di Andrea Inglese
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Non sono mai stato un lettore assiduo di Charlie Hebdo. D’altra parte, come scriveva Beckett, poiché “sono nato tetro come si nasce sifilitici”, non sono un gran consumatore di stampa umoristica. Ho fatto i miei maggiori sforzi seguendo con una certa regolarità Cuore durante il suo periodo fasto e del Vernacoliere mi basta adocchiare i titoli al chiosco dei giornali. Di Charlie Hebdo ho però apprezzato sommamente...
di Mariasole Ariot
La vita oscilla/tra il sublime e l'immondo/
con qualche propensione/per il secondo.
E. Montale
Della parola come mangime
E' sera. La rotellina della radio cerca una stazione, la montagna riduce i segnali, non la trova, ricerca. Poi d'improvviso le parole fuoriescono dalle casse come un rigurgito. Schizzano ovunque, non si piegano, restano nella direzione della lama. E' una lama che ride, che dice il peggio con un ghigno. Mi...
di Bernardo Parrella
Il paradosso di un fenomeno percepito come frontiera del web, pur sposando relativamente poco la logica di partecipazione e condivisione della rete abitata dalle persone.
Rudolf Elmer, ex manager della banca svizzera Julius Baer, è stato riconosciuto colpevole di violazione del segreto bancario. È stato condannato a pagare le spese processuali (7.200 franchi svizzeri, 5.600 euro) con la condizionale, scampando la galera. Passate un paio...