di Isidora Tesic
Avere un corpo e non sapere come portarlo. Averlo appena, usarlo come mantice. Come gregario, per rompere l’aria. Per il beneficio di chi lo segue – fosse anche l’anima. Il ragazzo ha pensato spesso di avere un’anima esterna, che lo segue arrancando.
È sdraiato nella sua stanza e il corpo, in questo istante, è qualcosa di simile a un rudimento di esistenza. Non dorme. La stanza...