di
Francesco Forlani
Diciamo la verità, quale genitore oggi direbbe a un figlio di pensare alla pensione? Pensioni? Cosa? Nemmeno alberghi, se è per questo. Quale cantante scriverebbe, in un'Avvelenata tutta contemporanea, che un laureato conta più d'un cantante? Eccoci allora a quarantanni e via calando, ad agitare le torbide acque dell'economia globale, sfogliarne il libro paga dei mestieri due punto zero per capire a quale voce appartenga la nostra e...
di Esmeralda Rizzi
INT: "Ciao, come stai. Già andato in vacanza?”
IMPR: "Be’, ho fatto una settimana fuori, all’estero, con la famiglia nella prima metà di luglio. Sai com’è, poi c’è troppo casino. Ora loro sono alla casa al mare, io viaggio nel weekend, se posso, poi chiudiamo due settimane ad agosto.”
INT: "Volevo chiederti di Piero, il ragazzo che vi abbiamo mandato per il settore commerciale. Come vi trovate? Ho visto che ha fatto...
di Silvia De March
Diciamo subito i meriti prima di prendere le distanze dal mainstream acclamatorio.
Francesco Targhetta si inserirà serenamente in un filone di letteratura originariamente industriale, che risale a Ottonieri, Bianciardi, Parise, e che trova poi forme di aggiornamento rispetto ai cambiamenti economici, con esiti alterni, con Aldo Nove, Murgia, Venturini, etc. Il suo romanzo in versi è una fotografia precisa di alcuni status generazionali, riconducibili all'evidente attrito...
di Franz Krauspenhaar
Call-center. Tutt’altro che una parola magica, che una formula per la scoperta di qualcosa di utile. Un solo significato pregnante, che ne nasconde qualsiasi altro: sfruttamento elettronico.
“Operai telefonici, ecco quello che siamo”, mi dice un ragazzo che forse non è più un ragazzo, a guardarlo con attenzione. Indossa una maglietta nera con su stampato il nome di una rock band degli anni Ottanta. Ecco, mi trovo davanti...