di
Francesco Forlani
Sembrano intarsi, mosaici, motivi inanellati al marmo, capelli, fibre di organi dispersi, sparpagliati, sul campo dei possibili, dei passi in cerchio a contare i muri, le pareti e i dorsi, forse fili d'erba, elettrici, filamentosi tagli, grigi, riflessi, opachi artigli, afferrano ogni resto, rimanenza, di frattaglie di tempo che appaiono, polveri di verde e grigio tracciate per scivolamento, appiccicaticce molliche, grani che segnano la pelle, scivolate dai banchi...