di Tarcisio Tarquini
In questo scritto parlo di Tommaso Landolfi e di “scene di vita di provincia”: alludo al rapporto dello scrittore con la sua terra, alle ragioni di quella felicità di scrittura di cui egli confessa di riempirsi a Pico e non da altre parti. Mi riferisco, inoltre, alla diffidenza con cui la provincia guardò Landolfi, ricevendone in cambio un sentimento assai vicino al rancore
di Laura Mancini
Non so quando fu che iniziai a pensare ai branchi di cani. Branchi, di, cani, sarei tentata di scandire per ricordare come singoli elementi possano compattarsi in un simbolo monolitico e depositarsi nella mente fino a produrre calcare e ruggine, fino al totale squagliamento in un immondo pantano.
di Daniele Comberiati . Ero passato dal Dépanneur un venerdì pomeriggio, pensando di trovarlo chiuso. Il classico atto mancato, mi dicevo parcheggiando la macchina.
di Davide Orecchio Si può dare voce a una storia ridotta in macerie? In «Cassandra a Mogadiscio» di Igiaba Scego si trova la risposta, ed è sì. Pagine colme di amore per la Somalia e l’Italia offrono un testo privo di rabbia; davvero un miracolo
di Laura Mancini La voce brusca dello zio e quella fioca del nonno riscossero Adamo dalla sua beatitudine. Si voltò e li vide sbracciarsi oltre il cancello mentre un uomo vestito di lenzuola sbatacchiava il lucchetto. Adà, sfiatava il nonno, Adamo! tuonava lo zio. Adamo fece un nodo al respiro.
di Claudio Conti
«Da una parte l’Impero ottomano, dall’altra la Valacchia. In mezzo il Danubio, nero e immenso».
Lara è sul fianco e ruota la testa all’indietro, verso Adrian. Rimane così per un po’, con la reminiscenza del suo profilo a sfumare sul cuscino.
di Domenico Talia
Mico, Leo e Dominic Arcàdi, la storia di tre uomini. Tre vite difficili. Una vicenda che intreccia i rapporti di tre generazioni di meridionali, di italiani, nel Novecento. Il nonno, il padre e il figlio, tutti uomini di un Sud che cambia in tanti aspetti e in tanti altri resta uguale. Il protagonista principale è Leo, un ragazzo che subisce lo scherno dei suoi coetanei, è vittima...
di Gianni Biondillo
Giuseppe Catozzella, E tu splendi, Feltrinelli editore, 2018, 231 pagine
Anche questa estate, come ogni anno, Pietro e Nina vengono spediti dal padre – la mamma è morta da poco - da Milano ad Arigliano, il paese d'origine della famiglia, nel cuore sperduto della Lucania.
La voce narrante di Pietro ci fa conoscere gli abitanti del borgo: vecchi stralunati, contadini rancorosi, ragazzini selvaggi. Sembrerebbe un'estate come tutte le altre,...
di Edoardo Zambelli
Eraldo Baldini, La palude dei fuochi erranti, Rizzoli, 2019, 224 pagine
“Però una cosa ve la dico: se ci sono ombre che vi perseguitano e vi intimoriscono non è perché siete sventurato, ma solo perché siete fragile, anche se cercate di dimostrare il contrario. Il lupo, sappiatelo, non attacca il cervo più grasso o pi ù sfortunato, ma quello più debole.”
“Non c’è alcun lupo che mi minacci.”
“Se non...
di Gianni Biondillo
Non l'ho mai conosciuto. Non c'è amico scrittore, soprattutto di genere, che non abbia un aneddoto con Camilleri. Me ne hanno raccontati per anni. Il mio è, banalmente, che non l'ho mai conosciuto. Più di una volta ho vagheggiato un incontro in qualche festival letterario, oppure ho programmato un viaggio a Roma per il solo piacere di parlargli, ma niente da fare. Così oggi ho la certezza...
di Marco Zonch
Questa intervista si colloca all’interno di un più ampio progetto di ricerca che ha lo scopo di indagare la produzione letteraria italiana, in prosa, del periodo che va dalla metà degli anni Novanta del secolo scorso a oggi. Il tentativo è quello di affrontare i problemi connessi al cosiddetto “ritorno alla realtà” e, più in generale, le trasformazioni avvenute in questi vent’anni da una prospettiva ontologica.
In questo...
di Romano A. Fiocchi
Ezio Sinigaglia, Il pantarèi, TerraRossa Edizioni, 2019.
Potrebbe essere la solita storia: decine e decine di rifiuti, l’uscita nel 1985 con una casa editrice semisconosciuta di Milano, SPS, poi Sapiens, visibilità pressoché nulla, infine la scomparsa, inghiottito nel mälström dei libri dimenticati del XX secolo. Invece no. Lo legge Giuseppe Girimonti Greco, lo legge Giovanni Turi, e tutto scorre… indietro, Il Pantarèi torna sugli scaffali, ora, trentaquattro...
di Gianni Biondillo
Ferruccio Parazzoli, Amici per paura, SEM, 2017, 219 pagine
Francesco è un bambino di otto anni. Per lui la guerra è una cosa di soldatini di carta da ritagliare sul tavolo della cucina, un'avventura fiabesca, un gioco di eroi immaginari, dove, in fondo, nessuno muore mai. Poi il 19 luglio del 1943 la guerra, con tutta la sua brutalità, arriva anche a Roma. I bombardamenti devastano interi...
di Alba Coppola
Il tema del lavoro è nodale nell’opera di Gadda, sì che, anche quando non sia l’argomento specifico, ma resti laterale o sottotraccia, il linguaggio che ad esso rimanda è pervasivo in tutti i suoi scritti, e si tratta di lavoro operaio, meccanico o artigianale, di lavoro contadino, di lavoro intellettuale, fin almeno dalla Meditazione milanese, del 1928, nata intorno al tema della gnoseologia di Leibniz, in cui si...
(Nazione Indiana ha compiuto quindici anni a marzo, da allora molte persone e molte cose sono cambiate; testimonianza molto importante, e talvolta emozionante, di questa lunga storia è il suo archivio, del quale abbiamo deciso di ripubblicare alcuni post, che riteniamo significativi. Oggi proseguiamo con un brano di Franz Krauspenhaar, in passato redattore di nazione indiana. La redazione)
Questo articolo è stato pubblicato su Nazione Indiana da Franz Krauspenhaar il...
Un'intervista di Alessandra Sarchi a Andrea Tarabbia
1) A.S. Protagonista del tuo ultimo romanzo è un criminale efferato, un essere abbietto che tu fai parlare in prima persona, attraverso il lunghissimo interrogatorio con il capo della polizia che lo arrestò nel 1990. Come nasce la scelta di calarsi nella mente di un serial killer e perché?
Čikatilo commise il primo dei suoi omicidi nel 1978, l’anno in cui sono nato. Fu...
di: Milly Curcio
Se davvero ci sono, come sosteneva Henry James, cinque milioni di modi diversi per raccontare una storia, quanti modi diversi ci sono per cominciarla? Tanti, tantissimi, persino ora, in questo momento, ne stanno nascendo in gran numero e sicuramente tagliati su modalità differenti: da qui l’impossibilità di darne una classificazione esauriente. Lo chiarisce bene Pasquale Guaragnella che in L’incipit e la tradizione letteraria italiana, nel capitolo introduttivo dell’opera...
È da poco in libreria “Storia dell’italiano scritto”, a cura di Giuseppe Antonelli, Matteo Motolese e Lorenzo Tomasin (Carocci, 2014), un prezioso strumento di lettura e di interpretazione attraverso il quale si prova a ricostruire quella parte di storia linguistica che è legata agli usi scritti dell’italiano, un’opera in tre tomi a cui hanno contribuito – da diverse angolazioni – alcuni dei nostri maggiori linguisti. Riprendiamo qui, in forma...
di Domenico Talia
«Caro La Cava, … vorrei tanto leggere i suoi Caratteri: da anni seguo la Sua attività, e sempre ho letto le Sue cose con grandissimo gusto. …» Inizia così, con una lettera spedita il 3 Maggio del 1951 da Racalmuto (nell’entroterra della provincia di Agrigento) a Bovalino (sulla costa jonica della provincia di Reggio Calabria), il lungo e denso scambio epistolare tra Leonardo Sciascia e Mario La...
di Margherita Carbonaro
Questa sera andiamo a mangiare la ricotta all’agriturismo. La ricotta calda che evoca memorie di masserie antiche in mezzo ai carrubi e di massari con le mani callose. Per chi è troppo giovane per ricordare le mani callose dei massari, che ormai non ci sono più, evoca pure memorie di agriturismo.
Per andare a mangiare la ricotta calda bisogna compiere innanzitutto esercitazioni complicatissime di geometria pratica....
A cura di Ilide Carmignani, di Fabio Morábito
(Dopo le prime puntate in Spagna e Argentina – qui, qui e qui – ecco un nuovo contributo per capire che ruolo giochi la nostra letteratura fuori dai confini nazionali. Questa volta esploreremo il Messico grazie a Fabio Morábito, poeta, romanziere, studioso, traduttore dell’Aminta del Tasso e dell’opera omnia di Eugenio Montale. Ilide Carmignani)
Cercherò di tracciare un breve quadro del posto che...
(Dopo le prime puntate in Spagna - qui e qui - ecco una nuova intervista per capire che ruolo giochi la nostra letteratura fuori dai confini nazionali. Questa volta esploreremo l'Argentina grazie alla guida di Jorge Aulicino. Il salto tra i continenti non vi sembri così arbitrario: le due culture e i due mercati editoriali sono profondamenti intrecciati. gz)
Un'intervista a Jorge Aulicino di Ilide Carmignani e Giuseppe Zucco
Che spazio...
di Gianni Biondillo
Fabio Stassi, L’ultimo ballo di Charlot , 2012, Sellerio, 279 pagine
Credo di poter dire senza tema di smentita che L’ultimo ballo di Charlot sia il libro più sorprendente che mi sia capitato di leggere quest’anno. Da un lato per l’argomento trattato, così lontano dai classici deprimenti temi nazionali, provinciali e senza sangue, dall’altro per ambizione di voler parlare di un vera e propria icona globale senza paura...
(Dopo la prima intervista, ecco una seconda che chiude idealmente il capitolo sulla letteratura italiana in Spagna. Questa volta saranno Celia Filipetto e David Paradela López a rendere molto più chiara e definita la situazione. gz)
Un'intervista a Celia Filipetto e David Paradela López di Ilide Carmignani e Giuseppe Zucco
Che spazio occupa la letteratura italiana nell’insieme delle letterature tradotte in Spagna?
Nel 2012 sono stati tradotti in spagnolo 19.792 libri, di cui 1.074 dall’italiano, cioè il 5% (fonte: Federación de...
(Una cosa di cui si sa poco o nulla è che ruolo giochi la letteratura italiana all'estero e quanto venga tradotta e quindi conosciuta. Così, con questa intervista, inauguriamo su Nazione Indiana uno spazio in cui cercheremo di fare luce sulla sorte dei nostri autori e delle nostre opere una volta che oltrepassano i confini nazionali. Il primo intervistato, Carlos Gumpert, renderà molto più chiara e intellegibile la situazione...
di Lorenzo Bracco e Dario Voltolini
Un medico psicoterapeuta e uno scrittore suo paziente si imbarcano spavaldi su una nave da crociera (viaggio in superofferta!),scrivono un diario comico e con quello si avviano verso il premio Strega. Le pagine sotto sono un estratto del libro pubblicato da Booksprint.
L una notte soffrendo d’insonnia si mise a navigare con l’iPad, cosa da non fare se non si è disposti a conoscere l’ignoto....
di Helena Janeczek
I fantasmi, si sa, sono morti che continuano a abitare il mondo dei vivi. Li opprimono, li tormentano: non perché debba essere così per forza né per colpa loro. Siamo noi, i vivi, a percepire della nostra vita interiore soprattutto ciò che causa sofferenza. La psicoanalisi muove dall’esorcismo elementare di conferire un nome a ogni presenza incontrollabile che affolla l’anima di un paziente. Non c’è bisogno di...
di Laurent Lombard
“Sono venuto qui per sparire, in questo borgo abbandonato e deserto di cui sono l'unico abitante”...
Questo l’incisivo incipit del nuovo romanzo di Antonio Moresco, La lucina (Mondadori), alla cui lettura mi sono chiesto chi potrebbe mai resistere all’incanto della scrittura del suo autore. Il progetto di sparizione del protagonista – di cui l'autore non tratteggia mai l'aspetto fisico né morale né emozionale, come se l'assenza di descrizione...