillo Capolongo di Rino Ferrante Giovanna Frene e Italo Testa di Elisa Vignali Massimo Bonifazio e Maxime Cella di...

“In realtà, la poesia”: nascita di un nuovo sito

Luigi Bosco, Davide Castiglione e Lorenzo Mari sono i giovani  coordinatori di un nuovo sito di critica di poesia che mi sembra particolarmente degno d'interesse, stando alle premesse che si possono leggere nel post di apertura. Non che la critica di poesia sia assente dalla rete, ma permane tutt'ora l'esigenza di esplicitare criteri e nodi teorici del lavoro critico. Insomma, è importante (ri)definire in modo consapevole quale visuale vogliamo...

Pubblico e poeti: una svolta civile?. Parte seconda.

Inserto teorico, partendo dall'interno. Per testo poetico di solito ne intendo uno che ha avuto una lunga gestazione e un lungo periodo di rimaneggiamento, necessari, ovviamente, per dire qualcosa di significativo, almeno nel contesto storico-sociale in qui viviamo. Allo stesso tempo sono convinto che l'atto poetico sia sostanzialmente una funzione del segno o di un insieme di segni: nello specifico quello che fa ragionare sul suo stesso significato –...

Pubblico e poeti: una svolta civile?

di Matteo Fantuzzi, Lorenzo Mari, Francesco Terzago, Guido Mattia Gallerani Nel saggio collettivo, Matteo Fantuzzi s’interroga sul rapporto tra l’ascolto del pubblico e il lavoro dei poeti, portando ad esempio l’attualità della corrente di “Nuova poesia civile” nel nostro panorama. A prova delle capacità d’apertura verso il pubblico di questo modo poetico, Fantuzzi indica Fabio Franzin come autore rappresentativo, in quanto in grado di creare una poesia che parli “non...
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