Immerso nel suo pessimismo, scavato dai più grandi demolitori meccanici moderni, affondato nel più profondo nulla delle nuove dottrine, trascinava la vita nella più nera solitudine.
Era come morto, chiuso tra le pareti di casa, giorni interi senza voler vedere o parlare con nessuno, portato dalla corrente rovinosa del suo secolo. Pensava a se stesso, agli altri, alla miseria di vivere, all’amore (un maldestro richiamo dei sensi), all’amicizia (un disastroso...
di Gianni Biondillo
Raquel Robles, Piccoli combattenti, Guanda, 2016, 155 pagine, traduzione di Iaia Caputo
Non esistono limiti d'età per essere arruolati a combattere contro il male. Lo sa perfettamente la protagonista di Piccoli combattenti. Ha dodici anni e suo fratello minore ancora meno. I genitori sono scomparsi, una notte qualsiasi, portati via da casa con la forza da un gruppo di “nemici”. Tutto è accaduto senza rumore, senza esplosione di...
di Francesca Fiorletta
Recentemente le Edizioni SUR hanno ripubblicato "Il bacio della donna ragno", un brillante e commuovente romanzo-dialogo dello scrittore argentino Manuel Puig, già tradotto da Angelo Morino, con la prefazione di Alan Pauls, tradotta da Martina Testa.
I due protagonisti, Valentín e Molina, sono due detenuti, alle prese coi piccoli grandi demoni della loro vita.
Di seguito, un estratto.
*
La chiesetta di legno, il cieco e la zitellona fanno da testimoni, qualche candela...
(Il 6 gennaio è morto uno dei più grandi scrittori contemporanei, l'argentino Ricardo Piglia. In Italia, è una scomparsa che non ha fatto notizia. Ringrazio Massimo Rizzante, assiduo frequentatore della letteratura latino-americana, per aver tradotto questo pezzo su Piglia dello scrittore messicano Juan Villoro e per averlo proposto a NI. a. i.)
di Juan Villoro
traduzione di Massimo Rizzante
(Apparso in «Clarín», Buenos Aires,14 gennaio 2017)
Nelle opere creative di Ricardo Piglia la critica opera come una risorsa narrativa: il...
di Gianni Biondillo
Patricio Pron, Lo spirito dei miei padri si innalza nella pioggia, Guanda, 2013, 197 pagine, traduzione di Roberta Bovaia
L’io narrante è quello di un giovane scrittore argentino che è - e non è (magia del romanzesco) – Patricio Pron. Intellettuale transfuga, con alle spalle otto anni fuori dal suo paese, in Europa, immerso in un quotidiano annebbiato da alcol e droghe. Un modo forse di vivere il momento,...