di Viviana Fiorentino
17 ottobre (1973-2019)
A Ingeborg Bachmann
Nell’appartamento di Roma ti fermi almeno un’altra settimana. Il tempo che lui, il tuo Ivan, torni dal viaggio. Poi andrai da tuo padre in Austria, non puoi rimandare. Perché, invece, vorresti restare con Ivan.
Sai che, adesso, si starà svegliando. Sentirà lo squillo del telefono poggiato accanto. I messaggi. Controllerà la posta ancora sdraiato a letto. Sei ore di fuso non sono tante, ma...