Estratto dal capitolo: Libia e Camerun
«Assaggia» intimava allungando il braccio con un sorriso, quasi una sfida. La giovane, minuta, mi fece tornare alla mente un’altra donna incontrata sui monti del Darfur, in Sudan, che anni addietro mi aveva offerto e fatto gustare per la prima volta una cavalletta appena catturata e affogata in un secchio d’acqua. Qui, nel profondo Sud della Libia, la donna, abbondantemente coperta salvo i piedi...
Genocidio in Libia
Le atrocità nascoste dell’avventura coloniale italiana (Manifesto Libri)
INTRODUZIONE ALLA TERZA EDIZIONE
Nel 1979 Genocidio in Libia fece conoscere al grande pubblico e, per una parte importante, anche al circolo ristretto degli studiosi le atrocità nascoste dell’avventura coloniale italiana nel paese nord-africano. Stragi, l’uso dei gas contro le popolazioni che lottavano per difendere case e accampamenti nel deserto, processi-farsa e impiccagioni, l’estesa rete di campi di concentramento saltarono fuori...
di Andrea Inglese
Certo che vorrei essere un rappresentante della classe media durante le sue due settimane ufficiali di vacanza da passare in modo spensierato e certo che vorrei mantenere lo spirito anarchico che non vuole né patria né padroni, ma le notizie che inevitabilmente leggo sulle nuove strategie messe in opera dallo Stato italiano con il solidale sostegno dell’Unione Europea per risolvere il problema del flusso di migranti dalla...
di Elena Frontaloni
Della difficile amicizia tra Alberto Burri e le “parole” dice l’artista stesso con le sue poche dichiarazioni e interviste – 3 pubblicate nel corso dell’intera sua vita –, e dicono anche le testimonianze di critici e conoscenti (meno quelle degli amici intimi e della gente di Città di Castello, con cui pare fosse molto più ciarliero). Per l’ufficialità, in ogni modo, Burri fu uomo orgoglioso e fiero,...
di Cristiano Tinazzi*
I media italiani sembrano completamente impazziti. Articoli che raccontando di tagliagole scatenati e terrore per le strade di Tripoli, ci rendono una versione terribilmente naif di quello che sta avvenendo in realtà in Libia. Un po’ come nel 2011, quando si era un pugno di inviati in Tripolitania e dall’Italia arrivavano notizie pazzesche che, però, non avevano nessun fondamento sul terreno.
La strada per la quale voglio accompagnarvi...
(Questo racconto-testimonianza è apparso il 20 agosto 2010 sul sito Melting Pot Europa in una versione più lunga. Lo riproponiamo oggi nel contesto della discussione che abbiamo aperto intorno alla questione del diritto di asilo.)
di Filippo Furri
Risaliamo in macchina, prendiamo il bivio per l’Isola delle correnti e guido lentamente verso il campeggio dove viene in vacanza quasi ogni estate. È una notte di luna bianca, più avanziamo verso il...
Sul cortile del carcere di Abu Salim c’è un gruppo di uomini e di ragazzini. Sono sporchi di fuliggine nera, sulle guancie, sulla fronte e anche intorno agli occhi. Nelle pupille hanno qualcosa di feroce, una luminescenza rancorosa che mi fa sentire assediato. Siedono sotto una gigantografia del rais dipinta su un grande pannello di ferro, issato nel mezzo del cortile. Nel penitenziario di Abu Salim venivano rinchiusi i...
Unità della NATO hanno lasciato morire di fame e di sete 61 migranti africani alla deriva nel Mediterraneo, non ieri o l'altro ieri, ma a fine marzo. La notizia è stata pubblicata solo ieri in esclusiva dal Dal Guardian.
Di seguito pubblico la traduzione che ne ha fatto Maria Adele Cipolla che così scrive sul suo blog nel sito «Accamuora»: «Mi scuso per la mia traduzione, frettolosa e forse imprecisa...
di Rossana Rossanda
Al manifesto non riesce di dire che la Libia di Gheddafi non è né una democrazia né uno stato progressista, e che il tentativo di rivolta in corso si oppone a un clan familiare del quale si augura la caduta. Non penso tanto al nostro corrispondente, persona perfetta, mandato in una situazione imbarazzante a Tripoli e che ha ...
di Giuseppe Zucco
Laggiù tutte le forme conservano intrecciateun'unica espressione frenetica di avanzata.Federico Garcia LorcaIl sottosegretario alle infrastrutture Roberto Castelli meriterebbe di più, sicuramente un premio. Ci sarebbe tutta una lunga enciclopedica lista di gente da premiare, persone a cui stringere la mano dopo avere appuntato sulla loro divisa istituzionale il profilo dorato di una medaglia al valore. Tuttavia, questa è la volta del sottosegretario alle infrastrutture Roberto Castelli, e...
di Giacomo Sartori (fotografie di Giorgia Fiorio)
Andrea mi chiede della Corsica
sta cercando
un posto bello e alla mano
per quest’estate
nella veste di padre
si prende per tempo
e anche il piglio è più maschio
io sciorino il poco che so
nel nuovissimo cordless
sforzandomi di presagire
dove potrebbero essere felici
lui e la meticcia dai fianchi larghi
e la sfingettina dell’ospedale
(a guardare bene
qualche grinza restava)
Mentre parla Andrea fa strane pause
anche in mezzo alle frasi
anche molto brevi
pozzi nei quali collasso
sempre...
di Farid Adly
Vivo questi momenti con angoscia. Sono convinto antimilitarista, pacifista e nonviolento.
Vivo la guerra libica come una sconfitta personale. La mia generazione di libici è fallita. Non abbiamo fatto abbastanza per sconfiggere politicamente la dittatura gheddafiana. L'opposizione era frantumata in mille rivoli, dai monarchici fino ai socialisti, ma tutti regolarmente all'estero e uno contro l'altro. Perché all'interno del paese c'erano soltanto Abu Selim (eccidio di 1200 detenuti politici,...
da «il Fatto Quotidiano» - giovedì 24 marzo 2011
Ancor più dell’intervento militare, sconcerta la noncuranza con cui siamo disposti ad affrontare una crisi che sconta l’ennesimo fallimento delle politiche nazionali
di Evelina Santangelo
In Sicilia, il secondo giorno dell’operazione «Odissea all’alba», una pacifica domenica semiprimaverile. Ma sarebbe bastato affacciarsi da qualche terrazza lontana dai rumori della strada per sentire il rombo ininterrotto degli aerei militari attraversare il cielo. Così, dopo aver...
di Antonio Sparzani
Ormai è così: le parti della nostra Costituzione più innocue si tengono senza problemi, quelle che servono per una qualche lotta politica interna si usano per l’appunto per questa lotta, quelle che sono scomode per tutti gli schieramenti “importanti”, sono cioè scomode bipartisan come orribilmente si dice ormai, semplicemente si trascurano di comune accordo, si trascurano bipartisan, e morta lì.
Mi riferisco al famoso ma ormai di comune...
di Natalia Castaldi
La conta dei morti nella piazza
di Ez Zauia sfidava il rosso
dei pomodori allineati nel cortile
le mosche ronzavano il canto funebre
delle carogne
.
cercavo di dirti una parola
ma correvano forte troppo forte
e gridavano via anche la mia voce
che si spegneva corta sul tuo viso
.
avrei voluto trovare fiato da soffiare al sangue
pomparti il cuore dirti che ancora dovevi lottare
.
mi trascinarono via ancora in ginocchio
uno per braccio
vedevo solo polvere [polvere e rumore
.
sono...
di Stefano Chiodi ( da doppiozero)
La mancata elaborazione della memoria coloniale è stata ed è una delle più vistose lacune della coscienza collettiva italiana. Non che siano mancate analisi e riflessioni sulle avventure africane del nostro paese tra la fine dell’Ottocento e gli anni quaranta del secolo scorso: da tempo ormai la storiografia ha denunciato le comode mitologie del colonialismo umbertino e fascista, la sua violenza, il suo rapace...
Bacheca libica
Questo è un "post-in-progress". Siete tutti invitati a lasciare commenti, segnalare materiali d'approfondimento, riportare testimonianze, elencare dati, ricordare la storia criminale del colonialismo italiano in Libia, prima e durante il fascismo.
"Eni, Unicredit, il Gas, il Petrolio, la Juventus: metà della nostra economia è in mano a un dittatore che spara sulla folla. Menomale che l'altra metà è in mano alla mafia che almeno spara uno alla volta..." Maurizio Crozza, "Ballarò",22.2.2011.
«La processione degli...
di Evelina Santangelo
Ennesimo attacco frontale allo spirito e ai fondamenti della nostra nazione.
Esiste più la nostra nazione? L’Italia si può ancora considerare un paese membro della Comunità di Stati che si riconoscono nel «diritto delle genti»?
Con il «respingimento» in Libia dei 227 immigrati si è consumato l’ennesimo sprezzante attacco ai principi, ai doveri, ai diritti, ai rapporti etico-sociali, economici e politici fissati dalla nostra Costituzione, la Costituzione della...